Lutto nello spettacolo

Addio Gino Landi, regista, coreografo, vero maestro del varietà

E’ deceduto oggi a Roma, all’età di 89 anni, Gino Landi, tra i più celebri registi e coreografi nel panorama teatrale e televisivo nazionale ed internazionale. A lui si devono le regie televisive e le coreografie di alcune edizioni del Festival di Sanremo e di numerosi spettacoli teatrali in collaborazione con il duo Garinei e Giovannini, tra cui Aggiungi un posto a tavola, Rugantino e Vacanze romane.

Lutto nel mondo dello spettacolo. E’ morto oggi, martedì 17 gennaio 2023, Gino Landi, nome d’arte di Luigi Gregori, coreografo nonché applaudito regista teatrale e televisivo, un vero maestro del varietà. Ha lavorato nel cinema e nella televisione fino a diventare uno tra i più celebri registi e coreografi nel panorama teatrale e televisivo nazionale ed internazionale. A lui si deve la danza elegante e raffinata di tanta televisione tra gli anni Sessanta e Ottanta.

Nato a Milano il 2 agosto 1933, Gino Landi inizia lo studio della danza sotto la guida di Oreste Fraboni grazie all’incitamento dei suoi genitori, entrambi artisti di varietà. Debutta in teatro come ballerino, ma ben presto si accorge di non amare esibirsi davanti al pubblico e sceglie di dedicarsi alla composizione coreografica.

Nel 1957 la sua firma compare per la prima volta sulla locandina di Non sparate alla cicogna di Macario, dopodiché è autore dei balletti di Io e l’ipotenusa (1959) e di Cieli alti (1962). Nel frattempo entra alla Rai con la qualifica di regista (1958) chiamato a realizzare le coreografie per Buone vacanze (1959) e per Giardino d’inverno (1961).

Intanto la sua carriera teatrale si consolida grazie ai successi di Febbre  azzurra (1965), L’onorevole (1965) e Non sparate al reverendo (1967, nuova collaborazione con Macario).

Dal 1969 inizia un importante sodalizio con Garinei e Giovannini che lo vogliono creatore dei balletti di tutti i loro principali spettacoli, da Angeli in bandiera ad Alleluja brava gente (1970), da Aggiungi un posto a tavola (1974) a Felicibumta (1975), da Bravo! (1981) alle riprese di Rugantino (1978) e di Un paio d’ali (1997).

Per lo spettacolo leggero della Rai è il coreografo di trasmissioni popolari come Johnny 7 (1964), La prova del nove con Corrado (1964), Scala reale con Johnny Dorelli (1966), Partitissima (1967) con Alberto Lupo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Canzonissima (1968) con Walter Chiari, Mina e Pino Panelli.

Negli anni Settanta è coreografo di diverse trasmissioni sia in Italia che all’estero tra cui Serata D’onore (1971) con Alighiero Noschese e Ornella Vanoni, Canzonissima (1971) con Corrado e Raffaella Carrà, Dove sta Zazà (1973) con Gabriella Ferri, Pippo Franco e Enrico Montesano, Milleluci (1974) con Mina e Raffaella Carrà, Stasera Musical (1974) con Monica Vitti, Fatti e Fattacci (1975) con Gigi Proietti e Ornella Vanoni.

Sempre negli anni Settanta firma le regie della versione televisiva delle commedie musicali La granduchessa e i camerieri (1977) e Felicibumta con Gino Bramieri (1977), e intensifica la sua attività in televisione nella duplice veste di coreografo e di regista in varietà come Ma che sera con Raffaella Carrà (1978), Cielo mio marito (1980), Noi con le ali (1983), prima di legarsi nella buona e nella cattiva sorte agli spettacoli di Pippo Baudo. Tra gli spettacoli condotti da Baudo e firmati nella coreografia e regia da Gino Landi spiccano Fantastico ’86 con Lorella Cuccarini e Alessandra Martines, il Festival di Sanremo (1987, 1995, 1996, 2002, 2003, 2007, 2008), Fantastico ’90 con Marisa Laurito, Gigi Faletti e Giovanotti e Serata d’onore (2008).

Gino Landi ha lavorato anche per il teatro lirico (Vivì, 1962 e Il barbiere di Siviglia, 1989) e come regista ha diretto anche operette e musical (Can-Can, 1998).

Maestro del teatro musicale leggero e regista storico del Festival Internazionale dell’Operetta fin dalla sua fondazione nel 1970, ha firmato (come coreografo o come regista o in entrambi i ruoli) più di trenta produzioni del Festival triestino, da Il paese dei campanelli (1970), a Vedova allegraBallo al SavoyAl Cavallino Bianco (2003) e Paganini (2004). Al Teatro Verdi ha messo in scena anche Les Contes d’Hoffmann di Offenbach nella Stagione Lirica 2000/2001.

Intensa anche la sua attività nel cinema che lo ha visto collaborare registi quali Luigi Comencini (Il Compagno Don Camillo, 1965), Federico Fellini (Roma, 1972; Casanova, 1976), Sergio Leone (C’era una volta in America, 1984), Paolo e Vittorio Taviani (Il prato, 1979; Good Morning Babilonia, 1987), Nanni Moretti (Sogni Proibiti,1995; Aprile, 1998) e Roberto Benigni (Pinocchio, 2001).

17/01/2023

Foto: 1. Gino Landi; 2. Gino Landi e Mina negli anni Sessanta; 3.-4. Gino Landi e Raffaella Carrà negli anni Settanta; 5. Gino Landi e Pippo Franco, Bambole non c’è una lira, 1974; 6. Gino Landi e Wanda Osiris, Milleluci, 1974; 7. Gino Landi, Gigi Proietti e Ornella Vanoni, Fatti e fattacci, 1975; 8. Gino Landi e Enzo Tortora, anni Ottanta; 9. Gino Landi e Nino Manfredi, Premiatissima,1985; 10. Gino Landi, Lorella Cuccarini e il corpo di ballo del Festival di Sanremo, 1987.

 

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