Danza e pubblicità

L’envol di Angelin Preljocaj. La danza diventa metafora poetica del volo

Lo splendido spot del 2011 per Air France: dall’idea (il balletto Le Parc) alla realizzazione (una video intervista sul set nel deserto di Ouarzaze in Marocco), per arrivare alla sequenza della nota campagna pubblicitaria.

Una delle pubblicità più riuscite di questi ultimi due o tre anni, non solo fra  quelle che utilizzano la danza, è certamente L’envol (Il volo), creata da Angelin Preljocaj per Air France sul Concerto per Pianoforte n.23 di Mozart e lanciata sul piccolo schermo a settembre 2011.

Si tratta di un’unica sequenza, un unico abbraccio, un unico volo, in un crescendo da pelle d’oca  per “Faire du ciel l’endroit le plus sur de la terre”.

Eppure questo abbraccio non nasce per la pubblicità ma come sequenza all’interno di Le Parc, un balletto a serata intera sull’amore coreografato da Preljocaj per l’Opéra di Parigi nel 1994 e portato in scena anche dal Teatro alla Scala (2007) e dal Teatro Mariinski (2013).

Questa è la scena del balletto.

 

Lo sport pubblicitario di Air France è stato girato nel febbraio 2011 a Ourzazate,  in Marocco con un’unica sequenza senza utilizzare effetti speciali. In pieno deserto è stato montato uno specchio di 400 metri quadrati per far riflettere il cielo e i danzatori.

Come dallo stesso Preljocaj sostiene in quest’intervista, in cui si vede il set cinematografico, il tema d’amore viene qui sostituito da quello del viaggio, della fiducia, della tranquillità nell’abbandonarsi ad un altro. Nell’intervista anche i due interpreti dello spot Virginie Caussin e l’étoile Benjamin Millepied noto in tutto il mondo per essere l’autore delle coreografie del film Il cigno nero, il thriller psicologico diretto da Darren Aronofsky, e da ottobre 2014 prossimo direttore del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi.

Ed ecco il risultato finale. Sublime!

Francesca Bernabini

30/11/2013

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