In Veneto

B.MOTION 2017 La Nuova Scena Contemporanea a Operaestate Festival

Dal 22 . 08 . 2017 al 27 . 08 . 2017

Bassano del Grappa (VI)

Spazio all’innovazione a Operaestate Festival con B.motion, unfestival nel festival che accoglie una selezione eccellente della nuova scena nazionale e internazionale della danza, del teatro e da quest’anno anche nella musica.

B.Motion Danza, in programma a Bassano del Grappa dal 22 al 27 agosto 2017 si fa specchio di un presente plurale, con artisti e compagnie provenienti da ogni parte del mondo, selezionati attraverso il network Aerowaves o chiamati a creare coreografie a partire dagli spartiti degli Stabat Mater più noti (commissionati quest’anno a Pablo Leyton, Hilde Elbers, Patricia Okenwa).

Insieme a queste commissioni, anche le coreografie nate da progetti europei come Pivot Dance, che ha riunito sei coreografi (Giorgia Nardin, Elena Giannotti, Ivan Perez, Dario Tortorelli, Joseph Toonga e Sivan Rubinstein) e altrettanti giovani producers e che ha portato a un vero e proprio cartellone di spettacoli dedicati al tema dell’identità, in tutte le sue definizioni e sfumature.

Spazio anche a coreografi provenienti dall’Austria, come la premiata ditta Navaridas&Deutinger e il loro spettacolo ispirato a Lady D, da Israele, con quell’inno alla femminilità che è lo storico Two Playful Pink di Yasmeen Godder, e dal Canada con Melanie Demers.

Programma B.MOTION danza > specchio del presente

martedì 22 agosto h.19.00 e 22.30 – Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini – Giorgia Nardin, Minor Place (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project). Con Minor Place, Giorgia Nardin propone un allenamento condiviso al guardare, a generare collettivamente, attraverso una serie di pratiche, energie di alleanza. Perché Minor Place possa esistere, necessita della partecipazione attiva del pubblico. Attraverso poche e chiare linee guida i partecipanti sono invitati ad accedere allo spazio scenico: tutti possono partecipare, con libertà di decidere in qualsiasi momento di interrompere o di sottrarsi alla pratica.

martedì 22 agosto h.21.00 – Bassano del Grappa, Teatro Remondini – Ivan Perez, Becoming (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project). Il coreografo Iván Pérez costruisce una riflessione sul costante cambiamento dell’identità umana nel tempo e nello spazio. I gesti dei danzatori si muovono tra autenticità e individualità, tra empatia e connessione con gli altri, creando una rete di contatti che vanno a comporre una comunità fragile, in cerca di una sua possibile collocazione.

martedì 22 agosto h.22.30 – Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini – Sivan Rubinstein, Maps (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project) Maps è una coreografia che porta in scena una cartina del mondo in continuo cambiamento. Un’immagine mobile e un ritratto di quanto la globalizzazione e la libertà di informazione abbiano ampliato la nostra idea di confine. Tre danzatori e un musicista trasformano questa mappa ideale in una sorta di groove continuo, ritmico e culturalmente eterogeneo, creando un mantra contemporaneo che avvolge lo spettatore.

mercoledì 23 e giovedì 24 agosto h.15.00- venerdì 25 e domenica 27 agosto h.16.00 – Bassano del Grappa, Chiesetta dell’Angelo – Pablo Leyton / Dance Well, Stabat Materl’alleanza dei corpi (prima nazionale / coproduzione del festival). Pablo Leyton lavora con i danzatori del progetto Dance Well (movimento e ricerca per Parkinson), a una creazione che prende ispirazione dalle teorie della filosofa Judith Butler. Scopo della creazione è catturare coreograficamente la naturale predisposizione delle persone a stare insieme. Una comunità che non dimentica però di assegnare a ciascuno un ruolo all’interno di una struttura sociale complessa.

mercoledì 23 agosto h.19.00 – Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Elena Giannotti, Floating House (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project). Floating House nasce dall’esigenza della coreografa Elena Giannotti di indagare l’essere umano che cerca il divino in se stesso ed esplora il mondo mettendo alla prova i propri limiti. L’ispirazione primaria, dalla quale ha preso forma un lavoro coreografico energico ed evocativo, è una riflessione sul rischio dell’ignoto, su ciò che spinge l’uomo verso l’infinito, verso la totale assenza di limiti.

