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Anteprima Romaeuropa 2016: Patrimonio artistico e creazione contemporanea.

Alla presenza del Ministro Dario Franceschini, è stato presentato il progetto Patrimonio storico e creazione contemporanea, sostenuto dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e dalla Fondazione Romaeuropa. Dal 24 giugno al 27 novembre 2016, performance, installazioni, site specific, arti visive, musica e teatro nei luoghi storici della capitale: stadio Palatino di Domiziano, Domus Severiana, Meta Sudans, Domus Augustana. Ideatrice dell’iniziativa, la Presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute ha anche annunciato le date e le anteprime del Festival Romaeuropa 2016, tra cui il Palamede di Alessandro Baricco e le esibizioni di Alvin Curran, Sabine Meyer, Giorgio Barberio Corsetti, Lucia Ronchetti.

Si inizia già a parlare di Romaeuropa 2016, festival di danza, teatro, musica, arti visive ed elettroniche che da trent’anni accoglie e promuove le esperienze artistiche di una contemporaneità in movimento. Dell’edizione numero trentuno conosciamo le date di programmazione (dal 21 settembre al 3 dicembre 2016), annunciate lo scorso 28 aprile in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto Patrimonio storico e creazione contemporanea sostenuto congiuntamente dalla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura e dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma.

Nello stadio Palatino di Domiziano, tra gli echi antichi del potere imperiale, la voce dell’arte contemporanea annuncia percorsi inediti di sperimentazione creativa in cui archeologia e memoria incontrano l’anima multiforme dell’età moderna. L’iniziativa, in partenza il prossimo 24 giugno con la mostra Par tibi, Roma, nihil a cura dell’archeologa Raffaella Frascarelli in collaborazione con Nomas Foundation ed Electa, apre gli spazi monumentali della capitale agli artisti contemporanei, dando nuove vesti ai luoghi della storia attraverso musica, teatro, video, performance e installazioni.

Fino al 18 settembre, 27 artisti si confronteranno con la memoria architettonica di Roma, rinnovando lo stupore di fronte alle sue testimonianze in una lunga esposizione all’aperto dalle arcate della Domus Severiana, allo stadio di Domiziano, al peristilio inferiore della Domus Augustana, fino alla Meta Sudans, eccezionalmente accessibili al pubblico. Tra i protagonisti delle performance, Jannis Kounellis, artista greco attivo a Roma dalla fine degli anni Cinquanta, Kapwani Kiwanga, indagatrice della memoria dell’Africa e della nozione di credenza, Marinella Senatore, artista visiva che porta il pubblico al centro un’operazione creativa collettiva.

Cuore del progetto, le rappresentazioni al tramonto di Palamede, l’eroe cancellato di Alessandro Baricco in versione rivisitata per le atmosfere dello stadio di Domiziano; dal 4 al 9 luglio l’autore stesso, accompagnato dall’attrice Valeria Solarino, racconterà le vicende del dimenticato compagno d’armi di Odisseo. In programma anche tre opere site specific a cura degli artisti Daniel Buren (sulle arcate severiane), Kader Attia (Domus Augustana) e Sislej Xhafa (Meta Sudans).

Il legame di questo progetto con Romaeuropa 2016 non è solo nel coinvolgimento della Presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute, ideatrice dell’intera iniziativa in accordo con il Soprintendente Francesco Prosperetti, ma anche nella condivisione di valori, intenzioni artistiche, spazi e date di programmazione. Da sempre, Romaeuropa è ponte tra culture distanti e astronave di un’arte del futuro; oggi è anche piattaforma di un incontro tra passato e presente nell’intento di scuoterne i presupposti e di creare nuova vita nei luoghi già vissuti dal tempo. Chissà che non si tratti di un primo passo verso quel festival “permanente” tra gli spazi della capitale a cui Romaeuropa per natura tende; di certo, con questo progetto il festival estende la propria programmazione con almeno due anteprime tra giugno e settembre e ne prolunga a sua volta gli obiettivi fino a dicembre. Tra gli appuntamenti già annunciati: Maritime Rites (25 settembre), concerto galleggiante al Laghetto di Villa Borghese con il compositore Alvin Curran e la Banda della scuola popolare di Musica di Testaccio, Ninfa in Lamento (29 settembre – 1 ottobre) a Villa Farnesina con il soprano Sabine Meyer, Il ratto di Europa (10 – 13 novembre) di Giorgio Barberio Corsetti, Endangered species ossia The Alvin Curran Fakebook (25 novembre) autobiografia atipica in forma sonora di Alvin Curran nell’Accademia di Francia a Villa Medici e Inedia Prodigiosa (26 – 27 novembre) della compositrice Lucia Ronchetti in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in programma alle Terme di Diocleziano.

