Per DNA Virgilio Sieni torna al Romaeuropa Festival con Indigene. Giulio D’Anna debutta con la versione italiana di O O O O O O O (IT) per Fattoria Vittadini.
08 . 11 . 2014
Roma - Pelanda (ex Mattatoio di Roma) e Teatro Vascello
Due gli appuntamenti Roma sabato 8 novembre 2014 per la quinta edizione di DNA, la rassegna ideata e curata da Anna Lea Antolini, un Focus del Romaeuropa Festival.
Alle 19.00 alla Pelanda, ex Mattatoio di Roma, Virgilio Sieni torna al Romaeuropa Festival con Indigene, parte del progetto Cerbiatti del nostro futuro che ha lo scopo di creare e sviluppare un repertorio di danza contemporanea destinato e interpretato da giovanissimi danzatori di età compresa tra i 10 e i 15 anni. Indigene è la seconda coreografia creata da Virgilio Sieni per le giovanissime danzatrici del gruppo Butterfly Corner e nasce dalla collaborazione tra i settori Danza e Musica della Biennale di Venezia allo scopo di condividere alcune pratiche che mettono in relazione il gesto del corpo col gesto della musica, il suono con la danza. Le quattro giovanissime interpreti (Bettina Bernardi, Noemi Biancotti, Virginia Cervelli Montel e Linda Pierucci) danno luogo a una coreografia strutturata secondo il gioco combinatorio del duetto, per terminare in un quartetto “boschivo”. La musica originale è di Giovanni Dario Manzini ed è eseguita dal vivo dall’ensemble De Rerum Mechanica: Francesco Checchini flauto, Pietro Montemagni violino, Emanuele Caligiuri viola, Giorgio Marino violoncello
Alle 21.00 al Teatro Vascello di Roma debutta la versione italiana, interpretata da Fattoria Vittadini, di O O O O O O O O di Giulio D’Anna, progetto vincitore dell’azione Anticorpi XL CollaborAction.
O O O O O O O O è un lavoro ispirato al Museo delle relazioni interrotte (“The Museum of Broken Relationship”) di Zagabria e, come per il museo, orbita attorno al tema delle relazioni fallite e delle loro rovine. Il materiale presentato nella versione originale era è generato dal Curriculum Vitae dei performer e da dati statistici della popolazione europea e vedeva in scena otto performers internazionali.
In questa edizione Giulio D’Anna trasforma il suo lavoro in un format nazionale creando un museo di teatro danza con interpreti italiani. Il nuovo lavoro nasce, infatti, in collaborazione con la compagnia Fattoria Vittadini. Il materiale presentato è generato dal Curriculum Vitae dei performers e da dati statistici italiani. Agli interpreti è chiesto di articolare verbalmente e fisicamente memorie ed esperienze d’intimità ferita. Il desiderio di condividere ricordi personali sfidando il senso comune di ciò che è considerato socialmente adeguato anima la creazione di una serie di documenti viventi che rendono giustizia a emozioni che non possono essere affidate alle parole. I performers abbracciano l’idea di esporre i propri sentimenti e memorie come in un atto rituale, una cerimonia catartica. O O O O O O O (IT) è uno specchio dello stato sentimentale dei giovani adulti italiani.
In scena Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Maura Di Vietri, Riccardo Olivier, Francesca Penzo.
Nelle foto: 1. Butterfly Corner; 2. Fattoria Vittadini in O O O O O O O O di Giulio D’Anna, ph. Carola Ducoli.