LIBRI

Carla Fracci presenta il suo libro “Passo dopo passo” il 5 febbraio a Roma, venerdì 7 febbraio a Napoli e sabato 8 febbraio a Pomigliano d’Arco

Mercoledì 5 Febbraio alle ore 18:30, Carla Fracci presenterà il suo libro "Passo dopo passo" a Roma presso la libreria Feltrinelli di Piazza Colonna. Venerdì 7 febbraio si replica a Napoli e sabato 8 febbraio a Pomigliano d’Arco.

Passo dopo passo, questo il titolo del nuovo libro di Carla Fracci, un’autobiografia intima, nella quale l’étoile racconta l’infanzia trascorsa nella campagna lombarda e l’ingresso alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, il Passo d’Addio delle allieve licenziande e i trionfi con l’American Ballet Theatre e sui palcoscenici più importanti del mondo: Los Angeles, Mosca, L’Avana, Tokyo, Londra…
Figlia di Luigi, tranviere, e Santina, operaia, lontana parente di Giuseppe Verdi grazie alla prima moglie del nonno, Carla confessa l’amore per la famiglia e l’onestà, per la danza, che ha voluto portare fino ai centri più piccoli, per la musica e l’armonia, “ciò che mi porta l’ispirazione, ancor più dell’ambiente”.

Nel libro, che sarà presentato dalla stessa Fracci mercoledì 5 febbraio alle ore 18:30 in un incontro condotto da Leonetta Bentivoglio presso la libreria Feltrinelli Piazza Colonna a Roma, Carla racconta cosa rende speciale la danza: “il balletto ha un linguaggio più penetrante di quello teatrale, forse è proprio l’assenza della parola a renderlo tale”.

Presentazioni sono appena state annunciate venerdì 7 febbraio a Napoli alle ore 18 presso la Libreria Feltrinelli di Via Santa Caterina a Chiaia 23  e sabato 8 febbraio a Pomigliano d’Arco, alle ore 17 presso la Libreria Feltrinelli Poit di Via Roma 281.

Acclamata dai più autorevoli critici di balletto e applaudita con calore da pubblici di ogni levatura, Carla Fracci ha interpretato nella sua lunga carriera oltre duecento personaggi, oltre duecento ruoli, storie portate in scena con varietà estrema e sentimento esasperato. E’ stata partner artistica dei più gloriosi danzatori del mondo: Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Mario Pistoni e Paolo Bortoluzzi. E poi Margot Fonteyn, Gelsey Kirkland, Alicia Markova. Ha lavorato con coreografi come John Cranko, Maurice Béjart e Antony Tudor e la sua vita è sempre stata circondata da poeti, su tutti Eugenio Montale che le dedicò la lirica: La danzatrice stanca.
“È grazie a maestri tali se oggi, a più di settant’anni, non mi sento affatto stanca” dice Carla, e aggiunge che le rimane un solo grande desiderio: “che in Italia nasca una Compagnia nazionale di balletto, una Compagnia che possa girare il mondo con le nostre eccellenze senza alcun timore di dare possibilità importanti soprattutto ai giovani, che non devono sentirsi costretti a espatriare”.

28/01/2014

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