Mostra

Picasso e Napoli. Parade. Sipario e bozzetti del balletto in mostra al Museo di Capodimonte e a Pompei

Il sipario del balletto Parade, la più grande opera di Pablo Picasso, sarà in mostra a Napoli dall’8 aprile al 10 luglio 2017 al Museo di Capodimonte di Napoli. La mostra, che comprende anche i bozzetti del balletto Pulcinella, è un omaggio al pittore spagnolo e intende rivelare i rapporti tra il pittore e la città partenopea. La mostra prosegue a Pompei dove saranno esposti i bozzetti dei costumi di Parade, balletto nato nel 1917 dalla collaborazione di Erik Satie, Jean Cocteau, Pablo Picasso e Lèonide Massine, per i Balletti Russi di Diaghilev. Il balletto sarà in scena al Teatro Grande di Pompei con il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera dal 27 al 29 luglio. Dal 21 settembre il sipario arriverà a alle Scuderie del Quirinale per la grande mostra Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925.

Dal 08 . 04 . 2017 al 10 . 07 . 2017

Napoli - Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2

Da sabato 8 aprile al 10 luglio 2017 le sale dell’Appartamento Reale del Museo di Capodimonte di Napoli ospitano la mostra Picasso e Napoli. Parade curata dal direttore Sylvain Bellenger e dallo storico dell’arte Luigi Gallo. Un’occasione unica per scoprire un balletto assolutamente particolare, Parade, prodotto dai Balletti Russi di Sergej Diaghilev con libretto di Jean Cocteau, coreografia di Léonide Massine, musica di Erik Satie, sipario, scene e costumi di Pablo Picasso, creato in Italia e che debuttò il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet di Parigi.

In mostra a Napoli il sipario del balletto, la più grande opera di Picasso, un’opera dipinta a Roma nel 1917 e conservata presso il Centre George Pompidou di Parigi. Proprio per le sue dimensioni, 17 metri di base per 10 di altezza, il sipario è stato esposto all’estero solo in rare occasioni.

La mostra è un omaggio a Picasso e intende rivelare i rapporti tra il pittore e la città partenopea. Assieme al sipario la mostra comprende anche un’ampia selezione di lavori del pittore spagnolo e diversi bozzetti di un altro balletto con scene e costumi di Picasso, Pulcinella, un balletto del 1920 che trova la sua ispirazione proprio nel viaggio che Picasso compì in Italia insieme a Cocteau, Diaghilev e Massine cento anni fa per lavorare a Parade.

Durante quel viaggio nel 1917 Picasso visitò Napoli due volte, tra marzo e aprile, e visitò anche Pompei nel marzo del ’17. Proprio per raccontare l’incontro tra l’artista spagnolo e l’antichità di Pompei, una parte dell’esposizione prosegue all’Antiquarium degli Scavi di Pompei con un percorso che prevede, tra l’altro, anche l’esposizione dei costumi disegnati da Picasso per Parade. I costumi saranno messi a confronto con una raccolta di maschere africane, insieme a una scelta di reperti archeologici dal sito, tra cui un gruppo di maschere teatrali, per la maggior parte inedite. Il balletto Parade sarà anche portato in scena nel Teatro Grande di Pompei il 27, il 28 e il 29 luglio 2017: interpreti primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

La mostra è dunque un’occasione rara per scoprire il balletto Parade, un balletto andato in scena negli anni più bui della prima guerra mondiale e che segna una svolta nella produzione dei Balletti Russi di Diaghilev: all’esotismo e al primitivismo russo delle precedenti stagioni Diaghilev sostituì un gusto per balletti cosmopoliti e una compagnia internazionale sotto tutti gli aspetti. Per le coreografie Léonide Massine prese il posto di Nijinsky. Per scene e costumi Diaghilev abbracciò le avanguardie, il cubismo e impose il genio di Picasso.

Il balletto Parade non ha una vera e propria storia. Ispirato al mondo circense, rappresenta una parata di artisti da music-hall che si esibiscono fuori dal teatro per attirare il pubblico. Due imbonitori, caricature di manager, uno europeo e uno americano, mimano cerimoniosi inviti. Appare poi un marziale prestigiatore cinese e a seguire un’impertinente bimba vestita alla marinara: salta, finge di guidare un’automobile, volge in parodia un immaginario naufragio del Titanic e termina con un rag-time di autentico jazz dell’epoca. Entra in scena poi un cavallo seguito da una coppia di acrobati con le loro esibizioni. Il finale è melanconico: gli artisti invitano il pubblico ad entrare, ma il pubblico non entra.

Di seguito un trailer con i personaggi.

