Mostra e incontri

Allo Spazio Kossuth la mostra Osa Crea Danza e la presentazione del libro Le parole della danza di Aldo Masella

Lo Spazio Kossuth di Città della Pieve si apre alla danza. Dal 30 aprile 2016 al 31 marzo 2017 è allestita la mostra Osa Crea Danza con disegni, pitture e sculture del maestro Kossuth, degli artisti Francesco Messina, Federico Severino, Umberto Ciceri, Emanuela Montenero e dei fotografi Alessio Buccafusca e Angelo Redaelli. Il 30 aprile 2016 sarà presentato il volume Le parole della danza di Aldo Masella. Nei mesi seguenti previsti spettacoli e incontri con gli artisti tra cui Luciana Savignano e Giuseppe Picone.

Dal 30 . 04 . 2016 al 31 . 03 . 2017

Città della Pieve (PG) - Spazio Kossuth, rimesse del palazzo Vescovile, Via Vannucci 12

Lo Spazio Kossuth di Città della Pieve (PG) dedicato al maestro Wolfgang Alexander Kossuth, inaugurato nel 2015, si apre alla danza e al balletto. Le rimesse dello storico palazzo Vescovile e la città tutta, dal 30 aprile 2016 diventano danza e la danza raccontano. Un anno di eventi con incontri, balletti, interviste, che intendono celebrare la danza nella sua essenza più pura.

L’anno del balletto prende il via il 30 aprile 2016, alle ore 18.00 con l’inaugurazione della mostra Osa Crea Danza e la presentazione del libro Le parole della danza del maestro Aldo Masella, già regista e direttore della scuola del Teatro Carcano di Milano.

La mostra Osa, Crea, danza, costituisce il perno costante intorno a cui nei mesi successivi si svolgeranno esposizioni, spettacoli a tema, incontri con celebri danzatori che hanno scritto le pagine più belle della storia della danza.

Nelle suggestive sale espositive dell’antico palazzo saranno esposte circa 70 opere tra disegni, pitture e sculture del maestro Wolfgang Alexander Kossuth (1947-2009), violinista e direttore d’orchestra prima, scultore a tempo pieno dal 1979. Roberto Bolle, Alessandra Ferri, Luciana Savignano, Massimo Murru, Liliana Cosi, sono solo alcuni dei grandi protagonisti del balletto che, nel corso della lunga carriera del maestro Kossuth, hanno posato per lui incontrando le forme classiche e moderne al contempo del suo estro. Accanto alle opere del Maestro, la mostra Osa, Crea, Danza espone le opere di altri artisti contemporanei che si sono appassionati alla danza: Francesco Messina, Federico Severino, Umberto Ciceri, Emanuela Montenero e gli scatti dei fotografi Alessio Buccafusca e Angelo Redaelli.

Sempre il 30 aprile 2016 sarà presentato al pubblico il libro Le parole della danza del maestro Aldo Masella. A presentare il volume sarà lo stesso autore e Antonio Desiderio che ne ha curato la prefazione e che di Aldo Masella dice: Nell’era del digitale, dove tutto è rapido e veloce, abbiamo ancora la fortuna di poter prendere nelle nostre mani un semplice libro e azzerare tutti i contatori di questo tempo troppo fulmineo. Possiamo fare questo ed assaporare ancora di più il piacere di una lettura distensiva ma al contempo ricca di emozioni e di spunti di riflessione se a scrivere è una penna come quella di Aldo Masella, storico della danza e uomo di infinita cultura”.

Nel volume di Masella si leggono le storie di tanti “grandi”: da Oriella Dorella a Walter Venditti, da Anna Maria Prina all’étoile Liliana Cosi, da Luciano Cannito a Bruno Vescovo”tutti grandi, tutti con delle sfumature che pochi oltre ad Aldo Masella sanno evidenziare e mettere in luce”.

Nei prossimi dodici mesi lo Spazio Kossuth vedrà avvicendarsi tra gli altri Luciana Savignano, Giuseppe Picone e altri grandi esponenti del mondo del balletto.

La mostra è allestita fino al 31 marzo 2017 ed è visitabile nei seguenti orari: giugno e settembre sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30; luglio e agosto: tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30. E’ possibile prenotare l’apertura straordinaria per visite riservate.

