A Milano

Roberto Bolle e Marianela Nuñez in Onegin di John Cranko al Teatro alla Scala

Dal 23 . 09 . 2017 al 18 . 10 . 2017

Milano - Teatro alla Scala

Torna al Teatro alla Scala, dal 23 settembre al 18 ottobre 2017, Onegin, splendido balletto ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin, un capolavoro creato a Stoccarda nel 1965 da John Cranko, un balletto d’azione intenso, di grande ricchezza coreografica e potenza espressiva, ricchissimo di coloriture psicologiche, considerato uno dei più riusciti esempi di balletto drammatico.

Nelle sette recite, si alterneranno tre cast nei ruoli principali: i quattro giovani protagonisti del primo atto (Tatiana, Olga, Lenskij e Onegin) e dei tre protagonisti adulti nel secondo atto (Tatiana, il Principe Gremin suo marito e Onegin).

Protagonista della recita di apertura (23 settembre), delle repliche del 26 e 28 settembre e il 12 e 18 ottobre 2017 l’étoile Roberto Bolle torna a rivestire gli ombrosi panni di Onegin, giovane aristocratico annoiato dalla vita che si lascia sfuggire quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore.  Accanto a lui, per la prima volta, Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet, alla Scala già applaudita in diversi ruoli, e che proprio al fianco di Roberto Bolle ha appena danzato Giselle come guest nella tournée del Ballo in Costa Mesa. Il 29 settembre saranno Gabriele Corrado e Emanuela Montanari a interpretare nuovamente Onegin e Tat’jana, mentre il 6 ottobre sarà l’occasione per assistere al debutto di Nicoletta Manni e Marco Agostino, per la prima volta in questi ruoli.

Debutti e ritorni anche per gli altri ruoli principali del balletto: Ol’ga e Lenskij verranno interpretati in apertura di recite da Alessandra Vassallo e (in debutto) da Timofej Andrijashenko, per poi proseguire (il 29 settembre, il 12 e 18 ottobre) con Claudio Coviello che tornerà a rivestire i panni del poeta Lenskij portando al debutto Agnese Di Clemente; doppio debutto il 6 ottobre per la Ol’ga di Martina Arduino e il Lenskij di Nicola Del Freo.

Il Principe Gremin verrà interpretato da Mick Zeni, poi da Riccardo Massimi e Gabriele Corrado.

Il balletto, assente dalle scene scaligere da cinque anni, racconta la storia di Onegin, un  giovane aristocratico annoiato dalla vita che si lascia sfuggire, per gioco, quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore.

Memorabili la scena della lettera del primo atto, in cui Tatiana sogna il suo grande amore per Onegin corrisposto con identica passione (uno dei più difficili, sul piano esecutivo e interpretativo, del repertorio moderno), il duello e la morte di Lenskij nel secondo atto, il passo a due finale tra Tatiana e Onegin, trionfo dell’ambiguità e dei sentimenti inespressi. Di straordinaria potenza espressiva i passi a due tra i protagonisti, tra i più intensi e struggenti del repertorio ballettistico del Novecento. Superbo il tratteggio dei personaggi: la timida Tatiana, la sorella Olga,  il poeta Lenskij e lo sprezzante aristocratico Onegin, i quattro giovani protagonisti dei primi due atti; la matura Tatiana, suo marito il Principe Gremin e l’innamorato Onegin, protagonisti ormai adulti dell’ultimo atto del balletto.  Splendida la galleria di danze d’insieme: la festosa dei contadini, la borghese dei signori di provincia, l’aristocratica dei nobili.

La coreografia è stata ripresa al Teatro alla Scala da Agneta Valcu e Victor Valcu con la supervisione di Reid Anderson. Di seguito un video in cui Roberto Bolle e Victor Valcu raccontano il balletto tra immagini di scena e sequenze dietro le quinte in sala prove prove.

 

Il balletto in tre atti e sei scene, si articola  su musiche di Ciaikovski, senza però nemmeno una nota tratta dalla sua opera Evgenij Onegin. La scelta fu di orchestrare alcuni brani per pianoforte, molti dei quali tratti dal ciclo delle Stagioni, ed estrapolare alcuni momenti da poemi sinfonici quali Francesca da Rimini e Romeo e Giulietta oltre a due arie dall’opera I capricci di Oksana o Vakula il fabbro – più conosciuta col titolo Gli stivaletti. L’assemblaggio e l’orchestrazione dei vari brani, affidati all’elaborazione di Kurt-Heinz Stolze, fidato collaboratore di Cranko, vennero concepiti in relazione alla espressività drammatica di ciascun brano, legandosi alla concezione del balletto come spettacolo teatrale completo. Anche in questo l’abilità nel reinventare una storia scritta e nel narrarla in puri termini di danza rivela una meravigliosa libertà nell’andamento drammaturgico e coreografico di Cranko.

