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Cross Festival 2018. Danza e Performing Arts a Verbania, Cannobio e Domodossola

Dal 13 giugno al 1 luglio 2018, a Verbania e Cannobio, sulle rive del Lago Maggiore, e a Domodossola, arriva Cross Festival. Segnaliamo la performance di Benoît Lachambre, di Jacopo Jenna, il debutto di Tecnologia Filosofica, i virtuosismi aerei di Mattatoio Sospeso, le ironie e lo sguardo al femminile di Silvia Gribaudi. Gran finale il 1 luglio con Tail Language di Art Project Bora.

Dal 13 . 06 . 2018 al 01 . 07 . 2018

Verbania, Cannobio e Domodossola

Da mercoledì 13 giugno a domenica 1 luglio 2018, Verbania e Cannobio, sulle rive del Lago Maggiore, e da quest’anno anche la Città di Domodossola, ospitano la 4° edizione di Cross Festival, evento dedicato alle Arti Performative organizzato da LIS LAB Performing Arts, diretto da  Antonella Cirigliano e di Tommaso Sacchi, con oltre 50 artisti dall’Italia e dall’estero, 3 prime nazionali, 1 co-produzione, 6 location in 3 Comuni.

Il festival si apre mercoledì 13 giugno al Teatro il Maggiore di Verbania (ore 21.00), con Lifeguard una performance dell’eclettico coreografo canadese Benoît Lachambre. Lo spettacolo mira a decostruire la nozione di “impulso coreografico”, riesaminando la presenza e la risonanza del movimento, fuori dai codici estetici dati, rivelando le sfaccettature delle proprie sensazioni in atto e in loco e invitando il pubblico a viverle senza inibizioni sotto una luce nuova e diversa. Lifeguard, un pezzo di intimo e vibrante vagabondaggio, è un’azione coreografica che si sviluppa in modo differente a seconda dello spazio e della percezione suscitata. Precede lo spettacolo un incontro con l’artista (dalle 18.00 alle 19.00).

Giovedi 21 giugno, ore 21.30, in Piazza Garibaldi a Verbania Pallanza, una serata improntata all’ironia con Tacco 12, uno spettacolo en travesti di grande comicità con le Nina’s Drag Queen, compagnia composta da attori e danzatori nata a Milano nel 2007 da un’idea di Fabio Chiesa, e che ha sviluppato un proprio stile sotto la direzione artistica di Francesco Micheli. Tacco 12 è uno show che unisce teatro, cabaret e performance, tra numeri musicali (rigorosamente in playback) e divagazioni scanzonate, tacchi vertiginosi, colpi di scena e colpi di sole, battiti del cuore e battiti di ciglia. Le Nina’s intendono celebrare e al tempo stesso prendere affettuosamente in giro l’idea della Donna, sia essa vamp, casalinga, amica, complice, amante. Sul palco si alterneranno principesse smarrite, dive senza pubblico, madri distratte e figlie terribili, ragazze con la pistola, rivali d’amore e amiche del cuore, reginette di bellezza, attrici d’altri tempi e material girls dei giorni nostri. L’ingresso è gratuito.

Venerdì 22 giugno al Teatro il Maggiore di Verbania, giornata dedicata agli artisti vincitori delle passate edizioni di Cross Award, il premio internazionale di arti performative curato da Tommaso Sacchi.

Alle ore 19.00 Canzoni che mi porterei su un’isola deserta di Roberto Fassone ossia la storia di un ragazzo che non sa cantare ma a cui piace moltissimo la musica: una performance audio e video che raccoglie, in un collage elaborato e frenetico, materiali video trovati online e una compilation dei suoi brani preferiti.

Alle 19.30 CTRL ZETA di e con Francesca Gironi e Sergio Garau performer attivi nelle scene dei poetry slam. Sergio esplora i luoghi vivi della scrittura quotidiana di chat, sms, aste online, videogiochi, agende elettroniche, gioca sui confini dell’ “io” coinvolgendo il pubblico a partecipare all’esecuzione capitale dei mondi evocati. Francesca scrive poesie dedicate all’Enel e all’amministratore di condominio. Confonde la polizza dell’assicurazione con un’invocazione, trasforma gli annunci di Trenitalia in un discorso amoroso. La danza crea ulteriore ambiguità, espande e distorce il senso del testo. I gesti provengono dai segnali subacquei, dalle istruzioni degli assistenti di volo, dalla lingua dei segni, dall’alfabeto muto per una lingua dei gesti del tutto arbitraria che qua contraddice e confonde, là aggiunge ed enfatizza. Per dire poesie con tutto il corpo.

