La recensione

Tosca e Traviata secondo Monica Casadei con Artemis Danza

Ha debuttato al Festival ParmaDanza Tosca X, l’ultimo lavoro di Monica Casadei per Artemis Danza. Dopo un lungo percorso all’insegna del Cigno di Busseto, la coreografa di origini ferraresi si avvicina ora a Puccini, con una coreografia molto ben riuscita nell’assemblare grandi quadri d’insieme e nel cogliere e rendere atmosfere più che il plot di partenza. ParmaDanza ha inoltre riproposto Traviata.

Il percorso intrapreso col melodramma dalla coreografa Monica Casadei risale ormai al 2011: è stata una strada spesa all’insegna del Cigno di Busseto, con la quasi naturale aggiunta di Wagner in occasione del bicentenario del 2013 (con la coreografia La doppia notte. Aida e Tristan che ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna). Casadei arriva ora a Giacomo Puccini con Tosca X, che ha visto la prima assoluta al Festival ParmaDanza.

Tosca è il melodramma “liberty” per antonomasia, terreno d’elezione di grandissime primedonne (Magda Olivero, Renata Tebaldi, Maria Callas…), caratterizzato da una tinta noir che innerva la partitura, tutta emozioni forti ed esasperate. Monica Casadei approccia questo grande affresco verista con la solita maestria nell’assemblare grandi quadri d’insieme e nel cogliere e rendere atmosfere più che il plot di partenza. La drammaturgia, così come la partitura musicale, viene infatti sbriciolata: sono sì riconoscibili alcuni personaggi (il triangolo Scarpia, Cavaradossi e Tosca) ma ciò che primeggia sono sempre gli insiemi, grandi quadri danzanti tutti tesi a esprimere oppressione e ostilità.

Artemis Danza (la compagnia fondata da Monica Casadei nel 1994) compare sempre in costumi neri e di pelle, a sottolineare il dramma della tirannia e una certa dimensione sadica sottesa al lavoro. Viene data una cifra quasi marziale alla danza, mediante lunghe file di ballerini che si allineano per scompattarsi come se fossero un esercito: da questo punto di vista, risulta bellissima la coreografia del Te Deum, un mix in bilico tra solennità e frenesia.

Il tiranno Scarpia viene rappresentato da un danzatore altissimo, dalla presenza opprimente e schiacciante; Tosca è invece connotata da un abito bianco, e rimane impressa per il suo aprire le braccia lento e solenne: un gesto che resta a metà tra il recitare una preghiera e una dimostrazione di resa… l’arrendersi di fronte ad una realtà con cui non può più combattere. Del resto, campeggia nel titolo della pièce quella enorme “X” (Tosca X): quasi una croce a fianco del nome della protagonista. Come quasi sempre, i lavori di Monica Casadei sono caratterizzati da una forte iterazione sia di alcune parti del testo cantato (l’elaborazione musicale si deve a Luca Vianini) come dei gesti. L’angoscia e la violenza risultano quindi moltiplicati all’infinto. Un lavoro davvero ben riuscito, dove la coreografia è andata di pari passo con l’esecuzione. Vista la bella riuscita di questo avvicinamento all’opera “verista”, sarebbe senz’altro interessante vedere Monica Casadei alle prese con altre partiture coeve e per certi versi simili, magari Fedora e Adriana Lecouvreur: ce lo auguriamo.

Per fare un passo indietro, ParmaDanza ha riproposto anche Traviata lavoro che risale al 2011. Vediamo molte Violette in bianco all’aprirsi del sipario ruotare lentamente su loro stesse ma cristallizzate in pose plastiche. Tengono fra le mani alcuni calici vuoti: immagine di purezza – suggerita dagli abiti quasi nuziali – che si riverbera in decadenza. Vedremo altre Violette nel corso della serata, questa volta in rosso – quasi a contrasto con l’innocenza iniziale – connotate da una danza più frenetica, mentre il personaggio di Alfredo, l’amante vittima delle convinzioni sociali del padre, resta quasi in sottofondo schiacciato dalla presenza del coro. L’invocazione più celebre di Violetta, Amami Alfredo, chiude quindi la pièce: troviamo le spose iniziali con la sola gonna bianca, voltate di schiena, mentre una solista emerge dal gruppo con una danza lenta, plastica, quasi difficoltosa. Un ultimo grido prima di soccombere.

Due pagine bellissime a sancire ancora una volta la bravura di Monica Casadei e della sua Compagnia.

Matteo Iemmi

30/04/2015

Foto: 1.- 8. Compagnia Artemis Danza, Tosca X di Monica Casadei, ph. Roberto Ricci; 9. – 15. Compagnia Artemis Danza, Traviata di Monica Casadei, ph. Roberto Ricci.

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