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Prix de Lausanne 2018. Selezionati i 78 candidati. Tra loro 3 italiani: Daniele Arrivabene, Davide Loricchio e Francesco Mazza.

Daniele Arrivabene, Davide Loricchio e Francesco Mazza: questi i tre italiani selezionati per partecipare alla 46° edizione del Prix de Lausanne. Daniele Arrivabene e Francesco Mazza studiano in due scuole private italiane, a Settimo torinese Daniele e a Pomigliano d’arco Francesco, una conferma che la qualità esiste anche nelle nostre scuole di provincia. Davide viene da Bergamo e da 3 anni studia all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo sotto la guida di Fethon Miozzi. Tre ragazzi che sognano di fare i ballerini, tre storie diverse e un’unica passione: la danza. A tutti i ragazzi un grande in bocca al lupo!

Il Prix de Lausanne ha reso noti ieri i nomi dei 78 candidati che prenderanno parte alla 46° edizione del Prix che si svolgerà dal 28 gennaio al 4 febbraio 2018 al Théâtre de Beaulieu di Losanna.

“I candidati ammessi sono 8 in più rispetto allo scorso anno” ha spiegato Shelly Power, Direttrice generale e artistica del Prix che ha illustrato anche le novità: “L’abbassamento dell’età minima richiesta per la partecipazione al Concorso (ora a 15 anni rispetto ai 16 dello scorso anno) permetterà ai più giovani di essere ammessi nelle scuole professionali in modo corretto. Quest’anno il Premio prevede premi diversi per gli juniors e i seniors: ci auguriamo che questo permetterà di dividere meglio gli allievi più giovani, che hanno un forte potenziale ma che devono ancora studiare e perfezionarsi, dai più grandi, veri danzatori già pronti per entrare in compagnie professionali”.

Nelle parole di Shelly Power una raccomandazione preziosa per i candidati non selezionati: “Vogliamo indirizzare un pensiero ai candidati non selezionati quest’anno: vogliamo ricordare loro che il Concorso è solo una tappa del loro cammino professionale e che una carriera dipende anche dalla capacità di non rinunciare in momenti di delusione”. E un’esortazione per i selezionati: “Inviamo le nostre congratulazioni a coloro che sono stati ammessi e speriamo di condividere con loro un’esperienza che li farà crescere sia dal punto di vista personale che dal punto di vista professionale. La 46esima edizione del Prix de Lausanne sarà piena di talenti eccezionali e molto ispirati”.

Tra le novità di quest’anno anche le modalità di selezione. Tra i 78 candidati ammessi, 3 ballerini sono stati selezionati a Montevideo nell’usuale preselezione sud-americana del Prix, 6 sono stati invitati direttamente al termine di alcune competizioni (Youth America Grand Prix 2017 a New York e International Ballet and Choreography Competition 2017 a Pechino e questa è una novità interessante). Gli altri 69 sono stati selezionati tramite video tra il 26 e il 29 ottobre 2017 a Losanna da una prestigiosa giuria composta da 9 personalità del mondo della danza:

  • Kathryn Bradney (Direttrice dell’Accademia di danza Igokat e in passato prima ballerina del Béjart Ballet Lausanne)
  • Patrice Delay (co-direttore de l’École de danse de Genève e del Ballet Junior de Genève)
  • Nicolas Le Riche (Direttore artistico del  Balletto Reale Svedese, fondatore di LAAC – l’Atelier d’Art Chorégraphique e in passato étoile del Balletto de l’Opéra di Parigi)
  • Leticia Mueller (già prima ballerina e artista ospite del Ballet Royal de Birmingham)
  • Clairemarie Osta (fondatrice di LAAC – l’Atelier d’Art Chorégraphique – e étoile del Balletto de l’Opéra di Parigi)
  • Igor Piovano (Direttore dell’Accademia di danza Igokat e in passato primo ballerino del Béjart Ballet Lausanne)
  • Élisabeth Platel (Direttrice della Scuola di danza dell’Opéra di Parigi)
  • Shelly Power (Direttrice generale e artistica del Prix de Lausanne)
  • Sean Wood (co-Direttore de l’École de danse de Genève e del Ballet Junior de Genève).

Una selezione non facile considerato che quest’anno il Prix ha registrato un nuovo record di candidature: 380 giovani danzatori, di cui 298 ballerine e 82 ballerini, di 38 nazionalità differenti. Particolarmente elevato il numero di candidati asiatici (78 dal Giappone, 54 dalla Corea del Sud e 23 dalla Cina) che testimonia come il balletto classico, così bistrattato nella nostra bella Italia, gode invece di grandissima considerazione in quei Paesi e che il desiderio e le aspettative dei danzatori asiatici di lavorare e studiare nelle scuole e nelle compagnie europee sono veramente molto alte. Un numero rilevante di candidature sono arrivate quest’anno anche dall’Australia (48 candidati a cui si devono aggiungere i 4 della Nuova Zelanda) e dagli Stati Uniti (54 domande).

