In Emilia Romagna

Sergei Polunin e Natalia Osipova in Project Polunin a Parma e a Modena. In programma anche Dancer, film documentario di Steven Cantor sulla vita dell’enfant terrible della danza Sergei Polunin

Atteso in Emilia Romagna Sergei Polunin, ballerino icona, bello e dannato, in scena sabato 3 febbraio 2018 al Teatro Regio di Parma e martedì 6 febbraio 2018 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena con Project Polunin, uno spettacolo tutto suo che vede sul palco anche l’étoile Natalia Osipova. Precede lo spettacolo la proiezione di Dancer, film documentario di Steven Cantor.

Dal 02 . 02 . 2018 al 06 . 02 . 2018

2 febbraio 2018 Sala Truffaut a Modena; 3 febbraio 2018 Teatro Regio di Parma; 6 febbraio 2018 Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena

Enfant terrible della danza, Sergei Polunin, definito dal New York Times “il ballerino più dotato della sua generazione”, fenomeno del balletto classico che diventò principal dancer del Royal Ballet di Londra nel 2010 a soli 19 anni, arriva in Italia in coppia con la sua fidanzata, l’étoile Natalia Osipova, in uno spettacolo tutto suo, Project Polunin, in scena sabato 3 febbraio 2018 al Teatro Regio di Parma per ParmaDanza e martedì 6 febbraio 2018 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena per ModenaDanza.

Il tutto è anticipato dalla proiezione, venerdì 2 febbraio 2018, nella Sala Truffaut a Modena di Dancer, film documentario di Steven Cantor, che disegna un ritratto complesso e profondo di Sergei Polunin, distante dall’immagine di artista scomodo e imprevedibile che lo ha accompagnato in questi ultimi anni.

Lo spettacolo Project Polunin in scena a Parma e Modena, dopo il debutto lo scorso dicembre a Londra, propone un trittico di balletti. Apre First Solo, coreografia di Andrey Kaydanovskiy su musiche di Alèmu Aga e Agustin Lara e poesie di Alexander Galich, interpretato da Sergei Polunin.

A seguire Sergei Polunin e Natalia Osipova saranno gli interpreti principali di Scriabiniana del coreografo russo Kasyan Goleizovsky (ricostruita da Ksenia Oyvental) su musica di Alexander Scrjabin, e di Satori, una coreografia firmata dallo stesso Sergei Polunin su musica originale di Lorenz Dangel con scene di David LaChapelle, costumi di Angelina Atlagic e video design di Zsolt Balogh.

Dancer, il documentario di Steven Cantor, segue attraverso interviste e filmati d’archivio la straordinaria storia di Sergei Polunin, prodigio della danza divenuto, a soli 19 anni, il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi ballerini contemporanei. “Il James Dean, il Bad Boy della danza”, come lo hanno battezzato i media inglesi, in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge nel film come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, “aiutato” da un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier.

Ecco il video di David LaChapelle del 2014, che ha superato i 22 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Ribelle, iconoclasta, una vera e propria star, Sergei Polunin, classe 1989, è uno dei tanti figli della povertà nell’Ucraina degli anni ‘90. Nel suo paese di origine “tutti erano poveri, nessuno aveva soldi. E quando tutti sono poveri, non senti le differenze”. Polunin è cresciuto in una famiglia che ha fatto grandi sacrifici per permettere a lui, giovanissimo e formidabile ballerino, di proseguire la sua formazione, con la speranza di un futuro migliore.

Il regista e produttore americano Steven Cantor, candidato agli Oscar con il suo primo film Blood Ties: the Life and Work of Sally Mann, svela questa parte della vita di Sergei Polunin attraverso gli innumerevoli home-video girati dalla madre, risorsa rarissima nell’epoca pre-digitale. L’accesso a questi materiali permette di tracciare il percorso intimo e artistico dell’artista, dalle prime pirouette già all’età di otto anni al suo ingresso a 13 anni nella Royal Ballet School di Londra (grazie a una borsa di studio della Rudolf Nureyev Foundation) dove si diploma nel 2007. E poi la rapidissima ascesa nella compagnia del Royal Ballet che lo promuove solista nel 2008, primo solista nel 2009 e Principal nel 2010. E poi gli scandali, i tatuaggi, le droghe, gli abusi e, all’apice del successo, l’abbandono della prestigiosa compagnia inglese nel 2012 per poi tornare trionfante alla danza sulle note trascinanti del video di LaChapelle.

Si seguito il trailer del film Dancer che sarà proiettato a Modena venerdì  2 febbraio 2018 in versione originale con i sottotitoli in italiano nell’ambito della rassegna Schermi e Palcoscenici. Il film è stato premiato nel 2016 con il British Indipendent Film Award come miglior documentario 2016.

www.teatroregioparma.it – www.teatrocomunalemodena.it

Foto: 1. Sergei Polunin, Dancer, film documentario di Steven Cantor.

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