Introduce il progetto il Soprintendente Francesco Prosperetti: “Ringrazio i nostri partner e soprattutto la Fondazione Romaeuropa per aver accolto l’invito a promuovere l’arte contemporanea nei nostri luoghi della cultura. L’iniziativa si articola in un percorso attraverso luoghi per troppi anni chiusi al pubblico, è dunque non solo un’occasione per riaprirli, ma anche un modello di ‘riuso’ degli spazi attraverso mostre, spettacoli ed eventi culturali”. È poi la stessa Presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute ad approfondire i dettagli del progetto: “L’idea è nata l’anno scorso dal confronto con il Soprintendente Prosperetti e dall’invito lanciato dal Ministro Dario Franceschini a far rivivere i luoghi storici e il patrimonio artistico della città. Quando si arriva in questi luoghi siamo travolti dalla loro sublimità e immaginare di proporre qui l’arte contemporanea può sembrare impossibile. Ma a me e a Fabrizio Grifasi, direttore artistico del Festival Romaeuropa, piacciono queste sfide. Abbiamo dunque pensato a dei complici perché abitare luoghi del genere richiede innanzitutto rispetto affinché non si compia nulla contro la storia e contro i monumenti che resistono al tempo. Abbiamo coinvolto l’archeologa Raffaella Frascarelli, Presidente della Nomas Foundation che ha una incredibile collezione di arte contemporanea e un centro di ricerca con grandi potenzialità di riflessione sul possibile confronto tra luoghi e artisti. Tra le altre cose, ci saranno delle opere in situ, espressione che qui acquista un senso ancora maggiore visto l’enorme impatto dei luoghi sul lavoro degli autori invitati”. Nel progetto, anche un simposio che coinvolgerà specialisti del mondo antico, archeologi e contemporaneisti e un gruppo di giovani mediatori culturali presenti tra chi è a digiuno di arte contemporanea.

Entusiasta dell’iniziativa il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini: “È un grande piacere presentare questo progetto che è in linea con quello di cui abbiamo bisogno come paese, ovvero di valorizzare la nostra straordinaria storia testimoniata da depositi di memoria materiale e immateriale, facendo rivivere questi luoghi con il presente, il contemporaneo, i talenti e i grandi maestri. Abbiamo investito molto sul nostro patrimonio storico, archeologico e monumentale ricevuto dalle generazioni passate; non abbiamo saputo farlo nella stessa misura con i talenti, i giovani e maestri di creatività che rappresentano la grande risorsa del nostro paese. Tutto è stato contemporaneo, questo stesso stadio di Domiziano lo è stato ai tempi della costruzione. Abbiamo bisogno di ‘mescolare’ e portare persone che hanno passioni e gusti diversi a conoscere luoghi che spontaneamente non scoprirebbero. Sono molto importanti eventi come questi in luoghi spettacolari che, pur trovandosi nel cuore di Roma, restano ancora sconosciuti per molti cittadini; sono importanti proprio per scoprire la creatività contemporanea e ritrovare la bellezza di una città che ha bisogno di credere in se stessa come capitale del mondo attraverso le energie del passato, del presente e del futuro qui depositate. È molto dinamica in questo senso la collaborazione tra strutture pubbliche del Ministero e partner privati, una strada che può portare a tante altre iniziative molto positive”.

Significative le parole dello scrittore Alessandro Baricco: “Questi posti, un paese stupido li tiene chiusi, un pase sveglio li apre, un paese geniale li suona. Si tratta di uno strumento pazzesco e bisogna sentirlo vibrare”.

Ulteriori informazioni su www.romaeuropa.net.

Lula Abicca

2/05/2016

Foto: 1. il Ministro Dario Franceschini durante la conferenza stampa del progetto Patrimonio artistico e creazione contemporanea;  2. Monique Veaute; 3.-4. Alessandro Barricco; 5. Palamede, l’eroe cancellato di Alessandro Barricco; 6. Ratto di Europa di Giorgio Barberio Corsetti.

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