L'intervista

Davide Dato, primo ballerino dell’Opera di Vienna, a Roma per il gala Les Étoiles e per girare un film di Eitan Pitigliani

Il primo ballerino del Wiener Staatsballett Davide Dato sarà protagonista con le stelle mondiali del balletto di Les Étoiles, gala a cura di Daniele Cipriani in scena il 18 e 19 marzo 2017 all’Auditorium Conciliazione. In questi giorni, il ballerino ha anche preso parte a Roma alle riprese di un cortometraggio per il cinema dal titolo Insane Love, con regia di Eitan Pitigliani e in compagnia dell’attrice argentina Clara Alonso, nota al grande pubblico per la serie di Violetta (Disney Channel). Nell’articolo, le dichiarazioni di Davide Dato a proposito dell’imminente partecipazione al gala Les Étoiles, delle esperienze con la pubblicità e con la moda, e dei suoi prossimi obiettivi professionali.

Davide Dato è un ballerino fuori dal comune, dotato di una bellezza antica e di un fascino moderno che ben rispecchiano il suo animo caparbio di italiano nel mondo. Biellese di nascita e milanese di formazione, Davide ha trovato una seconda casa nella città di Vienna, che lo ha accolto giovanissimo tra le ampie sale e i palcoscenici della Wiener Staatsoper: dopo il diploma nella Ballettakademie, per lui si sono aperte le porte del Corpo di Ballo diretto dal 2010 da Manuel Legris ed è iniziato un brillante percorso professionale culminato, lo scorso maggio 2016, nella nomina ad Erste Solotänzer (Primo Ballerino), il grado più alto per i ballerini del teatro viennese (in quell’occasione Davide ci ha parlato di sé in una lunga intervista per Danzaeffebi).

Recentemente, anche in Italia abbiamo potuto ammirarne il talento sugli schermi televisivi grazie al collegamento da Vienna in occasione del prestigioso Concerto di Capodanno della Wiener Philharmoniker (diretto quest’anno dal maestro Gustavo Dudamel), in cui Davide Dato ha danzato con i colleghi dello Staatsballett le coreografie di Renato Zanella. La sua particolarità è nel contrasto tra i tratti mediterranei e volitivi che si sciolgono nella delicatezza di uno sguardo colmo di giovanile entusiasmo, e nelle linee classiche di un corpo statuario che esplode di vigore in una danza infuocata.

La città di Roma lo ha ospitato per la presentazione dell’evento che lo vedrà prossimamente protagonista accanto alle più importanti stelle internazionali del balletto: il gala Les Étoiles, a cura di Daniele Cipriani, in scena il 18 e il 19 marzo 2017 sul palcoscenico dell’Auditorium Conciliazione, in cui Davide Dato danzerà l’assolo di Patrick de Bana Labyrinth of Solitude e il Grand Pas Classique di Victor Gsovsky con la prima ballerina dell’Opera di Vienna Liudmila Konovalova.

“Sono molto felice di partecipare al gala Les Étoiles – ha dichiarato Davide Dato in occasione della conferenza stampa condotta dalla giornalista Simonetta Allder – perché trovo che sia un programma davvero interessante con interpreti straordinari. Sarà uno spettacolo molto bello per il pubblico di Roma. La scelta dei brani che danzerò nasce dal desiderio di presentare due generi di danza: il pas de deux con Liudmila Konovalova è puramente classico, tecnico ed elegante, mentre l’assolo di Patrick de Bana (creato per Ivan Vasiliev) mi consente di esprimermi attraverso un movimento più moderno”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per conoscere le più recenti novità della vita professionale di Davide, evidentemente felice di tornare per pochi giorni in Italia e impaziente di affrontare una nuova sfida professionale: “Sono a Roma anche per girare le scene di un film per il grande schermo dal titolo Insane Love, con regia di Eitan Pitigliani e le coreografie di Anna Cuocolo. Interpreterò la parte di un ballerino e danzerò con la protagonista, l’attrice Clara Alonso (Angie nella fortunata serie Violetta, successo di Disney Channel Argentina): un’intensa storia d’amore ambientata a Roma. Per me un’esperienza nuova e diversa, che credo non possa che arricchirmi dal punto di vista comunicativo perché mi fornisce nuovi strumenti per esprimermi e per raggiungere il pubblico”.