Tra i Paesi europei l’Italia è stata quella che ha registrato il più alto numero di candidature: 16 ballerini (7 ragazze e 9 ragazzi). Tra loro sono solo tre voleranno a Losanna e sono ancora una volta tre ragazzi: Daniele Arrivabene, Davide Loricchio e Francesco Mazza. Sono tutti giovanissimi e hanno storie molto diverse.

Emozionato, emozionatissimo è Daniele Arrivabene, 18 anni, di Settimo Torinese, in provincia di Torino, allievo della scuola La Rue de la Danse a.s.d. di Ilaria Ripamonti. “L’emozione che ho provato quando ho ricevuto l’e-mail proveniente dal Prix è stata indescrivibile, tanto dal rimanere, per qualche istante, immobile e privo di parole – racconta Daniele – È da parecchi anni che seguo il concorso e pensare che quest’anno non sarò spettatore un po’ mi agita e spaventa, ma spero che sia un’ottima opportunità per accrescere il mio bagaglio e conoscere altre realtà e persone che, come me, hanno fatto della danza un posto nel quale sentirsi bene ed esprimere le proprie emozioni”.

Daniele ha iniziato a studiare danza all’età di 5 anni “e da allora non ho mai più smesso di ballare – ci confessa – Durante il mio percorso ho incontrato diversi ostacoli, tra cui i pregiudizi di molte persone, ma nonostante tutto non ho mai mollato e cerco ogni giorno di migliorare per realizzare i miei sogni. Ringrazio tantissimo tutte le persone che mi stanno accanto e mi sostengono: la mia famiglia e tutti i maestri che ho incontrato, in particolare la mia insegnante Ilaria Ripamonti, che è sempre pronta a sostenermi e a prepararmi egregiamente”.

Davide Loricchio ha 18 anni, una famiglia di origine calabrese che vive a Bergamo dove ha iniziato gli studi di danza in una scuola privata, Onstage di Francesca Sperani, ma per perfezionarsi è volato lontano a soli 15 anni. Da tre anni Davide studia all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo sotto la guida attenta di Fethon Miozzi, unico italiano tra i docenti della prestigiosa scuola russa. Entrato al sesto corso, Davide quest’anno affronterà gli esami di diploma. “E’ il mio pupillo – afferma Fethon Miozzi – Davide è un ragazzo speciale, bravo e diligente, molto tenace, dotato di belle linee, di un’ottima coordinazione e con una grande voglia di ballare. Abbiamo lavorato tanto per l’ammissione al Prix e sono molto felice che sia stato selezionato. Ha veramente moltissime qualità. Volerà a Losanna con un suo compagno di classe russo, Ervin Zagidullin, un altro mio allievo anche lui selezionato”.

“Quando mi è arrivata l’email l’ho subito aperta per sapere la risposta e quando ho letto che ero stato ammesso alle semi-finali, non ci potevo credere, ero davvero contento, così ho iniziato ad avvisare tutta la mia famiglia a Bergamo, i miei amici e insegnanti – racconta Davide – Spero di arrivare a buon punto, e di avere la possibilità di iniziare a lavorare in Europa. Vorrei tanto ringraziare tutti i miei insegnanti, sia di Bergamo dove ho studiato per tanti anni, che il mio nuovo insegnate dell’Accademia Vaganova, Fethon Miozzi, che mi accompagnerà a questo concorso. È un’emozione molto grande per me partecipare”.

Talento, ma soprattutto umiltà, dedizione, costanza, determinazione e tanto lavoro per superare i propri limiti. E’ questo quello che ho personalmente apprezzato in Davide Loricchio nei miei viaggi all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo. Qualità che ho trovato anche in Francesco Mazza.

Francesco Mazza, 17 anni, vive con i genitori e con i nonni a Ercolano e studia presso l’Accademia Danza e Spettacolo a Pomigliano d’Arco diretta da Barbara Scaramuzzi. Francesco è stato già selezionato al Prix de Lausanne lo scorso anno. “Non ho vinto ma grazie al Prix ho ricevuto quattro borse di studio al 100% è una al 70%. Ad offrirmi le borse al 100% sono stati il Conservatorio di Lisbona in Portogallo diretto da Pedro Carneiro, l’Accademia di Basilea diretta da Amanda Bennett e la Royal Swedish Ballet School in Svezia. In più ho ricevuto una borsa di studio al 70 % dalla John Cranko Schule, e ancora la borsa di studio al 100% per la Summer School alla Royal Ballet di Londra. Purtroppo ho potuto sfruttare solo la borsa di studio alla Summer del Royal Ballet in quanto le borse di studio per le scuole professionali coprivano solo la frequenza scolastica. A mio carico c’erano vitto e alloggio e la mia situazione economica familiare è un po’ complicata, per non dire molto complicata. Il mio papà non lavora perché purtroppo, anni fa, ha avuto un problema di salute e non può più lavorare. Mia madre fa il possibile per non farmi mancare nulla, ma non può sostenere una spesa di circa 800-900 euro al mese per mantenermi fuori casa. Erano delle bellissime opportunità ma è stato impossibile coglierle”.

