La recensione

Applausi e ovazioni a Milano per la prima de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo

Saluti finali con ovazioni e tanti applausi hanno accolto la prima al Teatro Nuovo di Milano dello spettacolo portato in scena da Les Ballets Trockadero de Monte Carlo.

Dopo essersi esibiti in oltre seicento città in una trentina di Paesi di tutto il mondo, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo sono ritornati a Milano al Teatro Nuovo per festeggiare il loro quarantesimo di attività sulle punte.

Un insieme di diciassette simpaticissimi uomini vestiti in tutù (tra cui 4 italiani), scarpette a punta e calze color panna che hanno conquistato immediatamente il numeroso pubblico, caloroso e soprattutto divertito.

Mentre il sipario era ancora chiuso e le luci accese  una voce fuori campo con accento russo annunciava al pubblico che le “ballerine stasera sono di ottimo umore e non è permesso fare foto né video perché i lampi di luce del flash potrebbero ricordare alle tristi ballerine le passate fucilate bolsceviche”, comunicando anche che la celebre ballerina Rachitikova non poteva essere presente alla serata perché impegnata in un gala presso il Gran Ballet Imperiale di Gorgonzola, il tutto tra l’ilarità totale degli astanti in platea.

Il primo balletto portato in scena dai Trocks è stata una esilarante e spassosa performance tratta dal secondo atto de Il lago dei cigni. Dopo un intervallo è stata la volta di un pas de deux a sorpresa (o piece moderna), a seguire Esmeralda, per poi giungere al loro cavallo di battaglia, la celebre Morte del cigno in cui il danzatore nelle vesti della Anna Pavlova volteggiava in un turbinio di piume che volavano a terra creando una poetica e surreale nevicata fuori stagione. A concludere la serata un estratto da Paquita. Assoli di grande classe, passi a due ricchi di virtuosismi e scene d’insieme ben interpretate. Ballerini professionisti, amanti del grande repertorio, che si dilettano nell’esasperarne e ridicolizzarne le “classiche” regole e i canoni; senza però per questo arrivare a snaturarlo.

Vedere degli uomini danzare con i loro fisici pesanti ruoli così delicati sulle punte come silfidi e romantiche principesse, accresce lo spirito della danza, e dona la grazia del divertimento agli spettatori, anche a quelli più conservatori e tradizionalisti della pura arte coreutica.

Saluti finali con ovazioni e tanti applausi in un clima  festoso e affettuoso sulle note di uno scatenato boogie-woogie per i più famosi “boy ballerinas” a livello mondiale nel più assoluto divertente spettacolo di danza che si sia mai visto.

Michele Olivieri

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