A Roma

Romaeuropa Festival 2022: un’agenda per orientarsi su musica e dintorni.

Una ricchissima proposta di spettacoli musicali o dove la musica è co-protagonista. Un’immersione nella creatività contemporanea. Romaeuropa propone la danza con la musica dal vivo negli spettacoli di Anne Teresa De Keersmaeker e di Sasha Waltz & Guests. Il festival regala gli NFT realizzati durante lo spettacolo di Alex Braga e presenta le contaminazioni di James Thierrée, di Benjamin Abel Meirhaeghe e Doon Kanda. Presenti il teatro musicale da Kurt Weill a Philip Glass, i concerti con musiche dei nostri giorni, gli approfondimenti su testi per canzoni a cura di Treccani, le rassegne LineUp! e DigitalLive.

Sfogliare il fitto programma di Romaeuropa Festival 2022 è come navigare su piattaforme tv, rimanerci decine di minuti a osservare una ricchissima proposta di serie e film, essere indecisi sulla scelta. Tutto attraente. E, infatti, la 37esima edizione di Romaeuropa conta 80 spettacoli con 155 repliche, in 18 luoghi romani che coinvolgono 400 tra artiste e artisti dall’8 settembre al 20 novembre 2022. Ma di festival si tratta ed è bello avventurarsi tra proposte note e altre che si riveleranno sorprendenti anche se all’inizio meno conosciute.

Teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia. Aprite la vostra APP “agenda” e segnate alcune proposte musicali o spettacoli che hanno una componente sonora spiccatissima nelle performance come, ad esempio, nelle proposte coreografiche di Anne Teresa De Keersmaeker (Drumming, 13 e 14.09) e di Sasha Waltz & Guests (In C, 17 e 18.09). Sono esibizioni di danza e musica dal vivo – ah, che buona consuetudine i musicisti live! – con gli ensemble Ictus e Casella a eseguire rispettivamente Steve Reich e Terry Riley, monumenti del minimalismo musicale. E una infiltrazione musicale la troviamo anche nello show audiovisivo di Alex Braga che con Spleen Machine (1.11) lavora sull’intelligenza artificiale e ci regala NFT realizzati in tempo reale – sì, li troveremo nel nostro pc/telefono/tablet. Cosa sono gli NFT (Non-Fungible Token)? Diavolerie digitali in pezzi unici che gravitano nel mondo delle blockchain. Futuro? No, presente.

Altra contaminazione con la musica è Room di James Thierrée (21-25.09) che trasforma una stanza grazie alla presenza di tredici musicisti e danzatori: sogno, incubo, poesia, lo deciderete voi.

Sul fronte sperimentale appaiono i seicenteschi Madrigali Guerrieri et Amorosi di Claudio Monteverdi (27.09) rivisti e spezzettati dal regista Benjamin Abel Meirhaeghe con il musicista (Jesse) Doon Kanda, un racconto che attraversa l’avant pop internazionale sulla base di una pietra miliare nella storia dell’opera lirica, l’immenso Made in Italy musicale.

I pezzi forti di teatro musicale e dintorni sono due. Intanto, L’Opera da tre soldi di Kurt Weill (11-15.10) nella versione dell’irriverente regista Barrie Kosky con i Berliner Ensemble, una prima italiana che ha conosciuto odio e amore all’estero. Da vedere anche Einstein On The Beach di Philip Glass (20.11) con Ictus, Collegium Vocale Gent e Suzanne Vega, pronti a rendere questo classico del minimalismo in una forma ancora potente.

Segnalo alcuni concerti, dopo quello del produttore Ólafur Arnalds (10.09) che ha già riscosso riconoscimenti. Romaeuropa Festival propone lo spettacolo di Ryoji Ikeda con music for percussion n.2 per scandagliare le sonorità degli idiofoni e il collettivo Dream House Quartet (6.10) con le pianiste Katia e Marielle Labéque, Bryce Dessner e David Chalmin, in un tripudio di musiche dei nostri giorni. Ancora, l’omaggio per i cento anni dalla nascita di Iannis Xenakis (19.11) proposto dal PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista. E qui ci sono tanti musicisti italianissimi a km 0, orgoglio nostro.

Altro appuntamento imperdibile è Le parole delle canzoni, ciclo di incontri in collaborazione con Treccani per scandagliare il rapporto tra musica e testo, per palesare la ricerca profonda e originale che gravita attorno a questo tema. Siate curiosi e andate a sentire autori contemporanei pop/urban che si confrontano con l’esperienza di scrittori: Laila Al Habash con Nadia Terranova (20.09), Danno (Colle der Fomento) con Zerocalcare (21.09), Tutti Fenomeni con Veronica Raimo (22.09) e Giovanni Truppi con Giulia Caminito (il 24.09).

Non manca un doveroso omaggio all’Ucraina con l’ensemble Nova Opera (28.09), che esegue compositori contemporanei (Valentyn Silvestrov, Serhii Zazhytko, Andrii Merkhel, Yana Shliabanska, SerhiiVilka, Roman Grygoriv e Zoltan Almashi) e composizioni scritte durante l’invasione Russa. Un’esecuzione dal vivo che è scelta politica e opportunità conoscitiva di un raro repertorio.

Non dimenticate di fare un giro anche nella sezione LineUp! con protagonisti e performer imprevedibili (LaHasna, Nava, LNDFK, Joan Thiele, Elasi). La rassegna fa parte di quel giacimento creativo di Romaeuropa che è Digitalive, apoteosi delle culture digitali. E qui, fate un passaggio almeno da Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, artista scomparso da poco: lì si capisce un po’ cosa significa essere out of the box.

Tutto qui? C’è molto altro ancora. Cercate, smarritevi, esplorate.

Ippolita Papale

12/09/2022

Foto: 1.-3. Berliner Ensemble, L’Opera da tre soldi di Kurt Weill, Dreigroschenoper, ph. JR Berliner Ensemble; 4.-6. Drumming di Anne Teresa De Keersmaeker, Rosas, ph. Ava Brugge; 7.-9. In C di Sasha Waltz, Sasha Waltz & Guests, ph. Yanina Isla; 10. Room di James Thierrée, ph. Richard Haughton; 11. Ólafur Arnalds, Some kind of peace; 12. Music for percussion di Ryoji Ikeda; 13. PMCE – Parco della Musica Contemporary Ensemble, Jannis Xenakis; 14.-19. LineUp!

www.romaeuropa.net

 

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