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RESET – Storia di una creazione. Al cinema Benjamin Millepied e la sua rivoluzione del Balletto dell’Opera di Parigi nel film di Thierry Demaizière e Alban Teurlai

Arriva sugli schermi italiani, dal 12 al 14 febbraio 2018, RESET – Storia di una creazione, film documentario di Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Il film racconta la genesi di Clear, loud, bright, forward, primo balletto creato da Benjamin Millepied in qualità di Direttore del balletto all’Opéra National de Paris. Un’opportunità preziosa per scoprire il lavoro che accompagna la creazione di un balletto, per comprendere il suo approccio alla coreografia, il suo rapporto con i ballerini, la sua volontà di rinnovare e il suo continuo scendere a patti con l’amministrazione di un’istituzione venerabile e leggendaria.

Dal 12 al 14 febbraio 2018 arriva nelle sale cinematografiche italiane RESET – Storia di una creazione, film documentario di Thierry Demaizière e Alban Teurlai che racconta il processo creativo di Clear, loud, bright, forward di Benjamin Millepied, ballerino e coreografo, che dal 2014 al 2016 è stato direttore del balletto dell’Opéra National de Paris.

Le riprese partono nel 2015. Benjamin Millepied, noto nel mondo cinematografico per aver curato le coreografie de Il cigno nero di Darren Aronofsky, non appena nominato direttore del Balletto dell’Opera di Parigi tenta di rinnovare questa antichissima istituzione e prepara Clear, loud, bright, forward, coreografia di trentatré minuti con sedici ballerini.

Le sue intenzioni sono chiare: il balletto ha bisogno di essere rinnovato, e questo ammodernamento avverrà passo dopo passo attraverso il progetto creativo da lui ideato. Tutto comincia con una semplice scatola grigia, perfettamente quadrata. Questa sarà parte del set del suo primo show, accompagnata solo da una manciata di luci a illuminare il palco per i ballerini. Millepied ha selezionato i suoi ballerini dai corpi di ballo. Non ci sono celebrità o protagonisti sul palco. Attraverso gli auricolari, Millepied ascolta la musica scritta da un suo amico, il giovane compositore americano Nico Muhly. Poi riprende lo studio dei movimenti allo specchio e si annota i passi su un taccuino. E’ in questo modo che lo spettacolo Clear, loud, bright, forward è stato concepito, abbozzato, appuntato e infine messo in scena.

Benjamin Millepied ha permesso a Thierry Demaizière e Alban Teurlai di seguire ogni suo passo del processo creativo del balletto, partendo dalle idee iniziali, passando attraverso le prove, arrivando fino alla serata d’apertura. Questa immersione totale nel mondo di Millepied ci offre un notevole approfondimento della sua creatività, modernità ed energia incessante. Con essa scopriamo il suo approccio alla coreografia, ma assistiamo anche al rapporto che intrattiene con i ballerini e al suo continuo scendere a patti con l’amministrazione di un’istituzione venerabile e leggendaria.

Scrivono Thierry Demaizière e Alban Teurlai:
Noi siamo ritrattisti e in quanto tali abbiamo seguito Benjamin Millepied attraverso la creazione del suo primo spettacolo come Direttore di danza dell’Opera National de Paris. Accettando di lasciarsi riprendere da noi, Millepied ha messo in gioco la sua legittimità dal fin primo giorno di prove, ed è nel momento dell’azione che quest’uomo di grande energia rivela se stesso attraverso il suo lavoro di coreografo, il suo rapporto con i ballerini e le sue interazioni con la direzione del balletto.
Seguiamo il suo processo creativo e i sentieri della sua immaginazione in ogni passo del suo lavoro.
Millepied è il personaggio centrale del film, attorno a cui ruotano i personaggi chiave del suo spettacolo.
Ogni settimana, Millepied confida alla telecamera i suoi dubbi, i progressi e le scoperte. Il suo approccio visivo è privo di fronzoli, elusivo ma sofisticato, eppure incorniciato con cura e precisione.
Questo porta a un documentario dall’aspetto risoluto, ma allo stesso tempo artistico e adatto a essere proposto in una sala cinematografica. Vogliamo che lo spettatore si immerga in questo universo, consciamente o meno, e che si imbatta in una storia che non è mai stata raccontata in questo modo, con la netta sensazione di venire catapultati in un racconto autentico”.

RESET – Storia di una creazione sarà nelle sale italiane dal 12 al 14 febbraio con le I Wonder Stories. Il film sarà preceduto in sala da una video-introduzione di Andrea Delogu ed Ema Stokholma, voci di Radio2.

29/01/2018

 

Quattro domande a Benjamin Millepied

Com’è stato essere seguito dalla troupe anche durante i momenti privati?
Mi sono dimenticato alla svelta di loro. La loro presenza era più un piacere che un fastidio. Mi sentivo piuttosto a mio agio.

Ti vediamo prendere appunti, disegnare, riprendere e scattare fotografie durante tutto il film. Le immagini sono uno strumento importante per il tuo lavoro?
Sì, mi piace molto fare fotografie. È difficile catturare la bellezza di un istante attraverso la semplice immaginazione. Riprendere immagini è un atto semplice ma che mi aiuta molto nel lavoro. Il video mi permette di prendere una certa distanza dal mio balletto, di correggerlo e migliorarlo.

Cosa hai pensato vedendo questo documentario?
È stato molto interessante vedere me stesso al lavoro all’interno del teatro. Quella distanza mi ha permesso di capire diverse cose; è un grande aiuto oggi.

Quale film sulla danza, che sia fiction o documentario, ha lasciato maggiormente un’impronta su di te?
Scarpette rosse, Il Cigno nero (ovviamente!), Il sole a mezzanotte e Cantando sotto la pioggia.

LA TROUPE
Ballerine protagoniste: Léonore Baulac, Éléonore Guérineau, Aubane Philbert, Marion Barbeau, Letizia Galloni, Laurène Levy, Ida Viikinkoski, Jennifer Visocchi (dalle prove alla serata di inaugurazione, successivamente sostituita).
Sostitute: Roxane Stojanov (successivamente alla prima), Amélie Joannidès, Camille Bon.
Ballerini protagonisti: Axel Ibot, Florimond Lorieux, Germain Louvet, Allister Madin, Hugo Marchand, Marc Moreau, Yvon Demol, Jeremy-Loup Quer.
Sostituti: Cyril Chokroun (per la prova costumi), Florent Melac, Pablo Legasa, Isaac Lopes Gomes, Antonin Monié.

CAST TECNICO
Diretto da Thierry Demaizière e Alban Teurlai
Prodotto da Stéphanie Schorter
Musica originale Pierre Aviat, pubblicata da Falabracks
Camera Alban Teurlai
Camera addizionale Éric Dumont
Suono Emmanuel Guionet
Montaggio Alice Moine e Alban Teurlai

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