mercoledì 23 agosto h.22.30 – Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Dario Tortorelli, D NO BODY 5 (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project). D NO BODY è il titolo di una serie di performance sul tema dell’identità; performance che giocano con i confini tra corpo e icona, ed esplorano i modi in cui la nostra immagine viene vista e su come si riflette negli altri, in una quotidianità che ci vede impegnati a costruire un’immagine monumentale di noi stessi. Nella quinta parte di questa serie Dario Tortorelli allena il corpo alla trascendenza e attraverso il suo alter ego, Romeo Heart, ci fa immaginare come sia effettivamente la visione che abbiamo delle cose, evocando esperienze sensoriali prima ancora che visive. La performance è creata in collaborazione con gli artisti Nikki Hock e Annika Kappner.

mercoledì 23 agosto h.21.00 – Bassano del Grappa, Teatro Remondini, Joseph Toonga, Daughter Daughter (prima nazionale / coproduzione del festival / Pivot Project). Joseph Toonga esplora l’esperienza della paternità come momento di rottura. Un prima e un dopo in cui il mondo sembra irriconoscibile, in cui, senza un preavviso, tutto acquista un nuovo significato. Ispirato da storie vere di padri e figlie, la coreografia accende un riflettore onesto e sincero su un’esperienza personale, tradotta in uno stile hip hop di impianto spiccatamente contemporaneo.

giovedì 24 agosto h.14.00 – venerdì 25 e sabato 26 agosto h.15.00, Bassano del Grappa, Chiesa dell’Annunziata, Patricia Okenwa, Stabat Mater – one of many (prima nazionale / coproduzione del festival). Patricia Okenwa esplora i temi della maternità e della perdita, indagando l’immagine della Madonna come unica espressione di perfezione e purezza materna. Per farlo si ispira ad una particolare interpretazione dello Stabat Mater, composta da Julia Perry: una compositrice afro-americana poco nota, che creò la partitura nel 1951, nel periodo più intenso per il movimento per i diritti civili.

giovedì 24 agosto h.16.00 – venerdì 25 agosto h.18.00, Bassano del Grappa, Palazzo Agostinelli, Noa Zuk e Ohad Fishof, The burnt room (prima nazionale / coproduzione del festival). In una stanza, con il pubblico seduto sui quattro lati, si sviluppa un concerto di corpi, una melodia di segni e gesti. Noa Zuk esprime tutta la forza del suo stile coreografico generando una realtà contemporanea in cui gli interpreti evocano personaggi delle fiabe, metafore universali del vivere, dell’amare, del morire. La performance è scandita da una partitura sonora realizzata dal vivo da Ohad Fishof.

giovedì 24 agosto h.18.00 – venerdì 25 agosto h.17.00 – sabato 26 agosto h.16.00, Bassano del Grappa, Oratorio Ca’ Erizzo, Hilde Elbers, Stabat Mater (prima nazionale / coproduzione del festival). Per la coreografa Hilde Elbers la commissione del festival sullo Stabat Mater è stata l’occasione per esplorare più da vicino il concetto di peccato originale. In un passo a due rituale e allo stesso tempo concreto, due danzatori riprendono il proprio posto, rivendicando il loro diritto di essere, senza biasimo o senso di colpa. Un potente “no” all’inarrestabile bisogno di dimostrare meritevole la propria vita.

giovedì 24 agosto h.19.00 e 22.30 – Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Melanie Demers, Mayday Danse, Animal Triste (prima nazionale). Questo nuovissimo quartetto investiga con originalità la natura animale degli umani, le complesse dinamiche di inclusione ed esclusione sociale, il desiderio di appartenere ad un gruppo, ad un branco, ad una comunità. Una partitura elaborata, eseguita dai danzatori con autorevolezza, dando prova di straordinaria maturità artistica. Un vocabolario complesso, che sa generare momenti di autentica poesia.

