La recensione

Danza con gli animali la compagnia Le Guetteur in Ansi la Nuit di Luc Petton e Marilén Breuker

Ha debuttato all’Opera di Reims Ansi la Nuit di Luc Petton e Marilén Breuker, quarto spettacolo di danza-uomo-animale della compagnia francese Le Guetteur. Bellissimo, raffinato, colto e indagatore degli stati dell’animo, lo spettacolo ricerca, nei vibranti chiaroscuri della notte, i riflessi del nostro inconscio sino alle frontiere dell’armonia. In scena cinque danzatori in dialogo con civette, barbagianni, un avvoltoio e un lupo esplorano le nostre paure ancestrali e le frontiere dell’essere umano.

« Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura… »
È solo l’angoscia che accompagna il percorso nell’attraversare i gironi dell’Inferno.
Poi, come sovente accade dopo il risveglio da un incubo, il cammino si apre verso la luce del cielo.

Ansi la Nuit, l’effroi, l’extase è il quarto spettacolo di danza-uomo-animale che la compagnia Le Guetteur sta proponendo con animali che abitano la notte e sublimano le nostre paure ancestrali di essere umano che, destituito dal suo stato reale di grande predatore, diventa a sua volta preda. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso dicembre all’Opera di Reims, è ora in tournée in Francia e successivamente in Europa.

Nessuna figura umana ma solo degli animali, nostri fratelli e sorelle nel regno delle creature, concedono l’incipit a questi passaggi emozionali accompagnandoci dalla pesantezza oscura, avvolta dall’angoscia nella buia foresta del tormento, alla consapevolezza della grazia fino a giungere alla leggerezza soave della percezione della luce.

Questo spettacolo, bellissimo, raffinato, colto e indagatore degli stati dell’animo, ricerca, nei vibranti chiaroscuri della notte, i riflessi del nostro inconscio sino alle frontiere dell’armonia.

Sulla scena interagiscono diversi animali, civette, barbagianni, avvoltoi, un lupo e cinque danzatori di provenienza tecnica diversa, formatisi in Francia, in Italia, a Portorico, in Cina e in Norvegia. Tutti partecipando attivamente alla ricerca di un linguaggio corporeo comune: Babele all’opera nella ricerca di un Paradiso contemporaneo!

Tre parti diverse scandiscono lo spettacolo che comincia con un volo di bianche civette che partono dall’alto del loggione per posarsi sul palcoscenico, annunciando la notte con il loro apparire silenzioso.

Per l’uomo la notte è il momento in cui la ragione si addormenta e l’inconscio si sprigiona, è il tempo della paura e della pesantezza e in ogni istante sulla scena è il fisico dei danzatori che, assorbendo l’oscurità, sottolinea il tragitto sciamanico dello spirito.

Il corpo si manifesta attraverso il suo peso, incespica, resta intrappolato, cade, si contorce.

Poi dall’inferno della paura e del dolore nascerà urlante un nuovo individuo sollecitato dal fremito leggero del volo di alcuni barbagianni, candidi angeli della notte che con il loro battito d’ali ovattato, allontaneranno le ombre dei pensieri. E il pulsare del sangue nelle vene tornerà nuovamente a essere musica e sensualità di vita.

Le civette e i barbagianni si posano allora sulle braccia dei danzatori per  cominciare un dialogo affascinante di ali e di braccia che annotano e compongono sospiri e pulsazioni nell’evocare sensazioni di paradiso.

Poi sarà lui, il lupo, magnifica e vibrante creatura, sensibile e selvaggio, scrutante lo spazio con i grandi occhi a mandorla ricolmi di luce e di forza vitale, che inviterà e solleciterà i danzatori al levitare leggero verso le sfere celesti.

Sospesi in alto, con gli splendidi corpi elegantemente abbandonati su esili frammenti di legno chiaro, ecco gli interpreti assumere armonie di grazia che sussurrano nei cuori le magnifiche parole di Dante Alighieri: «l’amor che move il sole e l’altre stelle».

Ansi la Nuit, nato da un’idea di Luc Petton (già conosciuto e apprezzato autore di magnifiche creazioni concepite con danzatori e uccelli, tra cui Swan splendida pièce con i cigni) è stato coreografato insieme a Marilén Breuker, danzatrice, sociologa e coreografa di origine argentina.

Lo spettacolo, congegnato sulla musica di  Xavier Rosselle, con la bella scenografia di Raul Pajaro Gomez e le splendide luci di Sylvie Vautrin, arriva a sublimare in immagini purissime i dialoghi emozionali tra gli animali e l’animale umano, possedendo, in alcuni passaggi, la forza drammatica delle atmosfere di certe tele di Caravaggio.

I danzatori, che alla forza interpretativa del gesto e alla morbidezza nei legati uniscono una sensibilità profonda nell’armonizzare la loro danza a quella degli animali, sono Pieradolfo Ciulli, Aurore Godfroy, Xiao Yi Liu, Élise Bjerkelund Reine, Adalberto Fernandez-Torres insieme alle le civette Babylone, Chimère e Pytagore, i barbagianni Caramel, Céleste e Miel, l’avvoltoio Hibiscus e il lupo Marcus seguiti da Mèlanie Poux, coordinatrice degli animali.

Mariolina Giaretta

31/01/2018

Foto: Le Guetteur, Ansi la Nuit di Luc Petton e Marilén Breuker, ph. Florent Mayolet e Alain Julien.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy