A Roma

BELGIAN RULES/BELGIUM RULES di Jan Fabre al Teatro Argentina di Roma per Romaeuropa Festival

Dal 30 . 09 . 2017 al 01 . 10 . 2017

Roma - Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52

Dopo le monumentali 24 ore di Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy (presentato in esclusiva dal 30° Romaeuropa Festival e premio Ubu 2016 come migliore produzione straniera), Jan Fabre, artista dedito alla provocazione e agli scandali che ha fatto dell’incrocio tra le arti l’elemento caratteristico della sua poetica visionaria, torna al Romaeuropa Festival presentando il 30 settembre e il 1 ottobre 2017 al Teatro Argentina di Roma una nuova visionaria creazione: BELGIAN RULES/BELGIUM RULES.

A essere glorificato dai suoi ‘guerrieri della bellezza’ (definizione che Fabre ha dato ai suoi performer) è questa volta il Belgio, sua terra natia. Una dedica, come quella che Fellini fece alla sua Roma, attraverso tutti gli elementi che hanno fondato e reso celebre l’estetica dell’artista. «Il teatro giaceva alla nascita di questo piccolo paese e il teatro è ciò che questo piccolo paese rimarrà. Il Belgio è un paese che sta scoppiando tra burocrazia e formalità forzata. Uno Stato artificiale e instabile, utilizzato come palcoscenico per guerre altrui» afferma Edith Cassiers, assistente alla drammaturgia.

«Il Belgio è uno “stato nano”, un minuscolo territorio in cui convivono tre regioni e si parlano tre diverse lingue. Ma è anche uno stato instabile che i vicini usano come palcoscenico di guerra. I suoi abitanti sono schiacciati da burocrazia e formalità, ma sono anche dei sovversivi. La parola razionale non riesce a rappresentarne tutte le sfaccettature e per farlo, Fabre usa il linguaggio più adatto ad afferrare quello che definisce il suo “viscido paese”, ossia la lingua immaginifica del teatro».

«I belgi godono, mangiano e bevono fino a farsi scoppiare la pancia. Patatine! Birra! Waffels e cioccolato! Celebrano la tavola e la carne. Nessuno deride il Belgio più di se stesso. È una terra che dà rifugio ad una razza di scansafatiche e imbroglioni. O nobile Belgio, o madre viscida! Non fatevi coinvolgere dall’ondeggiare di bandiere e dalle feste scoppiettanti, a cui siete invitati. L’epica di questo strano regno non è il nazionalismo, ma la storia della sua totale assenza. Benvenuti ad Assurdilandia!».

Con la composizione musicale di Andrew Van Ostade, i testi di Johan de Boose e più di 15 performer in scena, BELGIAN RULES/BELGIUM RULES scompagina l’immaginario e la cultura di un intero paese, terra di sangue e di guerre, terra di Rubens, di Bosch, di Bruegel e di Magritte, ma anche di birre e patatine fritte. Un autoritratto teatrale ironico e tagliente, riflesso nell’immagine dell’Europa tutta.

In scena Annabelle Chambon, Cédric Charron, Tabitha Cholet, Anny Czupper, Conor Thomas Doherty, Stella Höttler, Ivana Jozic, Gustav Koenigs, Mariateresa Notarangelo, Merel Severs, Ursel Tilk, Kasper Vandenberghe e Andrew James Van Ostade.

Lo spettacolo, presentato in anteprima mondiale al Napoli Teatro Festival Italia lo scorso luglio, è in scena al Teatro Argentina di Roma sabato 30 settembre 2017 alle ore 19.00 e domenica 1 ottobre 2017 alle ore 16.00.

Anticipa lo spettacolo, il 27 settembre 2017, sempre al Teatro Argentina, la proiezione ad ingresso gratuito di Surrender dell’artista e film-maker Phil Griffin che ripercorre le 24 ore del capolavoro Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy di Jan Fabre presentato durante Romaeuropa Festival 2015.

www.romaeuropa.net

 

Foto: BELGIAN RULES-BELGIUM RULES di Jan Fabre, ph. Wonge Bergmann.

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