La recensione

Atmosfere noir per Show di Hofesh Shechter al Teatro Ariosto di Reggio Emilia

È andato in scena con molto successo in prima assoluta al Teatro Ariosto di Reggio Emilia Show di Hofesh Shechter. A portarlo in scena è stata Shechter II, la giovane compagnia del coreografo israeliano. Show è ambientato nel mondo del circo: un circo noir dove dominano passioni che spaventano. Spicca la cifra della collettività in un macabro gioco dove la vita e la morte sembrano annientarsi l’una con l’altra. Dopo il felice debutto mondiale in Italia, Show è in tournée in molte città europee.

Il circo possiede qualcosa di magico e misterioso al contempo. Certo, è un luogo consacrato soprattutto al divertimento ma nell’arte è quasi sempre stato ‘l’altro lato’ ad essere investigato: il lato che sonda i rapporti forzatamente stretti degli artisti circensi costretti a convivere in una sorta di famiglia allargata, i segreti che si annidano sotto le maschere e il trucco dei clown, una brutalità che sembra derivare dal contatto quotidiano con animali che domestici non sono, l’affastellarsi di emozioni ed esperienze che il luogo itinerante per antonomasia porta con sé.

Pensiamo solo a come questi aspetti sono stati indagati in ambito cinematografico: dal grandissimo capolavoro di Tod Browning, Freaks del 1932, che mise davanti agli occhi del pubblico veri e propri ‘fenomeni da baraccone’ fino a Freak Show, la quarta stagione della fortunatissima serie televisiva American Horror Story, che rivede in chiave contemporanea, surreale e – perché no – camp il mito dei questi personaggi stranianti.

Perché questa premessa? Per meglio inquadrare Show di Hofesh Shechter per Shechter II – la giovane compagnia del coreografo israeliano – visto in prima assoluta al Teatro Ariosto di Reggio Emilia. Concepito inizialmente per il Nederlands Dans Theater in un solo atto col titolo di Clowns, ora a Clowns si aggiungono due nuove parti (The Entrance e Exit): queste tre parti vengono presentate col titolo di Show.

È un circo che occhieggia molto ad American Horror Story quello pensato da Shechter. Non c’è nulla di scherzoso e faceto in Show: il clima è grandguignolesco e trasudano passioni che spaventano. Sono otto i giovani e bravissimi interpreti sulla scena (Riley Wolf, Juliette Valerio, Zunnur Sazali, Adam Khazhmuradov, Natalia Gabrielczyk, Emma Farnell-Watson, Robinson Cassarino, Neal Maxwell): sembra esserci fra loro un direttore del circo ma la cifra che subito balza all’occhio dello spettatore è quella della collettività. Una collettività che appare fra i temi più peculiari della poetica di Shechter, come emerge anche in Wolf recentemente danzato da Aterballetto. Le gerarchie sono azzerate a favore di una danza selvaggia, ipnotica e tribale: una danza fatta di gambe che sembrano squassare il palcoscenico a cui si contrappongono improvvisamente molli e ampi movimenti delle braccia.

È anche una coreografia ciclica, che si rifà a gesti che sono continuamente ripetuti: abbracci disperati, sgozzamenti e spari simulati, gente che muore e rinasce… la vita e la morte sembrano annientarsi l’una con l’altra in un macabro gioco.

Ad amplificare quest’atmosfera opprimente, concorrono non poco le scene, le luci (a cura di Lee Curran e Richard Godin) e i costumi (ad opera di Laura Rushton). L’atmosfera un po’ pacchiana del circo è introdotta da un grande sipario rosso che fa da sfondo a gran parte dello spettacolo. Molto bello l’alternarsi delle luci, ora abbaglianti e kitsch, ora mitigate in un color seppia in modo che ciò che avviene sulla scena sembri un dagherrotipo.

Come finisce questo macabro gioco? Con inchini, abbracci ed una canzone che viene intonata in modo sguaiato da questi giovani e formidabili artisti: un’ultima beffa dal sapore amarognolo e agrodolce prima che cali definitivamente il sipario su Show.

Il pubblico di Reggio Emilia ha accolto con molto calore lo spettacolo che sarà portato in tournée in molte città europee: sarà al Théâtre des Abbesses di Parigi dal 5 al 21 aprile 2018, poi a Linz, in Austria il 26 aprile 2018, a Bristol il 4 e 5 maggio, al Lyric Hammersmith Londra dall’8 al 12 maggio 2018 e poi in Irlanda.

Matteo Iemmi

04/04/2018

Foto: 1.-3. Shechter II, Show di Hofesh Shechter, ph. Gabriele Zucca.

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