Festival

Bolzano Danza 2014

Nell’anno del trentennale, Bolzano Danza propone, dal 14 al 26 luglio, diversi ritorni di compagnie che hanno segnato la storia del festival con le loro ultime produzioni senza dimenticare la liaison tra Italia e Germania che incrocia autori e nazioni e che caratterizza il festival.

Bolzano Danza compie 30 anni. Un vero traguardo per un festival di danza nel panorama italiano che ne annovera pochissimi così longevi. E una scommessa vinta per Bolzano che lo fece nascere nel 1985 per volontà del Comune e della Provincia con lo scopo di unire, tramite il linguaggio universale della danza, le due anime della città: quella italiana e quella tedesca.

Decisamente interessante il programma di questa edizione che si svolge dal 14 al 26 luglio 2014 nelle sale del Teatro Comunale e in diversi luoghi della città. “Bolzano Danza 2014 – spiega il direttore artistico Emanuele Masi – privilegia la liaison tra Italia e Germania intrecciando percorsi di autori nazionali con compagnie tedesche (Bigonzetti e Gauthier Dance), di coreografi che hanno scelto la Germania come luogo d’elezione artistica (William Forsythe e Constanza Macras), nonché autori come il tedesco Marco Goecke, ormai richiesto a livello internazionale. Ma resta forte anche nel 2014 l’impronta che ha caratterizzato le ultime edizioni: la fedeltà ai principi d’inclusione e vicinanza tra le culture con l’ospitalità di spettacoli rivolti all’incontro con l’alterità, ai più piccoli e che danno voce alle minoranze. Un compleanno con molti ‘ritorni’ di artisti che hanno entusiasmato negli anni il pubblico del festival”.

L’apertura è riservata alla São Paulo Companhia de Dança, eccellenza del panorama sudamericano, in scena il 14 luglio con un trittico di coreografie firmate da Marco Goecke, William Forsythe e Nacho Duato.

Tra gli ospiti fissi del Festival c’è il duo artistico Abbondanza/Bertoni che il 16 luglio debutta con Duel, lavoro nato dall’incontro con le opere dello scultore ladino Adolf Vallazza.

Altro punto fermo di Bolzano Danza è la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart che presenta in prima italiana il 17 luglio Alice, nuova creazione ispirata al capolavoro letterario di Lewis Carroll, firmata da Mauro Bigonzetti e accompagnata dalla musica live e dalle voci di Antongiulio Galeandro, Enza Pagliara e del gruppo Assurd.

Tra i ritorni c’è il Ballet Preljocaj, che il 21 luglio è in scena con Empty moves (parts I, II & III), uno dei lavori più radicali del coreografo di origini albanesi, un lavoro ispirato alle parole e ai fonemi dell’opera Empty words di John Cage in cui Preljocaj abbandona gli spunti narrativi per concentrarsi sull’astrazione e sulla purezza del movimento.

Nuova autrice per il pubblico del festival è invece la spagnola Sol Picó, che il 22 luglio presenta Memòries d’una puça, ovvero Memorie di una pulce, un trio debordante che prende le mosse dal tema della decadenza e delle crisi che attanaglia la società occidentale contemporanea.

Il 23 luglio Constanza Macras presenta uno dei suoi lavori più acclamati, Megalopolis, prima parte della sua trilogia sull’analisi della città contemporanea, un viaggio multidisciplinare dove gli attori, i danzatori e i musicisti di DorkyPark raccontano, la disgregazione dei modelli di condivisione delle città contemporanee.

Prosegue anche in questa edizione del Festival la collaborazione con l’Accademia Arte della Diversità – Teatro la Ribalta. Il 24 luglio debutta Nessuno sa di noi, lavoro firmato da Antonio Viganò e Julie Anne Stanzak, un duetto di teatrodanza sul tema della maternità che vede in scena la stessa Stanzak, intensa interprete del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch, con Mattia Peretto, danzattore down del Teatro la Ribalta.

Chiude il Festival il 25 luglio lo Scapino Ballet, alla sua prima apparizione italiana. In scena Pearl di Ed Wubbe, direttore artistico di questa compagnia, punta di diamante del panorama olandese, fondata 70 anni fa esatti. Pearl è una declinazione contemporanea delle atmosfere barocche in cui viene esaltata la tecnica strabiliante dei quattordici danzatori guidati da Wubbe accompagnati live dall’ensemble Combattimento.

Non manca nel cartellone del trentennale la sezione Kids, inaugurata con grande successo tre edizioni fa, comprensiva dell’evento unico di far trascorrere in teatro un’intera notte a un gruppo di bambini, farli frequentare un workshop creativo, quest’anno con Marco D’Agostin, e poi condurli a vedere lo spettacolo a loro destinato al risveglio: Joseph_kids di Alessandro Sciarroni interpretato da Michele Di Stefano, un lavoro multimediale sul tema della comunicazione che ‘tira in ballo’ letteralmente due supereroi beniamini dei ragazzi: Batman e Robin.

Bolzano Danza è partner per il Trentino Alto Adige del network di operatori teatrali italiani Anticorpi XL, nato con lo scopo di individuare e promuovere talenti coreografici nella nostra penisola. Nell’ambito di questa progettualità, il festival dedica una finestra a giovani autori selezionati dalla rete proponendo tre serate Anticorpi eXpLo. La prima, il 17 luglio, presenta Le Specifike, ovvero le pugliesi Lara Russo e Alessia Lovreglio con Alluminio, performance che sviscera il tema della presenza/assenza, dell’io che si mostra e si nasconde intorno a lastre ritorte di alluminio. La seconda serata, il 21 luglio, propone la marchigiana Mara Cassiani che adatta il proprio corpo allo spazio vitale di un metro quadro nell’assolo Uno su uno. La terza serata, il 23 luglio, presenta il rappresentante del Trentino Alto Adige, Riccardo Meneghini, che in Je me souviens si interroga sul ciclo della vita, sulla perdita e la trascendenza.

Nelle foto:

  1. Gauthier Dance, Alice di Mauro Bigonzetti, ph. Regina Brocke
  2. Duel di Abbondanza Bertoni, ph. Fontanella
  3. Scapino Ballet Pearl di Ed Wubbe, ph.Bas Uterwijk
  4. Memorias de una pulga di Sol Picó, ph. David Ruano
  5. Megalopolis di Constanza Macras, ph Thomas Aurin

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