Parade è un vero e proprio manifesto del cubismo teatrale. Stupendi i costumi, fra cui quelli del manager europeo e di quello americano, che nascondono i ballerini dentro costruzioni cubiste. Il costume del manager europeo è una costruzione di scatole di cartone che si intersecano fra loro; ha una lunga pipa e una canna da passeggio. Il manager di New York ha la testa e il tronco modellati a grattacielo, pantaloni da cowboy, impugna un megafono e porta un cartello con la scritta Parade. Cubista è anche il viso del cavallo a cui danno le gambe due ballerini nascosti all’interno. Particolarmente noto è anche il costume del prestigiatore cinese in rosso e oro.

Innovativa anche la musica. Cocteau chiese a Satie una partitura che fosse quasi un supporto musicale sul quale si staccassero rumori tratti dalla vita di tutti i giorni: il ticchettio della macchina da scrivere, uno sparo, i sibili di sirena, rumori di aeroplano.

Il tema circense fu ripreso da Picasso anche nel sipario che ritrae in modo lirico e malinconico saltimbanchi e musicisti seduti attorno ad un tavolo. Questi osservano una cavallerizza con le ali in equilibrio su un cavallo anch’esso alato.

Parade è stato riportato in scena al Teatro dell’Opera di Roma nel 2009, sotto la direzione di Carla Fracci in una meravigliosa rassegna sui Ballets Russes per celebrare il centenario del debutto di questa compagnia leggendaria.

Di seguito il passo a due degli acrobati da Parade all’Opera di Roma nell’interpretazione di Mario Marozzi e Simona Onidi e il solo del cavallo.

 

Una curiosità. Il Teatro Costanzi di Roma ebbe il merito nell’essere stato il primo teatro italiano ad ospitare Les Ballets Russes di Sergei Diaghilev. Dopo una prima accoglienza poco calorosa nel 1911, vi tornarono nel 1917, nel 1920 e nel 1921. Nel 1917 furono i Balletti Russi fecero tappa anche a Napoli, ma l’accoglienza non fu migliore di quella romana. Il pubblico, ancora fortemente legato al melodramma e ai balletti di tradizione romantica, non si entusiasmò a queste coreografie di breve durata.

Ci auguriamo che in occasione di questa mostra i visitatori non ammirino solo la maestria di Picasso ma possano comprendere anche lo spessore rivoluzionario di cui Les Ballets Russes furono portatori. Parade non è un enorme quadro. E’ il sipario di uno spettacolo di balletto, un balletto che nell’idea innovativa di Diaghilev nasceva da una mirabile fusione del lavoro di artisti figurativi, compositori e coreografi.

Ricordiamo infine che Parade è già tornato in Campania, nel 2010, sulla spiaggia grande di Positano. Perché se nel 1917 Picasso si innamorò di Pompei, in quello stesso anno Léonide Massine si innamorò di Positano e dell’Isola de Li Galli, isola che sette anni dopo acquistò facendola diventare la sua residenza. Questo un estratto di quello spettacolo.

Evidenziamo infine che Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo celebra il centenario del viaggio di Picasso in Italia anche con altre importanti iniziative e mostre.

Il 10 aprile 2017, il Teatro dell’Opera di Roma ospiterà una serata dal titolo Picasso a Roma cento anni fa – partitura d’arte, danza e genio che ricorda la serata del 10 aprile 1917, quando, nel ridotto del Teatro Costanzi, fu allestita una mostra di opere della collezione di Leonid Massine a cui partecipò Picasso, per la prima volta esposto a Roma, insieme a Balla, Depero, Prampolini, Stravinskij, Cocteau e lo stesso Massine.

Il 21 settembre 2017 a Roma, le Scuderie del Quirinale inaugureranno la grande mostra Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925 in collaborazione con  il Centre Pompidou di Parigi, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona, il Guggenheim, il Metropolitan Museum di New York e le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma. La mostra, che vedrà esposte oltre 100 opere dell’artista, approfondirà la produzione di Picasso immediatamente successiva all’esperienza italiana, documentando l’impatto a lungo termine di questo viaggio sulla sua formazione: dalle suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica, al Rinascimento romano, fino alla scoperta della pittura parietale di Pompei. La mostra prevede anche l’esposizione del sipario Parade nel salone Pietro da Cortona di Palazzo Barberini.

Francesca Bernabini

06/04/2017

Info: www.museocapodimonte.beniculturali.it – www.pompeiisites.org

Foto: 1. Parade, il sipario di Paplo Picasso, 1917 © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais / Christian Bahier / Philippe Migeat © Succession Picasso by SIAE 2017; 2. Il sipario di Parade di Pablo Picasso al Grande Nef du Centre Pompidou Metz, ph. France 3; 3.-6. Parade, sipario di Pablo Picasso, allestimento al Museo Nazionale di Capodimonte; 7.  Pablo Picasso e i pittori durante la realizzazione del sipario del balletto Parade, ph. Lachmann; 8.-10. Parade, costumi manager europeo e americano di Pablo Picasso, coreografia Léonide Massine, Balletti Russi; 11.-16. Parade, costumi di Pablo Picasso, coreografia Léonide Massine, Balletti Russi, ph. Teatro dell’Opera di Roma.

 

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy