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A Scenario Pubblico The Risico Screening, Rassegna multischermo della danza in video

Dal 5 al 7 gennaio 2017 a Catania tre serate a ingresso libero, una immersione nella danza vista, riprodotta e mediata dalla video-camera. In programma Smoke, capolavoro di Mats Ek con Niklas Ek e Sylvie Guillem, The Cost of Living, il pluripremiato film dei DV8, coreografia e sceneggiatura di Lloyd Newson e in prima nazionale il cortometraggio Nous n’attendrons plus les barbares di Alain El Sakhawi. Inoltre una selezione delle migliori opere del contest La danza in 1 minuto.

Dal 05 . 01 . 2017 al 07 . 01 . 2017

Catania - Scenario Pubblico, Via Teatro Massimo 16

The Risico Screening è il nuovo format che i partner del progetto R.I.Si.Co – rete creativa che produce e promuove la danza per immagini, sinergie, modelli e concorsi soprattutto in ambito digitale – hanno creato come modello di diffusione pubblica delle produzioni video e cinematografiche di danza e della quale abbracciano storia passata, presente e futura.

La videodanza è assai mutata negli ultimi anni: l’aspetto documentativo ha lasciato spazio a creazioni originali che utilizzano la coreografia come linguaggio cinematografico.

R.I.Si.Co presenta a Catania, dal 5 al 7 gennaio 2017, in prima nazionale a Scenario Pubblico, Centro Coreografico Nazionale, tre serate a ingresso libero in cui lasciarsi condurre e coinvolgere in una immersione nella danza vista, riprodotta e mediata dalla video-camera, sia autoriale sia amatoriale, come quella quotidiana prodotto attraverso i nostri smart devices.

Le tre sale di Scenario Pubblico ospiteranno tra giovedì 5 e venerdì 6 gennaio dalle 18 alle 24 programmi differenziati per una panoramica sulla danza in video dagli anni Novanta ai giorni nostri, una sorta di macchina del tempo dell’arte di Tersicore in formato multimedia.

La Sala Grey per la sezione INSIDE – tra video e palcoscenico ospita il capolavoro di Mats Ek, Smoke. Ek narra la relazione tra un uomo e una donna che si  incontrano e si uniscono con tenerezza e violenza. Il fumo che esce dai loro corpi, bocche e abiti è il simbolo amaro della loro comunicazione.

Vincitore primo premio IMZ Dance Screen Award nel 1996 perché «stupendamente interpretato da Niklas Ek e Sylvie Guillem, si innalza sopra tutti per la sua eccellenza e merita una nota speciale per due motivi: primo, che è stato il debutto alla regia televisiva del coreografo Mats Ek, e secondo, che questo duetto commissionato originalmente per la televisione è in seguito uscito dallo schermo per divenire anche  uno spettacolo dal vivo  di repertorio. Con il titolo Solo for Two questo brano è stato rappresentato sul palco nel 1996 invertendo il tradizionale passaggio tra danza dal vivo e video danza».

Questa coreografia è stata inizialmente concepita per lo schermo su richiesta di Sylvie Guillem e inclusa nel suo film Evidentia.

 

OUTSIDE – la scena aperta è la sezione in Sala Black dove viene proiettato il pluripremiato film dei DV8  The Cost of Living, coreografia e sceneggiatura di  Lloyd Newson che s’interroga sul “costo della vita” e sul “costo del vivere”, sugli ideali e sull’ipocrisia, sul comune senso del pregiudizio che circonda e corrode la vita personale di ogni uomo.

Il lavoro di Lloyd Newson e del DV8 Physical Theatre non critica soltanto la società, ma si propone di cambiarla. Qui il corpo diventa uno strumento per raccontare storie, quotidiane ma non comuni, di persone costrette ad affrontare il proprio allontanamento dal mondo: lo sguardo affonda dentro figure autentiche e fragili, scacciate ai margini per le loro differenze.

Una diversità che Newson trasmette come ricchezza, nei movimenti di performers differenti fra loro, per età, dimensioni ed abilità fisica.

Nella menzione della giuria del premio Dance on Camera Festival di New York del 2005 si sottolinea che: «con sorprendente originalità e incredibile inventiva, The Cost of Living abbaglia la mente e gli occhi, con la sua integrazione senza pause del movimento, l’uso teatrale della danza e del dialogo, la creazione di indimenticabili personaggi, e un sicuro istinto e tecnica cinematografici».

 

Una selezione delle migliori opere del contest La danza in 1 minuto a cura di COORPI delle edizioni 2011/15 costituiscono la rappresentazione del “presente e del futuro” della video danza in Sala White.
Sabato 7 gennaio (ore 19.00) verrà presentato in prima nazionale il cortometraggio Nous n’attendrons plus les barbares (Non aspetteremo più i barbari) di Alain El Sakhawi, girato tra il Porto di Catania, il Palazzo Biscari, il Teatro di Scenario Pubblico e la Riserva Naturale di Vendicari, secondo step del cortometraggio La Démiurge#1, vincitore del Premio Speciale alla Produzione, Primo Premio Assoluto del concorso piemontese La Danza in 1 minuto ed. 2015 e Migliore Montaggio dal festival olandese CINEDANS.

Chi sono e dove si manifestano i barbari? L’autore riflettendo su questo delicato e attuale tema riporta tutto ad una responsabilità individuale e sostiene che: «sono già dentro di noi. Ci vestono, ci infestano e ci affascinano. Ancorché nudi come al primo mattino del mondo, con il corpo e l’anima liberi, saremmo in grado di rinunciare ai prometeici sogni?».

La proiezione è anticipata da un incontro con i curatori della rassegna.

Alain El Sakhawi, artista francese, ha collaborato come danzatore, tra gli altri, con le compagnie CCNN C.Brumachon B. Lamarche (Francia), Steptext Dance Project di H. Letonja (Germania) ed altri. Danzatore della Compagnia Zappalà Danza dal 2007, è anche docente del corso di perfezionamento moδem©. Da qualche anno si occupa di video danza, basando il suo lavoro sulla combinazione del linguaggio del movimento con quello del cinema.

Info: 095.2503147 – info@scenariopubblico.com –  www.scenariopubblico.com

Foto: 1.-2. Sylvie Guillem, Smoke di Mats Ek, ph. Bill Cooper; 3. DV8, The Cost of Living di Lloyd Newson (2004); 4.-5. Nous n’attendrons plus les barbares di Alain El Sakhawi;

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