Lutto nella danza

Addio a Jean Babilée

« Personalità indipendente, libera. Danzava solo quello che gli piaceva » ricorda la moglie Apolline-Marion.

L’étoile e coreografo Jean Babilée, uno dei più straordinari interpreti della sua generazione, si è spento ieri a Parigi. Aveva appena compiuto 91 anni.

Nato a Parigi il 3 febbraio 1923, Jean Gutman (questo il suo vero nome), aveva studiato alla Scuola dell’Opéra di Parigi e aveva iniziato la sua carriera artistica con il Ballets de Cannes prima e con i Ballets des Champs-Elysées subito dopo la seconda guerra mondiale.

E’ con questa compagnia che debutta in una nuova creazione di Roland Petit, Le Jeune homme e la mort, un balletto esistenzialista su libretto di Jean Cocteau del 1946, un capolavoro che Babilée ha interpretato infinite volte fino al 1984.

Nel documentario Le Mystère Babilée, realizzato nel 2000 da Patrick Bensard, direttore dellaCinémathèque de la danse, lo stesso Babilée descrive la genesi del balletto … da non perdere la sua interpretazione che vi apparirà dopo neppure un minuto.

 

Etoile de l’Opéra de Paris negli anni nel 1953, si dimette nove mesi dopo per fondare una sua compagnia. Dagli inizi degli anni Sessanta lavora nel cinema e nel teatro.

Nel 1972 Babilée è nominato direttore del Ballet du Rhin, compagnia che lascia dopo un solo anno. Dal 1979 al 1985 trionfa con Life di Maurice Béjart.

Ed ecco come lo descrive Béjart sempre nel documentario Le Mystère Babilée.

Le esequie saranno celebrate martedì 4 febraio nella Salle de la Coupole del Crematorio di Père Lachaise alle 14.30. La danza italiana si stringe accanto alla moglie e alla figlia.

Francesca Bernabini

31/01/2014

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