Richiestissimo dal mondo della pubblicità, non solo per l’avvenenza, ma anche per le qualità atletiche che ne fanno un simbolo di tenacia e costanza, Davide Dato è oggi testimonial per diverse case di produzione e protagonista di diversi spot di successo. Uno per tutti quello della campagna Nespresso.

A chi gli chiede come stia vivendo questa nuova commistione tra il mondo del balletto e quello della pubblicità (è stato recentemente protagonista anche di uno shooting fotografico per Fendi), risponde con fermezza: “Per me si tratta di esperienze bellissime. Mi rendo conto di quanto non sia sempre facile conciliare i due ambiti, si rischia di scivolare in un canale commerciale e bisogna dunque stare attenti alle scelte che si fanno. Forse la pubblicità non aumenta il numero degli spettatori del teatro, ma penso che in questo modo sia possibile raggiungere molte persone, facendo conoscere in qualche modo la nostra arte. Del resto, danzo anche nelle pubblicità e lo stesso mondo della comunicazione è cambiato, credo che sia un bene aprirsi ai nuovi canali e raggiungere con la danza il grande pubblico. Non tutti lo desiderano, alcuni danzatori non si sentono a proprio agio in questi settori, ma personalmente amo vivere nuove esperienze nell’ambito artistico: sin da piccolo sono stato attratto da diversi aspetti di questo mondo, ho iniziato a ballare perché mi piaceva la musica, il profumo del teatro, il sipario, la gente che entrava e riempiva la platea, e poi ho un forte lato creativo, ho sempre disegnato e per un po’ ho anche recitato. Dunque, fa tutto parte del mio amore per l’arte. Inoltre, non ballerò per sempre, in futuro dovrò reinventarmi!”

Sulla forte presenza di ballerini italiani nel mondo, Davide Dato ha un’opinione chiara.

“I teatri internazionali vedono nei nostri danzatori il talento: oggi, nelle maggiori compagnie del mondo ci sono italiani bravissimi che ben ci rappresentano, a Vienna siamo addirittura in nove. Questo dimostra che da noi c’è molto talento; forse i teatri che offrono possibilità ai giovani danzatori sono pochi e per questo motivo molti di loro partono. Da un lato si tratta di un sacrificio, lo è stato anche per me all’inizio, ma dall’altro trovo normale che i ragazzi desiderino viaggiare. A Vienna ho personalmente avuto modo di cimentarmi con diversi generi di danza grazie ad un repertorio ricchissimo (da Rudolf Nureyev a John Neumeier a William Forsythe) e sento di dover ringraziare per questo il direttore Manuel Legris che ogni giorno ci trasmette la sua grande esperienza d’artista”.

Nei desideri di Davide Dato, due ruoli non ancora interpretati in cui speriamo di poterlo presto ammirare: “Sogno di danzare in Romeo e Giulietta di John Cranko e ne L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan”. E poi, un obiettivo: “Sarei felice di farmi conoscere nel mio paese, ballare in Italia sempre più spesso”. Intanto, il ballerino ha incontrato la direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato; chissà che non si tratti di un primo passo verso la realizzazione del suo sogno.

Per il pubblico della Capitale, l’appuntamento con Davide Dato e con le stelle mondiali del balletto è il 18 e il 19 marzo per il gala Les Étoiles all’Auditorium Conciliazione di Roma.

Lula Abicca

21/02/2017

Foto: 1.-2. Davide Dato, La Fille mal gardée di Ashton, ph. Ashley Taylor; 3. Davide Dato, Le Corsaire di Manuel Legris, ph. Shino Takizawa; 4. Davide Dato, Don Chisciotte, Wiener Staatsoper; 5. Davide Dato, Pavillon d’ Armide di John Neumeier, ph. Gabriele Schacherl; 6. Davide Dato; 7. Davide Dato, Arepo di Béjart ph. Laura Ferrari; 8. Davide  Dato, Arepo di Béjart ph. Luca Dimastrodonato; 9. Davide Dato, ph. Vito Fusco; 10. Davide Dato e Daniele Cipriani, ph. Ripari Young Group; 11. Davide Dato, ph. Ripari Youg Group; 12.-15. Davide Dato Davide Dato durante le riprese di Insane Love, film di Eitan Pitigliani.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy