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L’altro Teatro. Identità Preziose. In scena nel foyer del Teatro Comunale di Vicenza l’artigianato artistico in chiave culturale

Si intitola “L’altro Teatro. Identità Preziose” l’esposizione che, fino al 31 gennaio, il pubblico può ammirare nel foyer del Teatro Comunale di Vicenza prima degli spettacoli. Una trentina di creazioni declinate sui temi di danza, prosa e musica, realizzate da artigiani che rappresentano altrettante eccellenze.

Dal 04 . 12 . 2018 al 31 . 01 . 2019

Vicenza - foyer del Teatro Comunale

La rinnovata attenzione verso l’Artigianato Artistico vicentino ha visto in questi mesi grande fermento nella progettazione di iniziative culturali e promozionali sotto il segno distintivo di ViArt, riproposto con un restyling grafico del logo e nel nuovo sito, vetrina per tante piccole imprese protagoniste con i loro prodotti, la loro arte, la loro storia. E nel segno di questo cambiamento si caratterizza L’altro Teatro. Identità Preziose, una esposizione che, fino al 31 gennaio 2019, va in scena nel foyer del Teatro Comunale di Vicenza.

Realizzata dalla Confartigianato provinciale in partnership con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il sostegno di Camera di Commercio ed Ente Bilaterale Veneto, l’iniziativa intende promuovere il valore dell’Artigianato Artistico Vicentino in chiave culturale, realizzando “rappresentazioni” in contesti che sono espressione della nostra identità culturale e sociale. Per questi motivi, L’Altro Teatro non è la semplice presentazione di manufatti artigianali, ma la “messa in scena” di antichi saperi e raffinata manifattura contemporanea.

Il progetto si propone dunque di portare lo sguardo, la mente e il cuore degli ospiti del teatro di Vicenza verso alcune espressioni del lavoro e della cultura artigiane che si materializzano in simboli e strumenti di racconto di espressioni artistiche quali la Danza, la Musica, la Prosa, l’Opera. Gli artigiani protagonisti dell’esposizione rappresentano delle eccellenze nel loro settore riconosciute in Italia e all’estero, contribuendo a veicolare l’essenza del Made in Italy che è soprattutto passione per la materia (porcellana, legno, ferro, bronzo, tessuto, oro, argento…) capace di trasformarla in una scultura, uno strumento musicale, una collana, un abito.

«L’iniziativa ribadisce il rapporto tra l’artigianato e il mondo del teatro come già il Premio Faber e il recente workshop Artigiani all’opera, senza dimenticare tutte le maestranze che contribuiscono, dietro le quinte, a portare in scena uno spettacolo – ha sostenuto Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – Ora, con ViArt, si rilancia l’artigianato artistico che trova nella cifra stilistica della distinzione ciò che lo rende prezioso. E questo è ciò che caratterizza tutto l’artigianato che fa del bello e ben fatto il biglietto da visita per presentarsi al mondo”.

“Gli artisti sono artigiani e il teatro è la loro cattedrale – ha commentato Roberto Ditri, presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza –  Ringrazio quindi Confartigianato, con la quale è nata una naturale sinergia, per l’iniziativa che fa conoscere al pubblico alcune delle eccellenze di cui è ricco il mondo dell’artigianato”.

Per il Comune di Vicenza è intervenuto il vice sindaco, Matteo Tosetto, che, nell’unirsi al presidente Ditri nei ringraziamenti a Confartigianato, ha aggiunto quanto la mostra “permetta di gustarsi lo spettacolo delle creazioni artigianali offrendo anche uno stimolo, e non solo a chi si recherà a Teatro, per conoscere qualcosa in più del mondo del teatro e quello dell’artigianato”.

L’esposizione, articolata in tre aree tematiche caratterizzate da un allestimento che diventa scenografia per raccontare cultura e artigianato, vede una trentina di manufatti realizzati da diciannove artigiani/artisti; c’è anche una parte più “preziosa” riservata ai gioielli, fatta di parure ma anche di penne dalla superba lavorazione, e di piccoli accessori.

Le opere e gli artigiani in mostra:

DANZA

  • Elvezia Allari. È un mondo incantato quello di Elvezia, dove i materiali usati – come il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta – impiegati in modo inconsueto, piegati a ordire trame leggere ma resistenti, diventano quasi tele di ragno che catturano tessere musive, cristalli, o piccoli oggetti del quotidiano, dando forma a una originale creatività. L’abito da danzatrice proposto al foyer ne è un esempio, come la personale interpretazione della “crinolina”, realizzata in rete a nido d’ape e rete in maglia dipinta, rappresenta la sezione Prosa.
  • Io Ballo. Sartoria che nasce dall’arte e dall’amore per il bello della titolare Virginia Bedin. Quella di Virginia è una passione per la danza che si traduce in costumi su misura pensati per il mondo della danza, della ginnastica e dello spettacolo.  E’ ispirato al personaggio di Kitri del Don Chisciotte di Miguel De Servantes,  il prezioso Tutulette con bustino realizzato sartorialmente su disegno originale.
  • Laura Balzelli. Orafa, designer e pittrice, inizia da giovanissima a disegnare per grandi nomi della moda, per poi trovare la “sua” strada nel design e nella progettazione dei gioielli, aprendosi anche alla scultura e pittura. Apre nel 1993, uno showroom riconosciuto per l’espressione creativa e innovativa dei suoi gioielli, pezzi unici realizzati con materiali nobili e rare varietà gemmifere. In questa esposizione, Balzelli “interpreta il movimento” con alcune proposte in oro e argento.
  • Sibania. Le ballerine in porcellana di Sibania raccontano grazia e poesia nelle forme sinuose, nella composizione delle doppie figure che sembrano muovere i primi passi, “vestite” di delicate pennellate realizzate a mano dai colori pastello. Il processo di lavorazione completamente artigianale rende ogni statua un pezzo unico, vedi i dettagli come le pieghe degli abiti, l’acconciatura, o le sfumature della pittura realizzata a mano.
  • Tappezzeria Bruscato. Quella di Bruscato è una storia di famiglia che dura da 50 anni in cui l’artigianalità del lavoro è rimasta un punto fermo, a garanzia di un prodotto ricercato e personalizzato. Bruscato è specializzato nella realizzazione di imbottiti, e per la mostra propone un pouf di un raro tessuto, stampato a tema danza. E’ presente anche nella sezione Prosa con Tessaro Group.
  • Vittorio Tessaro. L’artista ha sviluppato un’idea di scultura “sentita”, libera e senza canoni, tale da permettergli sempre di esprimere le sue capacità in senso puro e istintivo. Vittorio ha seguito il proprio istinto, sviluppando i due temi fondamentali del suo discorso plastico: i nudi e gli animali. I suoi bronzi e bronzetti esprimono un dinamismo immediato e le sculture legate al tema della danza, tre delle quali in mostra, ne sono un esempio.

PROSA

  • Daniela Vettori. Le arti performative sono sempre state fonte di grande ispirazione nella sua ricerca stilistica e artigianale. Rielabora antiche tradizioni orafe, fino a estrarne personalissime tecniche che diventano il suo segno distintivo. Realizza interamente a mano i suoi gioielli in oro giallo e in argento, utilizzando la fusione a cera persa, il fuoco e il martello. Le sue creazioni traggono ispirazione dalla passione per la Danza e per il Teatro, che in questo progetto si esprime con la Collezione in argento Cleopatra suggerita dall’opera di Shakespeare Antonio e Cleopatra.
  • Giorgio De Marchi. Con il cuoio Giorgio realizza maschere teatrali frutto di grande creatività, sensibilità artistica e sapienza artigianale. I destini e i caratteri degli uomini sono scolpiti nei loro volti e le maschere enfatizzano gli archetipi umani: ognuna di esse, quindi, è un intero racconto di vita. Qui sono esposte le maschere che rappresentano alcuni personaggi dell’opera di Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate.
  • Lorenzo Bazzo. Con l’azienda di famiglia fondata negli anni Settanta, Bazzo fa dello studio formale l’elemento cardine della sua produzione artistica, ispirata dalla natura e in particolare dalle gemme. Gemme straordinarie, materiali insoliti e antiche tecniche di lavorazione del metallo si fondono così nel suo laboratorio, dando vita a gioielli come quelli proposti per l’esposizione, ispirati al Mercante di Venezia di Shakespeare.
  • Paola Girardi. I suoi abiti sartoriali sono sapiente sintesi di tecnica e passione, presentati anche a livello internazionale come espressione dell’alta sartoria artigiana. Componente dell’Accademia Nazionale dei Sartori di Roma, Paola ha presentato le sue creazioni, che spaziano dal capo da giorno a quello da gran sera fino a quello da scena, in varie mostre sia in Italia che all’estero. Tecnica, eleganza e preziosità si esprimono nell’abito proposto per la mostra: Diva.
  • Sartoria Giulietta. La sua è una sartoria artigianale, di quelle che “non ce ne sono più”, dove creatività e ingegno incontrano la tradizione dell’alto artigianato veneto. Giulietta rappresenta un viaggio alla riscoperta della gioia di indossare un abito realizzato su misura. È il lusso dell’artigianalità che si esprime con un abito da teatro appositamente realizzato: Giulietta6.
  • Tessaro Group. E’ un laboratorio artistico nato dal connubio di maestranze artigiane e di imprenditori, entrambi con il desiderio di portare avanti l’arte del ferro battuto. In questa esposizione propongono un paravento con una lineare struttura a “canne” in ferro battuto “vestita” da Tappezzeria Bruscato con eleganti tessuti a tema.

