In Emilia Romagna

Giselle di Dada Masilo al Festival Aperto a Reggio Emilia

08 . 10 . 2017

18.00

Reggio Emilia - Teatro Ariosto

Domenica 8 ottobre 2017 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia appuntamento con la coreografa e danzatrice sudafricana Dada Masilo, e con la sua rivisitazione di Giselle in scena nell’ambito del Festival Aperto 2017.

Dopo Romeo e GiuliettaCarmen e Il Lago dei CigniGiselle è la quarta reinterpretazione da parte della straordinaria danzatrice e coreografa sudafricana, la quale afferma: “È una grande sfida rivedere ancora un altro classico senza ripetermi. Sto creando qualcosa che non ha nulla a che fare con il perdono, ma tratta temi come l’inganno, il tradimento, la rabbia e la sofferenza. Sto lavorando a nuovi movimenti e sto cercando di spingermi oltre sull’aspetto narrativo. Nel balletto tradizionale, l’intreccio narrativo è molto chiaro, ma la psicologia dei personaggi non è molto indagata… io vorrei andare più in profondità”.

Il balletto classico Giselle racconta di una giovane contadina che muore di crepacuore dopo aver scoperto che il suo amato è promesso a un’altra donna. Le Villi, spiriti femminili che costringono gli uomini a danzare fino alla morte, si stagliano nella narrazione portando Giselle fuori dalla sua tomba con l’intento di uccidere il suo amato, ma l’amore di Giselle lo salverà.

Nella sua versione rivisitata, Dada Masilo osa e sperimenta una fusione di diversi linguaggi, intrecciando canti tradizionali e ritmi dell’afro-samba con quelli della danza classica, contaminando stili e generi differenti e talvolta apparentemente antitetici. “Con la danza mi piace raccontare delle storie che abbiano un rapporto con il presente della nostra vita: i classici danno questa opportunità”, spiega Masilo. Nella sua Giselle dunque, Myrtha, Regina delle Villi, è una Sangoma  (uno sciamano della tradizione rituale sudafricana) e le Villi sono spiriti-antenati che invitano Giselle a unirsi a loro. Non si tratta di un gruppo di ragazze afflitte, bensì di qualcosa di più spaventoso. Figure androgine, straziate dal dolore e desiderose di vendetta. I loro spiriti potranno essere liberi solo se otterranno la morte di chi le ha fatte soffrire.

Questa Giselle dunque non perdona; solo dopo la sua vendetta potrà affrancarsi dalla morte e tornare ad essere libera. “Ho guardato la vicenda dalla parte della donna tradita, violentata, con il cuore spezzato”, afferma la danzatrice, “Il perdono non avrebbe avuto alcun senso. Nel momento in cui l’anima di Giselle viene accettata tra gli spiriti vendicatori, deve compiere un sacrificio iniziatico”.

Lunedì mattina, 9 ottobre, replica dello spettacolo per le scuole, con incontro con la coreografa, condotto dal giornalista Carmelo Zapparrata.

www.iteatri.re.it

 

Foto: Giselle di Dada Masilo, ph. John Hogg

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