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Librindanza 2017. All’Accademia nazionale di danza presentazione del volume di Elisa Anzellotti, Memoria e materia della danza. Problemi conservativi di un patrimonio culturale immateriale

10 . 11 . 2017

18.00

Roma - Accademia Nazionale di Danza, Teatro Ruskaja, Largo Arrigo VII 5

Venerdì 10 novembre 2017, alle ore 18, nel Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza riprende la VI edizione della rassegna Librindanza 2017 curata da Natalia Gozzano e Marco Ariano.

Il quarto appuntamento è dedicato al volume Elisa Anzellotti, Memoria e materia della danza. Problemi conservativi di un patrimonio culturale immateriale, Edizioni Accademiche Italiane, 2016.

Memoria e materia della danza, come già si intuisce dal titolo, vuole porre l’attenzione sulla questione conservativa di questa arte, la danza, cui spesso non viene riservata la giusta attenzione.

Partendo da una premessa estetico filosofica, si indagano le problematiche che si pongono in essere con un’arte la cui essenza risiede nell’effimerità di quell’hic et nunc che la rende unica. Nuovi tempi e spazi entrano in gioco, ma proprio queste caratteristiche fanno sì che la danza si adatti meglio di altre arti ai cambiamenti di questo secolo fluido e pieno di dicotomie.

Per comprendere appieno l’importanza della salvaguardia di tale bene è stato dedicato un capitolo alla legislazione dei beni culturali intangibili, con particolare riferimento alla danza e al diritto d’autore, fondamentale anche quando si vanno ad affrontare le problematiche riguardanti gli archivi, tema su cui è incentrato molto del lavoro.

Dopo aver infatti indagato quelli che sono stati definiti i materiali della danza, vale a dire le varie componenti che costituiscono lo spettacolo, con un’attenzione speciale al corpo del danzatore e alle nuove tecnologie, si affronta la delicata questione della conservazione della danza. Gli interrogativi principali riguardano il futuro della conservazione all’epoca del digitale con particolare riferimento alle modificazioni dei musei e degli archivi. Vengono presi poi specifici esempi europei e italiani per indagare la situazione inerente la protezione della danza e comprenderne le evoluzioni. Un criterio che ha guidato la scelta è stato proprio quello di dare risalto al danzatore.

In questo modo si sono volute gettare le basi teoriche per un ideale centro per lo studio e la conservazione della danza in Italia.

Alla presentazione del libro interverranno l’autrice e la Prof.ssa Donatella Gavrilovich.

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