Chiude, alle ore 21.00, Come as you are di e con Jacopo Jenna, coreografo, performer e filmaker. Questo progetto coreografico, creato con la collaborazione di Jacopo Miliani (autore di set e immagini), si pone la questione dell’identità nella relazione. Il titolo, Come as you are, è tratto da una delle canzoni più note dei Nirvana, ed è utilizzato da Jacopo Jenna come un invito rivolto al pubblico, un’avvertenza a ciò che si andrà ad assistere, ponendo liberamente lo sguardo verso la performance. Il testo della canzone è decostruito nel lavoro visivo di Miliani, attraverso la produzione di 20 grandi teli di spugna bianchi e rossi, dove le parole riappaiono isolate l’una dall’altra con forza grafica; in questo modo vengono ricollocate sulla scena, diventando uno spazio semantico casuale con il compito di interagire con la presenza del performer, modificando le forme e il senso del suo agire. La coreografia si articola in due momenti distinti: il primo è un percorso che vede il danzatore impegnato in un corpo a corpo sempre più serrato con i teli-parole, passando dalla compostezza strutturale alla trasfigurazione iconoclasta nella dinamica; il secondo momento si svolge all’insegna di uno svuotamento, dove la pluralità dell’immagine e la molteplicità dei significati semantici precedentemente dislocati sulla scena sono riassorbite in un principio di assorta concentrazione dinamica.

Sabato 23 giugno, prima nazionale di Sinfonia H20, della compagnia Tecnologia Filosofica, quasi un rito sonoro, una sinfonia danzata in 4 movimenti, per celebrare l’elemento acqua risorsa preziosa di vita e rigenerazione: artisti e pubblico, sono testimoni partecipi di un rito nel quale si proverà a giocare e a riflettere, verso l’auspicabile necessario cambio di rotta nella relazione tra uomo, acqua e paesaggio.

Sempre il 23 giugno, il festival approda per la prima volta a Domodossola proponendo, in Piazza Rovereto, alle ore 22.00, lo spettacolo di circo contemporaneo Les Amants du Ciel e i virtuosismi aerei di Mattatoio Sospeso compagnia volante fondata da Marco Mannucci. Vincitore del 3° Premio OFF Mimos 2016 (FR), lo spettacolo è un duo aereo tragicomico dove la storia si tinge di sfumature romantiche. Il pubblico con lo sguardo rivolto al cielo, seguirà l’audace e prodigioso volo di questa coppia di innamorati, un volo dove, come nell’amore, ci si ritrova di fronte a discese e risalite ardite. E poi un gran finale: uno straordinario duo di danza acrobatica in sospensione a 10 metri da terra. Spettacolo ad ingresso gratuito per grandi e piccini. Replica il 24 giugno, alle 18.30, sulle pareti del Palazzo Comunale di Cannobio.

La giornata di domenica 24 giugno è dedicata al focus Uno sguardo al femminile con Silvia Gribaudi e con lo spettacolo A corpo libero, a Verbania, alle ore 17.00 alla Casa di Riposo Muller (replica il 28 giugno, ore 18.00, sul Lungolago di Cannobio). Vincitore nel 2009 del premio Giovane Danza D’Autore,  A corpo libero continua a girare tra teatri, spazi aperti e chiusi, adattandosi a ogni contesto senza perdere la sua forza originaria.  Una donna, sola in un luogo e in uno spazio indefiniti, scopre l’inadeguatezza del proprio corpo e cerca costantemente di superarla e di dominarla per riconquistare la libertà a cui aspira. A corpo libero nasce dalla curiosità di Silvia Gribaudi verso le molteplici potenzialità del movimento: i nostri corpi, la carne, la pelle possono assumere tante forme diverse e trasformabili grazie ai nostri muscoli e allo scheletro, per diventare infinite cose differenti.  È un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo.