giovedì 24 agosto h.21.00, Bassano del Grappa, Teatro Remondini, Chris Haring, Liquid Loft, Candy’s Camouflage (prima nazionale). Un viaggio attorno all’universo femminile, agli stereotipi ad esso associati e alle aspettative che mutano in una società sempre più ipertecnologica e alla ricerca di estetiche sofisticate. Chirs Harring mette in scena uno spettacolo in bianco e nero, un “film noir” che, con le suggestioni cinematografiche e le interazioni con immagini video, crea una dimensione in grado di evocare ambigue astrazioni futuriste.

venerdì 25 agosto h.14.00 – domenica 27 agosto h.15.00, Bassano del Grappa, Museo Civico, Alessandro Sciarroni, Chroma – don’t be frightened of turning the pageAlessandro Sciarroni ritorna a Bassano interpretando un assolo nato dall’esperienza del progetto europeo/canadese Migrant Bodies, che ha segnato e ispirato gli ultimi suoi lavori sviluppati in ambito nazionale ed internazionale, tutti incentrati sul tema del girare. Un’opera che parla di uomini alla ricerca di una meta, di un luogo in cui fermarsi, spinti da dinamiche che portano al moto perpetuo.

venerdì 25 agosto h.19.00 e 22.30, Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Luke Baio e Dominik Grünbühel, Ohne Nix (prima nazionale). Un’immaginifica performance digitale che unendo umorismo, videoproiezioni e tecniche di morphing, accompagna il pubblico tra le sale di un mausoleo del futuro. In scena due teste parlanti si presentano, prima di invitare i rispettivi corpi ad unirsi a loro e dimostrare quello che una volta riuscivano a fare insieme. Sono memorie di un tempo che per loro è già passato, ma che per noi è ancora in là da venire.

venerdì 25 agosto h.21.00, Bassano del Grappa, Teatro Remondini, Marta Navaridas e Alexander Deutinger, Queen of Hearts (prima nazionale). Ispirato dalla biografia di Lady Diana Spencer, il lavoro propone con originale ironia una riflessione sulla complessa relazione tra privacy e notorietà, tra il diventare un’icona e il competere con aspettative dettate da un sistema sociale, culturale, mediatico. Caustici, spiazzanti, iconoclasti, Marta Navaridas e Alexander Deutinger ribaltano tutti i luoghi comuni, creando un’opera pop dal forte impatto visivo.

sabato 26 agosto h.14.00 e 17.00, Bassano del Grappa, Museo Civico, Chiara Frigo, Himalaya – campo base (prima nazionale) Chiara Frigo porta al festival questo nuovo e inedito lavoro, ispirato dalle donne in movimento nel mondo. Parte di una numerosa umanità che migra, che si spiazza fisicamente e geograficamente alla ricerca di una base a cui approdare. Con un linguaggio sempre più a fuoco la coreografa italiana conferma la sua capacità di creare mondi avvolgenti e coinvolgenti, ma in grado anche di interrogare lo spettatore.

sabato 26 agosto h.18.00 – domenica 27 h.18.00, Bassano del Grappa, Parco Ragazzi del ’99, Satchie Noro e Silvain Ohl, Origami. Satchie Noro è la figlia di un migrante giapponese che ha attraversato i continenti viaggiando in un camion. La creazione trasforma un container a passi di danza: attivando leve e applicando i principi della fisica dà vita ad un’autentica opera d’arte. La performance mette in dialogo così danza, contesto urbano, cittadini e container/origami, creando un’ambientazione unica che entra fin nel cuore della città.

sabato 26 agosto h.19.30 e 22.30, Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Oona / Oona Doherty, Hope hunt and the Ascension into Lazarus (prima nazionale). Un intenso assolo ispirato dalle immagini di madonne e sante presenti nelle strade e negli edifici religiosi della cattolica Irlanda, dal loro sguardo immobile, che osserva le nuove generazioni di giovani donne alla ricerca di un futuro, tra abusi, droga e migrazioni. Una danza che iscrive nel corpo della performer tutta la narrativa, la drammaturgia, le metamorfosi delle storie di molte donne irlandesi.

sabato 26 agosto h.19.30 e 22.30, Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Silvia Gribaudi, R.osa.  E’ una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazione con il pubblico.

