Con il corpo racconto di una storia che succede tutti i giorni
Un racconto di una violenza silenziosa
dove si alimentano e nutrono, si allevano e coltivano i sensi di colpa
Dove lo schifo e le vergogne ti vengono vomitate addosso
ma si sa che il vomito piace solo ai cani
Racconto della violenza che ha il sapore delle menzogne,
della cattiveria che sa farti cambiare forma
Perché così vedermi fa comodo
Danzo la violenza del saper trasformare le mie paure in realtà
Fargli prendere forma solida per poi lasciarmi qui perché io possa dannarmi
Un inno alla miseria e alla povertà della mia arte, delle mie visioni, là dove prima erano meraviglia.
La violenza è screditare, la violenza è sminuire
perché quello che amano parla anche di me
perché come lo raccontano è come lo racconterei io
perché per essere odiati basta solo aver la voglia e il desiderio di essere altro
Ma io SONO SOLO TUO PADRE ed è per questo che io vorrei essere visto
con i miei errori e per tutto quello che non ho mai fatto
Ma se c’è una cosa che so è che ti amo
allora in questo schifo io sorrido
perché so che mi manchi.

Segnaliamo che questa coreografia sarà in scena mercoledì 26 giugno 2019 a Villa Bombrini a Genova nell’ambito della quarta edizione di Fuori Formato 2019, festival internazionale di danza contemporanea e videodanza organizzato dal Comune di Genova, curato da Teatro Akropolis, Rete Danzacontempoligure e Augenblick.

25/06/2019

Foto:  1.-3. Claudia Latini, Sono solo tuo padre di Giovanni Gava Leonarduzzi; 5. Road di Oscar Buthelezi.