Segnaliamo che Silvia Gribaudi terrà anche il Laboratorio di danza, teatro e movimento per le donne Over 60 Non è mai troppo tardi. Il laboratorio si svolgerà dal 25 al 28 giugno a Verbania.

Giovedì 28 giugno, ore 22.00, nella cornice del lungolago di Cannobio ancora focus sul femminile con My Place, un progetto della compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale con la regia di Silvia Gribaudi, un racconto fisico attraverso corpi femminili imperfetti per indagare i luoghi dell’intimo. In scena tre corpi nudi – o meglio in biancheria intima – volutamente messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste e ben diverse da quelle che siamo abituati a vedere sui giornali, su internet, in televisione. Tre donne (Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli) non più giovani ma non ancora vecchie, certamente non perfette. Ma autentiche. E disposte, in uno show surreale, ad offrirsi al pubblico per quello che sono, corpi senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e tragicomico sul femminile. L’ingresso è gratuito.

Venerdì 29 giugno in Piazza Vittorio Emanuele III, a Cannobio, alle 21.30,Sounds from the Mediterranean performance, concerto del gruppo Riciclette, 5 giovani performer che interpretano a modo loro brani provenienti dal sud del mondo, abbracciando diversi generi: dalla patchanka alla musica folkloristica. L’ingresso è gratuito.

Cross Festival si chiude con due compagnie di danza contemporanea dalla Corea del Sud, in prima nazionale. Sabato 30 giugno, al Museo del Paesaggio di Verbania, con doppio spettacolo alle ore 19.00 e alle ore 21.00, la compagnia Noname Sosu porta in scena Silentium una performance del coreografo Choi Young-hyun che vuole indagare il confine tra corpo e espressione, sperimentando ed esplorando le strutture corporee.

Gran finale domenica 1 luglio, alle ore 21.00, al Teatro il Maggiore a Verbania, con Tail Language di Art Project Bora. Protagonisti dello spettacolo sono cinque personaggi delle favole orientali con i quali si vuole raccontare il lato comico dell’essere umano. Questo lavoro rivela quanto il linguaggio del corpo risulta essere più primitivo e lucido rispetto al testo e alle parole, e lo fa attraverso un processo smantellamento e ricombinazione di movimenti strutturali e semiotici come l’intersezione di linee e forme.  Il linguaggio del corpo si rivela in questo lavoro, che si propone come un piccolo, ma importante, tentativo di scoperta della verità in opposizione all’ipocrisia e alla superficialità intellettuale dei dialoghi e delle relazioni sociali.

www.crossproject.it

Foto: 1. Benoît Lachambre, Lifeguard, ph. Karolina Miernik;  2.-3. Benoît Lachambre, Lifeguard, ph. Alicia Sudre; 4.-5. Nina’s Drag Queens; 6.-7. CTRL ZETA di e con Francesca Gironi e Sergio Garau, ph. Paolo Sacchi; 8. Roberto Fassone, ph. Paolo Sacchi; 9. Come as you are di e con Jacopo Jenna, ph. Giuseppe di Stefano; 10.-13. Come as you are di e con Jacopo Jenna, ph. Giulia Broggi; 14. Tecnologia Filosofica, Sinfonia H2O; 15. Les amants du ciel, Mattatoio Sospeso, ph Lucas McCall; 16.  Les amants du ciel, Mattatoio Sospeso, ph Celestino Gagliardi; 17. Silvia Gribaudi, ph. Mirella De Bernardi; 18. Silvia Gribaudi; 19.-20. My Place, Qui e Ora Residenza Teatrale, regia di Silvia Gribaudi, ph. Michela Di Savino; 21.-22. My Place, Qui e Ora Residenza Teatrale, regia di Silvia Gribaudi, ph. Danilo Donadio; 23.-24. gruppo Riciclette;  25.-26. compagnia Noname Sosu, Silentium di Choi Young-hyun; 27. Tail Language di Art Project Bora, ph. Jinyoung Lee; 28. Tail Language di Art Project Bora, ph. Victor Iemini; 29. Tail Language di Art Project Bora, ph. Paulo Cesar Lima.

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