In Friuli Venezia Giulia

A Pordenone Eleonora Abbagnato nella Carmen di Amedeo Amodio.

21 . 05 . 2017

Pordenone - Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Via Roma 3

Eleonora Abbagnato, ètoile dell’Opéra de Paris e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, sarà protagonista domenica 21 maggio 2017 al Teatro Verdi di Pordenone di Carmen. La versione coreografica è quella di Amedeo Amodio nella produzione di Daniele Cipriani Entertainment. Accanto all’ètoile palermitana si esibiranno Amilcar Moret nel ruolo di Don José, Giacomo Luci nel ruolo di Escamillo e Giorgia Calenda in quello di Micaela. Una serata di grande danza, resa possibile anche grazie al sostegno dell’Amico del Teatro Cimolai spa.

La serata avrà anche un risvolto importante sul fronte della solidarietà: il pubblico del Teatro potrà partecipare ad una raccolta fondi acquistando una fotografia fine art di Euro Rotelli che ritrae l’ètoile e da lei autografata per l’occasione. Eleonora Abbagnato ha accettato con entusiasmo di mettere a disposizione la sua immagine per una nobilissima causa: il ricavato delle fotografie e delle offerte libere del pubblico contribuirà all’acquisto di un importante macchinario destinato alla Pediatria dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, un InfraScanner, strumento che consente di rilevare un’emorragia intracranica senza ricorrere all’utilizzo della Tac e dunque evitando il rilascio di radiazioni. L’iniziativa è promossa in sinergia con il Rotary Club di Sacile che seguirà la raccolta fondi in sintonia con gli obiettivi di solidarietà istituzionali e rivolti alla provincia pordenonese.

Creata nel 1995 per Aterballetto e costruita sulle musiche dell’opera di Georges Bizet e con un adattamento e interventi musicali originali di Giuseppe Calì, questa versione della Carmen è stata riallestita nel 2014, sempre con Eleonora Abbagnato quale protagonista, al Teatro Massimo di Palermo, e poi nel 2015 in una nuova produzione di Daniele Cipriani Entertainment ottenendo un grande successo nelle passate stagioni.

La versione di Amodio in due atti, inizia laddove l’opera lirica di Bizet finisce. Scrive Amedeo Amodio: “Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco o il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; per puro caso. È dunque per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel momento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che, sin dall’inizio, cerca di affermare il proprio diritto alla vita e alla libertà”.

Di seguito un estratto del debutto della Carmen di Amedeo Amodio con Eleonora Abbagnato quale protagonista al Teatro Massimo di Palermo nel 2014.

 

www.comunalegiuseppeverdi.it

Foto: Eleonora Abbagnato in Carmen di Amedeo Amodio, produzione Daniele Cipriani Entertainment, ph. Enrico Ripari.

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