Lo spettacolo con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Frédéric Olivieri e con l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Felix Korobov, è in scena il 23, 26, 28 e 29 settembre 2017 e il 6, 12 e 18 ottobre 2017 sempre alle ore 20.00. Le scene di questa produzione scaligera sono di Pierluigi Samaritani. I costumi di Pier Luigi Samaritani e Roberta Guidi di Bagno.

Segnaliamo che il balletto sarà preceduto dall’incontro ad ingresso gratuito titolato La profezia del teatro nelle coreografie di John Cranko tenuto da Stefano Tomassini venerdì 22 settembre 2017, nel Foyer Arturo Toscanini.

www.teatroallascala.org

 

IL SOGGETTO

ATTO I

Quadro primo. Nel giardino della casa della vedova Larin
Tatiana e Olga danzano in compagnia di alcune amiche. Si gioca un gioco antico: colei che allo specchio si guarderà, vi scorgerà il viso dell’amato. Per l’allegra Olga la superstizione si avvera: ella vede nello specchio il viso del fidanzato, il poeta Lenskij; la timida Tatiana sorella di Olga, vi scorge invece il viso di Onegin, che – in visita ora da San Pietroburgo, è condotto nella casa della vedova Larin dall’amico Lenskij. Tatiana istantaneamente si innamora del giovane Onegin, annoiato aristocratico, futuro erede di ricchi possedimenti. Questi si vanta con la compagnia dei presenti della sua superiorità e neppure Tatiana riesce a spezzare la sua alterigia.

Quadro secondo. Camera di Tatjana
Tatiana sta scrivendo una lettera a Onegin, nella quale dà sfogo al suo amore appassionato per quell’uomo che le è quasi sconosciuto. Addormentatasi esausta sulla sua missiva, Tatiana si vede in sogno riflessa nello specchio: appare il viso amato di Onegin che le rivela il suo amore corrisposto.

ATTO II

Quadro primo. Nella casa della vedova Larin.
Tatiana festeggia il suo compleanno, e anche Lenskij e Onegin prendono parte al ricevimento. Tatiana attende impaziente un segno che la assicuri che il giovane Onegin abbia letto e risposto alla sua lettera. Ma il superbo Onegin, irritato dalla ingenua sincerità della ragazza, straccia la lettera proprio davanti ai suoi occhi e prende a corteggiare insistentemente la sorella Olga, tanto che Lenskij, geloso e inconsapevole, lo sfida a duello. Anche il Principe Gremin, frequentatore assiduo del salotto, non riesce a impedire la tragedia.

Quadro secondo. Un parco abbandonato.
Tatiana e Olga implorano Lenskij di rinunciare al suo proposito. Onegin è infatti pronto alla riconciliazione e disponibile a riconoscere il suo errore. Ciononostante, il romantico poeta è ancora troppo sconvolto e non intende abbandonare la sfida. E cosi, durante l’inevitabile duello, Onegin uccide Lenskij.

ATTO III

Quadro primo. Nella sala delle danze a Palazzo Gremin.
Dieci anni sono trascorsi dagli avvenimenti. Tatiana è ora moglie del Principe Gremin. Durante il ballo che si sta svolgendo, appare improvvisamente Onegin, devastato nell’animo dalle delusioni dell’esistenza. Quand’egli inaspettatamente scorge Tatiana, si rende conto di quale colpa ha commesso disdegnando cosi crudelmente l’unico grande e onesto amore della sua vita. Ora i ruoli si scambiano: è Tatiana a voltare le spalle senza indugio al suo antico amore.

Quadro secondo. Salottino di Tatjana.
Onegin si fa annunciare da una lettera, ma la principessa non intende affrontare l’incontro: ciononostante, la sua richiesta allo sposo ignaro di non lasciarla sola questa sera, rimane inascoltata. Onegin giunge e ammette finalmente il suo amore. Lottando con i sentimenti che tuttavia ancora la animano, Tatiana si rende conto che la decisione di Onegin è giunta ormai troppo tardi: davanti a lui ella strappa la sua lettera.

 

Foto: 1.-3. Roberto Bolle in Onegin di John Cranko, ph Brescia-Amisano, Teatro alla Scala, foto delle recite del 2010 e del 2012; 4. Marianela Nuñez, Onegin di John Cranko, ph.  Bill Cooper, ROH, 2013; 5.-12. Onegin di John Cranko, ph Brescia-Amisano, Teatro alla Scala, foto delle recite del 2010 e del 2012; 13.-14. Gabriele Corrado e Emanuela Montanari, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 15.-17. Nicoletta Manni e Marco Agostino, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 18. Alessandra Vassallo, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 19. Timofej Andrijashenko, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 20. Claudio Coviello e Agnese Di Clemente, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 21. Claudio Coviello e Nicola Del Freo, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala; 22.-23. Martina Arduino e il Lenskij di Nicola Del Freo, prove in sala Onegin di Cranko, Teatro alla Scala.

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