A Firenze

Sergei Polunin incontra il pubblico al Florence Dance Festival in occasione della proiezione di Dancer, il film documentario di Steven Cantor

20 . 06 . 2019

Firenze - cinema La Compagnia

Firenze si prepara ad accogliere Sergei Polunin, vera icona della danza e dello spettacolo. La star sarà infatti in scena il 23 e 24 luglio 2019 nel Chiostro di Santa Maria Novella di Firenze con SACRÉ nell’ambito del Florence Dance Festival.

Nell’attesa il Florence Dance Festival ha organizzato un ulteriore appuntamento con l’enfant terrible della danza: giovedì 20 giugno 2019, alle ore 18.00, al cinema La Compagnia di Firenze, sarà proiettato Dancer, il film documentario di Steven Cantor che immortala la vita e l’arte di Sergei Polunin. All’appuntamento sarà presente lo stesso Sergei Polunin in un incontro aperto al pubblico e moderato dalla critica di danza Silvia Poletti.

Il film, premiato come miglior documentario ai British Independent Film Award, evento di apertura al 58° Festival dei Popoli e dallo scorso maggio disponibile anche in DVD, segue attraverso interviste e filmati d’archivio la straordinaria storia del prodigio della danza, divenuto, a soli 19 anni, il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi ballerini contemporanei.

Nel film “il James Dean, il Bad Boy della danza”, come lo hanno battezzato i media inglesi, in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, “aiutato” da un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier.

Ecco il video che ha infiammato i cuori di milioni di fan sui social network, come le più grandi rockstar.

Ribelle, iconoclasta, vera e propria star, Sergei Polunin, classe 1989, è uno dei tanti figli della povertà nell’Ucraina degli anni ‘90. Nel suo paese di origine “tutti erano poveri, nessuno aveva soldi. E quando tutti sono poveri, non senti le differenze”. Polunin è cresciuto in una famiglia che ha fatto grandi sacrifici per permettere a lui, giovanissimo e formidabile ballerino, di proseguire la sua formazione, con la speranza di un futuro migliore.

Il regista e produttore americano Steven Cantor, candidato agli Oscar con il suo primo film Blood Ties: the Life and Work of Sally Mann, svela questa parte della vita di Sergei Polunin attraverso gli innumerevoli home-video girati dalla madre, risorsa rarissima nell’epoca pre-digitale. L’accesso a questi materiali permette di tracciare il percorso intimo e artistico dell’artista, dalle prime pirouette già all’età di otto anni al suo ingresso a 13 anni nella Royal Ballet School di Londra dove si diploma nel 2007. E poi la rapidissima ascesa nella compagnia del Royal Ballet che lo promuove solista nel 2008, primo solista nel 2009 e Principal nel 2010. Definito dal New York Times “il ballerino più dotato della sua generazione”, ha calcato con successo i palcoscenici di tutto il mondo. E poi la sfida le convenzioni, gli scandali, i tatuaggi, le droghe, gli abusi e, all’apice del successo, l’abbandono della prestigiosa compagnia inglese nel 2012 per poi tornare trionfante alla danza sulle note trascinanti del video di LaChapelle.

Ecco il trailer del film.

Segnaliamo che Sergei Polunin sarà in Italia anche il 20 luglio 2019 per un Gala a Genova come evento di chiusura del Festival Internazionale di Nervi e il 26 agosto 2019, all’Arena di Verona, per il debutto di Romeo & Giulietta, una nuova versione del balletto con le coreografie del pluri-premiato coreografo e ballerino Johan Kobborg.

www.florencedancefestival.org

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