“Con grande ansia quest’anno ho inviato nuovamente  la mia candidatura– continua Francesco Mazza – Quest’anno concorro come Boys B, ossia nella categoria dei grandi e quindi la selezione era molto complessa e basata sicuramente più sulla tecnica che sulle doti fisiche. Non ero sicuro che il riscontro potesse essere positivo. Volevo mettermi alla prova e verificare il cambiamento e la crescita che sento di aver avuto in questo ultimo anno. Cercavo una conferma e con questa risposta l’ho ricevuta! La mia vita è cambiata notevolmente in questo ultimo anno, e precisamente da quando un anno fa mi hanno comunicato che ero uno dei candidati al 45esima edizione del Prix. E’ stata dura, molto dura. Ho iniziato a studiare danza tante ore al giorno con diversi maestri, con una mentalità e una consapevolezza diversa, avvicinandomi a quello che è la realtà professionistica pur venendo io da una scuola privata. Dopo il Prix ho iniziato a studiare ancora di più ore e ore al giorno con la voglia di migliorare sempre di più. Un’esperienza importante l’ho vissuta anche la scorsa estate a Londra e sempre più è maturata in me la voglia di volare”.

“Sono veramente molto felice di poter partecipare di nuovo al Prix de Lausanne – confessa Francesco – Le mie aspettative sono sicuramente rivivere una bellissima esperienza che non è paragonabile a nessun tipo di concorso o audizione. Una settimana di confronto, di emozioni, di adrenalina pura e di crescita sia come ballerino che come persona. Già mi basta questo anche se in fondo spero anche di poter ottenere un contratto di lavoro per poter coronare un sogno. Comunque vada questa volta voglio salire su quel palco e ballare con tutta l’anima, godendomi il pubblico, gli applausi, il momento magico. Voglio ballare come io, e chi mi conosce, sa che posso fare. Colgo questa occasione per ringraziare la mia insegnante, Barbara Scaramuzzi, che non smette mai di credere in me, e che ogni giorno mi fa dono del suo tempo, dedicando al suo lavoro tutto l’amore e la dedizione possibile; riesce a mettermi alla prova nel modo giusto, rendendomi sempre più forte nell’affrontare le difficoltà, consapevole dei miei limiti e dei miei punti di forza. Soprattutto, vorrei ringraziarla per avermi trasmesso il valore dell’umiltà. Vorrei ringraziare anche Luca, una persona meravigliosa che ha per me un’importanza fondamentale, che fa del suo sogno la mia forza spingendomi sempre a dare tutto me stesso affinché io raggiunga anche gli obiettivi piú difficili. I ringraziamenti non possono mancare ai miei genitori: ho una grande mamma e un gran padre che si sacrificano tanto per sostenermi da quando ero piccolissimo e mi accompagnano ovunque per vivere il mio sogno tutti insieme!”.

A Daniele, Davide e Francesco auguriamo di arrivare alla finale di sabato 3 febbraio 2018 e di ottenere un successo pari a quello ottenuto da Vincenzo Di Primo nel 2016 (Vincenzo arrivò terzo assoluto, primo fra gli uomini, e ottenne un contratto da apprendista al Royal Ballet di Londra) e a Michele Esposito nell’ultima edizione del Prix. Nato a Caserta, volato a 12 anni  alla Tanz Akademie Zurich, Michele ha vinto a febbraio 2017 ben tre premi al Prix de Lausanne: la prestigiosa Medaglia d’Oro, il Premio come Migliore Interprete nel Contemporaneo e il Premio come Migliore Danzatore “Svizzero”. Tra le tante possibilità e offerte che gli sono arrivate dopo il Prix, Michele ha scelto di volare a Amsterdam, nella Junior company del Het Nationale Ballet di Amsterdam.

In bocca al lupo ragazzi!

Francesca Bernabini

03/11/2017

Foto: 1.-3. Francesco Mazza, Ph. Sylwester Sylwek; 4.-7. Francesco Mazza; 8.-12. Davide Loricchio; 13. Davide Loricchio e Fethon Miozzi; 14. Davide Loricchio; 15.-20. Daniele Arrivabene.

Nell’attesa dell’edizione del Prix vi proponiamo il trailer dell’edizione 2018 dove nel finale c’è la premiazione di Michele Esposito e le due variazioni che hanno permesso a Michele di guadagnarsi il tris dei Premi nell’edizione 2017.

 

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