sabato 26 agosto h.21.00, Bassano del Grappa, Teatro Remondini, Yasmeen Godder, Two playful pink. Yasmeen Godder rivisita la coreografia con la quale si è affermata sulle scene internazionali, la rende attuale, investigando, con il suo linguaggio finemente articolato, le personalità di due straordinarie interpreti: Dor Frank e Francesca Foscarini. Donne guerriere, fragili, complici e antagoniste, amazzoni, madri e figlie. Immagini del presente, di universi lontani e vicini, di guerre e giochi senza tempo.

domenica 27 agosto h.14.00 e 17.00, Bassano del Grappa, Palazzo Agostinelli, James Batchelor, Deepspace (prima nazionale / coproduzione del festival). Questo lavoro nasce da una serie di studi sviluppati da James Batchelor nella parte più remota della regione antartica, dove la natura spesso è abitata solo da scienziati e ricercatori che vivono in navi o in basi di dimensione ridotta. Con un linguaggio astratto, l’artista invita ad immaginare le relazioni tra esseri umani e spazi abitati, tra una natura contaminata e i processi di cambiamento climatico.

domenica 27 agosto h.19.30, Bassano del Grappa, CSC Garage Nardini, Francesca Foscarini, Vocazione all’Asimmetria (coproduzione del festival) Dice il filosofo lituano Emmanuel Lèvinas che nel semplice incontro di un uomo con l’altro, si gioca l’essenziale, l’assoluto. Nella manifestazione, nell’epifania del volto dell’altro, si scopre che il mondo ci appartiene, fintanto che possiamo condividerlo con l’altro. Da questa tensione, da questa impossibilità di sottrarsi all’altro da sé, che Lèvinas chiama asimmetria, prende origine un duo complesso e vibrante.

domenica 27 agosto h.21.00, Bassano del Grappa, Teatro Remondini, Compagnia Simon Mayer, Sons of Sissy. Artista eclettico: compositore, musicista e danzatore Simon Mayer rielabora, a partire dalle danze folkloriche tirolesi, i riti arcaici di iniziazione che scandiscono, ancora oggi, le tappe di crescita di giovani uomini in alcuni angoli d’Europa. Laddove sopravvivono riti, feste e forti identità culturali. Prende vita così un universo maschile ironico e drammatico, giocoso e spietato, forte e vulnerabile.

www.operaestate.it

Foto: 1. Sivan Rubinstein, Maps, ph. Paul Saeby; 2. Alice Brazzit in Minor Place di Giorgia Nardin; 3. Ivan Perez, Becoming; 4. Sivan Rubinstein, Maps, ph. Paul Saeby; 5. Pablo Leyton / Dance Well, Stabat Mater – l’alleanza dei corpi; 6. Elena Giannotti, Floating House; 7. Dario Tortorelli, D NO BODY 5, ph. Rob Hogeslag; 8. Joseph Toonga, Daughter Daughter, ph. The Other Richard; 9. Patricia Okenwa; 10. Noa Zuk e Ohad Fishof, The burnt room; 11. Hilde Elbers, ph. Renate Beense; 12. Riley Sims e Brianna Lombardo in Animal Triste di Melanie Demers, Mayday Danse, Ph.Mathieu Doyon; 13. Chris Haring, Liquid Loft, Candy’s Camouflage14. Alessandro Sciarroni, Chroma – don’t be frightened of turning the page; 15. Luke Baio e Dominik Grünbühel, Ohne Nix, ph. Szabo Roland; 16. Navaridas & Deutinger, Queen of Hearts, ph. Kati Goettfried; 17. Chiara Frigo; 18. Satchie Noro e Silvain Ohl, Origami; 19. Oona Doherty, Hope hunt and the Ascension into Lazarus, ph. Simon Harrison; 20. Claudia Marsicano in R.Osa di Silvia Gribaudi, ph. Lucia Baldini; 21. Yasmeen Godder, Two playful pink; 22. James Batchelor, Deepspace, ph. Charles Tambiah; 23. Francesca Foscarini, Vocazione all’Asimmetria; 25. Compagnia Simon Mayer, Sons of Sissy, ph. Rania Moslam.

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