Evidenziamo che lo Spazio Kossuth fa parte del circuito museale di Città Della Pieve insieme a Palazzo della Corgna, la Rocca, il Duomo e l’affresco L’Adorazione dei Magi del Perugino che di Città della Pieve è nativo. Il circuito può essere visitato, tutto l’anno, con l’acquisto di un biglietto cumulativo e con visite accompagnate. Previste riduzioni per le scuole di danza.

Info: ufficio del turismo 0578.298520; Associazione Ankamò 347.8708700.

 

Wolfgang Alexander Kossuth nasce a Pfronten, in Germania, nel 1947. Respira da subito l’arte in famiglia, dal padre scultore e nonno pittore. Dopo gli studi, nel 1968 si trasferisce a Napoli dove frequenta il Conservatorio e si diploma in violino. Vince il concorso internazionale come terzo primo violino al Teatro alla Scala di Milano. Dal 1970 al 1972 suona in orchestra e contemporaneamente studia composizione e direzione d’orchestra. Nel 1975 debutta con l’orchestra del Teatro alla Scala in qualità di direttore.

Nel 1979 la radicale svolta artistica di Kossuth: abbandona l’avviata carriera musicale per dedicarsi completamente alla scultura. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera e frequenta il corso di scultura del professor Enrico Manfrini, quanto basta per esaurire in tre mesi la conoscenza di tutto quello che gli interessa. Si getta con tutte le sue energie nel modellare e da quel momento la scultura diventa la sua vita.

Nella sua professione il maestro Kossuth non perde un minuto: oltre a modellare, studia insieme al patinatore della fonderia da cui si serve in Italia una patina personale e molto elaborata che viene realizzata con l’argento, controlla personalmente e rifinisce egli stesso il cesello e la patina di ogni scultura. Tutto, infatti, deve essere eseguito con grande precisione e accuratezza in modo che il modellato, l’anatomia, la raffinatezza dei particolari vengano in tutte le opere di grandi o piccole dimensioni esaltati al massimo.

Illustri personaggi della musica, della letteratura, della danza hanno posato per lui, grandi ammiratori della sua arte, tra i quali: Alberto Erede, Leonard Bernstein, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Luciana Savignano, Milva, Valeria Moriconi, Mario Soldati, Sergiu Celibidache, Sandor Vegh, Sierk Schroder, Ottavio Mazzonis, Andrea Jonasson-Strehler, Liliana Cosi, Alessandra Ferri, Massimo Murru, Roberto Bolle.

Molte le opere di Kossuth esposte in musei, teatri e spazi culturali. Nel 1981 viene inaugurato al Museo della Scala il ritratto di Mario Del Monaco, nel 1986 la statua di Domenico Scarlatti all’auditorium della Rai di Napoli. Nel 1992 la scultura Simona entra a far parte della collezione del Museo Paaw di Wassenaar, in Olanda. Nel 1993 il ritratto del poeta Vittorio Sereni viene posto nel Museo Civico di Luino.

La grande scultura dedicata a Paganini viene posta nel Teatro Carlo Felice di Genova nel 1995; la scultura Salomè e la scultura Innamorata entrano a far parte della collezione del Museo Bandera di Busto Arsizio, nel 1999 l’opera Maternità diviene simbolo dell’Unicef della Repubblica di San Marino. Alcune sue opere fanno parte di importanti collezioni private come la Collezione Wildstein in America e la Collezione Juker in Italia. Svariate le mostre personali e collettive nel corso della sua carriera, in Italia ed Europa. Nel 2003 gli viene conferita una targa dal Centro Studi Coreografici “Teatro Carcano”, a riconoscimento della sua opera artistica dedicata in particolare all’arte della danza. Nel gennaio 2004, in occasione della mostra Il volo da Icaro ai nostri giorni, gli viene conferita la targa del Presidente della Repubblica.

Il maestro è scomparso nel 2009 ed oggi riposa a Città della Pieve.

 

Foto: 1. Spazio Kossuth a Città della Pieve (PG); 2. Massimo Murru in una scultura di Wolfgang Alexander Kossuth; 3. scultura di Francesco Messina; 4. Luciana Savignano in uno scatto del fotografo Angelo Radaelli; 5. Umberto Ciceri, Hypertrait n. 814, installazione lenticolare.

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