MUSICA

  • Fede & Fede. È l’energia l’essenza che esprimono le sculture in ferro battuto di Federico Gaspari, che ha la maestria di forgiare il metallo in un quadro tridimensionale dai riflessi cangianti. E, dalla magia del suo amore per un materiale tanto forte e primordiale, Gaspari ha dato la sua interpretazione della Musica con una scultura che è personificazione della Melodia.
  • Grafiche Tassotti. Nel 1957 Giorgio Tassotti apre a Bassano l’omonima Stamperia, che recupera la tradizione dell’antica e nota stamperia Remondini, riproponendone le tipiche stampe colorate a mano. Tassotti ha fatto propria la missione di diventare un “laboratorio di stamperia creativa”, dove mani esperte realizzano prodotti esclusivi e di eccellenza, ripristinando una storia antica. Per questa esposizione è appositamente realizzata un’installazione di canne di carta con disegno “note musicali” unite tra di loro da un filo rosso come a tratteggiare una virtuale melodia.
  • Liuteria Centro Musica Fabio Dalla Costa. Diplomato alla scuola Internazionale di Liuteria di Cremona e allievo di G.B. Morassi, Fabio ha scelto di portare questa antica arte nel suo territorio, realizzando e restaurando strumenti ad arco, ma anche di promuoverla a livello internazionale. Per realizzare un violino come quello proposto in mostra, ad esempio, servono circa 180 ore di lavoro, ma poi dura dai 300 ai 400 anni! A fare da supporto al violino di Dalla Costa c’è una poltroncina della bottega di restauro Bernadotto & Meneghetti.
  • Manne Guitars. Le chitarre di Andrea Ballarin rappresentano essenza di suonabilità, sonorità, precisione, abbinate all’eleganza del design. Nel mare delle produzioni seriali, si distinguono le sue chitarre artigianali create per professionisti di alto livello, attenti alla qualità del suono e alle proprietà dello strumento. In esposizione, due esemplari realizzati a mano.
  • Maxi Oro. É un’azienda che con costante fantasia e innovazione ha saputo creare una linea completa di oreficeria per uomo, rigorosamente “hand made”. Le collezioni per uomo sono proposte anche in argento, con il marchio Zulian. Per questa esposizione, propone dei gioielli maschili che interpretano il tema musicale, sia in oro che in argento.
  • Montegrappa. Prima azienda italiana produttrice di strumenti da scrittura di qualità superiore, è stata fondata a Bassano del Grappa nel 1912. Più di un secolo di artigianalità senza pari ha reso unico questo marchio italiano, conosciuto in tutto il mondo. Montegrappa ha prodotto penne scelte da scrittori di fama internazionale, o utilizzate da papi, presidenti e re. Le penne proposte per l’esposizione sono della collezione Rigoletto e Teatro La Fenice.
  • Palladio Lifestyle. La sua creatrice, Nadia Schiavo, ha ripreso l’emblema per eccellenza della città di Vicenza, l’architettura di Andrea Palladio, per connotare le sue collezioni di borse e accessori in tessuto e pelle. Per questa esposizione propone una collezione di piccoli accessori in tessuto e pelle, realizzata appositamente per il Gran Teatro La Fenice di Venezia, tempio per eccellenza della lirica.

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