A Milano

Fattoria Vittadini: un focus a MilanOltre per i 10 anni di attività della compagnia

Dal 05 . 10 . 2017 al 12 . 10 . 2017

Milano - Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33

Al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 5 al 12 ottobre 2017, il Festival MilanOltre dedica un focus a Fattoria Vittadini in occasione dei 10 anni di attività della compagnia. Il focus si apre il 5 ottobre 2017 con To This Purpose Only del duo berlinese Matanicola, per proseguire con due lavori in prima assoluta : Salvaje, produzione 2016 nata dalla collaborazione con il coreografo Daniel Abreu in scena il 9 ottobre 2017, e MyTrueSelf.revisited, rivisitazione del primo lavoro targato Fattoria Vittadini del 2010 creato dalla coreografa Maya Weinberg, per anni danzatrice di Yasmeen Godder, con la drmaturg Shir Freibach, in scena il 12 ottobre 2017.

Questo focus che MilanOltre dedica a Fattoria Vittadini è parte di It’s a little bit messy, rassegna di danza contemporanea che proseguirà sino al 16 dicembre 2017 in diversi luoghi della città di Milano promossa dalla compagnia per celebrare i primi 10 anni di attività.

L’attività della compagnia inizia nel 2007 con uno spettacolo che vede undici danzatori in scena per la prima volta insieme nel teatro della Scuola Paolo Grassi di Milano. Sono giovani, poco più che ventenni, compagni di studio nell’allora Atelier di Teatro-Danza. Tre anni di formazione insieme, un diploma e la nascita ufficiale nel 2009 di una compagnia suggellano il desiderio comune di restare uniti, seppure così numerosi ed eterogenei per stili e gusti. Nasce così Fattoria Vittadini: un collettivo di danzatori-coreografi, un luogo (virtuale, ancor prima che reale) di formazione e perfezionamento professionale, un gruppo animato da un’estetica molto precisa sebbene frutto di una pluralità di punti di vista.

Proprio la condivisione e l’intreccio di percorsi comuni, progetti individuali interni ed esterni al gruppo, nonché l’apertura ad artisti ospiti sono la carta d’identità di Fattoria Vittadini. Una compagnia liquida, metamorfica, capace di mettersi in gioco negli anni con coreografi e registi come Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg, Matan Zamir e Nicola Mascia / matanicola, Giulio D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu.

Proprio la città che l’ha vista nascere e la vede sempre tornare è stata scelta dalla compagnia per ospitare il progetto It’s a little bit messy, una rassegna che, snodandosi su tre mesi e in diversi luoghi, da settembre a dicembre 2017, vuole ripercorrere questi primi dieci anni di cammino insieme e volgere lo sguardo a progetti futuri. Un denso calendario di performance e incontri per offrire uno sguardo ‘trasversale’ sulle diverse identità della compagnia.

Appuntamenti di punta di questa personale sono quelli proposti nell’ambito del Festival MilanOltre.

Apre To this purpose only, in scena il 5 ottobre 2017, un affresco in tre quadri, di un’Italia odierna, scossa e traballante in cui il fantasma muto del glorioso passato, i clichés, i riti e le tradizioni millenarie si sovrappongono, fondono e confondono in una contemporaneità straniante. I corpi di sei danzatori si incontrano e dialogano con dolcezza sulla musica di Nino Rota o, a volte, si ignorano. Tutti sempre mostrando aspetti di sé, racconti di famiglia, identità segrete, oggetti personali. A firmare il lavoro per e con Fattoria Vittadini è il duo berlinese matanicola, formato dall’israeliano Matan Zamir (Batsheva Dance Company) e dal torinese Nicola Mascia (Sasha Waltz & Guests) che, in modo divertente e divertito, tra suggestioni iconografiche dissacranti e personaggi tipici e tipicizzati, sovvertono la percezione stereotipata dell’immaginario e dell’estetica nazional-popolare sud europea.

A seguire, il 9 ottobre 2017, è il debutto di Salvaje, nato dalla collaborazione di Fattoria Vittadini con il coreografo Daniel Abreu, selezionato attraverso il bando C4C – call for choreographer. Lo spettacolo, che ha debuttato con il titolo Odio al Festival Torinodanza 2016, è ora riproposto in una nuova veste in prima assoluta: una carrellata di immagini e quadri che espongono, a volte anche in modo crudo, quell’impulso distruttivo in cui emerge l’idea di strumentalizzare l’altro da sé. Le tre interpreti (Chiara Ameglio, Noemi Bresciani, Vilma Trevisan) mettono in scena una forza primordiale e selvaggia, diventando figure che ne esprimono l’essenza al di là di ogni morale, mettendo in discussione la percezione che sia loro sia il pubblico hanno di queste emozioni spesso socialmente non accettate.

Attraverso l’esposizione della parte di loro più aggressiva, le danzatrici mostrano la loro vulnerabilità. Mettendosi a nudo possono rivelare al pubblico e a loro stesse la parte di sé spesso repressa e giudicata “sbagliata”. Attraversando queste emozioni (che si trasformano in stati fisici, danze concitate e immagini disturbanti), accettandole e vivendole senza giudizio per quelle che sono, le performer arrivano a una catarsi, a una necessità di condivisione. Non sono più solo individui-personaggi che coesistono in uno stesso spazio, ma persone che interagiscono e creano relazioni e legami, mescolando le loro percezioni e abbandonandosi alla sicurezza che il “gruppo/gregge” rappresenta.

Chiude il focus, il 12 ottobre 2017, My.True.Self.Revisited, riscrittura, anche in questo caso in prima assoluta, del primo lavoro ‘targato’ Fattoria Vittadini, nel 2010 e diventato un vero e proprio manifesto della compagnia. Costruito appositamente sugli undici componenti di Fattoria Vittadini dalla coreografa israeliana Maya Weinberg, in passato danzatrice di Yasmeen Godder, con la dramaturg Shir Freibach, My True Self indaga le dinamiche del desiderio di essere qualcun altro come mezzo per liberare il proprio vero “io” e realizzarsi a livello personale.

In questa versione revisited, 9 interpreti degli 11 originali riprendono il lavoro non senza un occhio ironico e scanzonato su se stessi. Le motivazioni e le esigenze alla base del lavoro restano le stesse; ciò che cambia sono la sensibilità e il vissuto degli interpreti che, a 7 anni di distanza, sono giovani adulti con nuovi occhi sul mondo e nuove esperienze alle spalle. Cambiano perciò le modalità di affrontare il palcoscenico e gli altri, resta autentico il coraggio di mettere a nudo il proprio mondo interiore, a volte realmente gettandolo in pasto al pubblico e agli altri performer con sincerità e generosità.

Di seguito il promo video della prima versione del 2010.

Fattoria Vittadini sono: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Gabriele Marra, Francesca Penzo, Riccardo Olivier, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan.

www.milanoltre.org

Foto: 1.-8. My True Self Revisited, Fattoria Vittadini, ph Gadi Dagon; 9.-14. Fattoria Vittadini, Salvaje di Daniel Abreu, ph. Viola Berlanda; 15.-20. Fattoria Vittadini, To this purpose only by matanicola ph. Ilaria Costanzo.

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