Lutto nella danza

Ada d’Adamo. Lutto nel mondo della danza e dell’editoria.

E’ deceduta, nella notte del 31 marzo 2023, Ada d’Adamo, donna colta e competente, studiosa di danza, autrice di numerosi saggi sul teatro e la danza contemporanea. Due giorni prima, il suo toccante “Come d’aria” è entrato nella rosa dei semifinalisti al Premio Strega 2023.

Si è spenta nella notte tra il 31 marzo e il 1 aprile 2023, a soli 55 anni, nella sua abitazione a Roma, Ada d’Adamo, donna colta e competente, studiosa con all’attivo numerosi saggi sulla danza e sul teatro del Novecento, editor specializzata in storie per bambini, ma anche autrice venuta alla ribalta in queste ultime settimane per Come d’aria, edito da Elliot, un memoir (come amava definirlo lei rifuggendo la classificazione di “romanzo d’esordio”) che il 30 marzo 2023 è stato annunciato nella rosa dei dodici semifinalisti al Premio Strega 2023.

Abruzzese di nascita (nata a Ortona nel 1967), diplomata all’Accademia Nazionale di Danza, laureata in Discipline dello spettacolo all’Università La Sapienza di Roma con una tesi sulla danza in video, Ada era una donna riservata, ma capace di sfoderare acute riflessioni e una grande padronanza del palcoscenico in occasioni pubbliche, quando si trovava a condurre incontri con i coreografi dell’oggi. Colpiva, di lei, il suo sguardo dolce, vivo, attento, a tratti venato di tristezza, nascosto dagli occhiali, e il suo sorriso sincero che le illuminava il volto. Gentile, colta, competente, era sempre attenta a scavare nel profondo della contemporaneità e in particolare a indagare il corpo nelle sue diverse declinazioni.

Questo in vari ambiti. A partire da quello universitario. Dal 1992 al 2002 ha collaborato con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università La Sapienza, per il quale ha tenuto seminari sul rapporto tra danza e video, sulla danza contemporanea europea, sulle esperienze di avanguardia nella danza del primo Novecento. Dal 2002 al 2004 ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Ha tenuto lezioni anche all’Università Ca’ Foscari di Venezia, al DAMS di Bologna, all’Università Roma Tre, all’Accademia Nazionale di Danza.

Curiosa e attenta ha scritto, insieme a Marialisa Monna, la rubrica radiofonica Il corpo parlante – Viaggio in 13 puntate nella danza del Novecento, in onda su Rai Radiotre nel 1998. Ha curato le edizioni 1998 e 1999 del convegno Leggere il pensiero danzato, che si è svolto all’Università della Tuscia (Viterbo) e al Supercinema di Tuscania.

Alla ricerca ha sempre affiancato l’attività organizzativa collaborando con strutture di produzione e promozione dello spettacolo quali la Fondazione Romaeuropa, l’Ente Teatrale Italiano, il Teatro di Roma (per il quale, tra l’altro, si è occupata della redazione del bimestrale La porta aperta, diretto da Mario Martone). Ha collaborato inoltre con l’Associazione Cadmo, l’Associazione PAV, il MittelFest di Cividale del Friuli, il Teatro Mercadante Stabile di Napoli, l’Associazione Campania dei Festival, il Maxxi di Roma.

Ada era da tempo malata. Ma continuava a lavorare. Lo scorso gennaio l’uscita in libreria del suo Come d’aria, ha reso pubblica la sua storia personale. La sua storia di madre di una bimba nata con una malformazione cerebrale genetica. La sua storia di donna che a cinquant’anni scopre di avere un tumore. La malattia è l’occasione per rimettere assieme memorie e riflessioni, l’occasione per raccontare alla sua bimba la loro storia, a partire dalla sua nascita e dalla sua venuta al mondo per una mancata diagnosi.

Come d’aria, è una storia di corpi. Quello di Ada che affronta le terapie e le limitazioni dovute alla malattia. Quello di sua figlia Daria, «un corpo completamente fuori controllo». Corpi che si intrecciano, tra passato e presente, che si fondono e confondono, tra giornate passate in ospedale e fatiche quotidiane. E’ una storia di coraggio che non nasconde fragilità, momenti di spaesamento, di rabbia, di sconforto, gioie inaspettate e infiniti momenti di tenerezza. E’ una storia che racconta rifiuti e accettazioni. E’ la storia di Ada, del suo compagno Alfredo e della loro bimba Daria, una bimba magica. Come d’aria è una storia vera, toccante, che arriva dritta al cuore. Una storia scritta in modo magistrale. Un dono (come lo ha definito giustamente la critica letteraria) che Ada lascia in eredità a tutti noi.

I funerali di Ada avranno luogo domani, lunedì 3 aprile 2023, alle ore 12, nella Chiesa di Sant’Eusebio all’Esquilino a Piazza Vittorio.

Ciao Ada.

Francesca Bernabini

02/04/2023

Il 24 marzo 2023, una settimana prima di morire, Ada d’Adamo ha presentato il suo Come d’aria a Pescara, a pochi chilometri dalla sua Ortona, nell’ambito delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dei Premi Internazionali Flaiano. Di seguito vi propongo il video di questo incontro, condotto da Romina Remigio. Le letture dei brani del libro sono affidate a Lorenza Sorino.

Tra i volumi sulla danza e il teatro del Novecento da lei scritti e curati, vanno ricordati Danzare il rito. Le sacre du printemps attraverso il Novecento (Bulzoni, 1999), Mats Ek (L’Epos, 2002), Emio Greco|PC (L’Epos, 2004), la raccolta di Mario Martone Chiaroscuri. Scritti tra cinema e teatro (Bompiani, 2004), Spazi per la danza contemporanea (Editoria&Spettacolo, 2009), 1986-2010. 25 anni di Romaeuropa Festival. Una generazione avanti (Electa, 2010), Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d’eau (Editoria&Spettacolo, 2012), Chiedi al tuo corpo. La ricerca di Adriana Borriello tra coreografia e pedagogia (Ephemeria, 2017).

Di seguito un talk tra Ada d’Adamo e Emio Greco.

 

 

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