PUNTO SPETTACOLO

Il Corpo di ballo del Teatro La Scala di Milano contro la chiusura del ballo all’Arena di Verona

Il Corpo di ballo del Teatro La Scala di Milano ha inviato oggi, 15 febbraio 2017, un comunicato contro la chiusura del Corpo di ballo dell’Arena di Verona. Ai politici locali si chiede di riconsiderare le proprie decisioni in merito: perché progettare un tendone per coprire l’anfiteatro di Verona e non investire su di un Corpo di Ballo? Alla politica si chiedono leggi adeguate e un’attenzione alla danza per dare al settore l’importanza che si merita.

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, venuto a conoscenza della chiusura del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona e il conseguente licenziamento di 19 colleghi, manifesta la propria contrarietà a tale operazione nefasta e ingiustificata.

Purtroppo constatiamo che le Fondazioni Lirico Sinfoniche di Opera e di Balletto, di fronte a difficoltà economiche e conseguenti commissariamenti, per riequilibrare il bilancio non trovano altra soluzione che tagliare sempre questo settore del comparto artistico. Non possiamo più accettare che ad ogni crisi di bilancio ciò avvenga. E’ avvenuto con i Corpi di Ballo di Bologna, Torino, Genova, Venezia, Firenze ed oggi accade anche a Verona. Pezzi di storia della Danza spazzati via per far quadrare i bilanci, ignorando volutamente una parte del nostro patrimonio artistico italiano. Quando finirà tutto ciò?

Agli Amministratori di quel Teatro diciamo: invece di progettare ad esempio un tendone per coprire l’anfiteatro di Verona, perché non investire su di un Corpo di Ballo?

Ai Politici locali e nazionali diciamo: quando cominceranno delle vere politiche illuminate a favore di una forma d’arte nata in Italia e poi sviluppata in tutto il mondo? Quando finiranno ad arrivarci in testa leggi stupide e miopi, che ci equiparano a settori del mondo del lavoro totalmente differenti dalla nostra tipologia e che ci penalizzano, invece di aiutarci? Pensiamo alle infinite riforme dell’età pensionabile, che non considerano la nostra peculiarità o la legge Asciutti sul limite dei contratti che penalizza i nostri giovani costringendoli ad andare all’estero o la recente riforma Madia che blocca la possibilità ai ballerini che hanno maturato la pensione, di dare il proprio contributo nei teatri che li hanno visti ballare?

Quando inizierà un vero rilancio di questo settore, che se bene aiutato e incentivato, garantisce introiti oltre che prestigio ai Teatri Storici di questo Paese?

Chiediamo perciò ai responsabili dell’Arena di Verona di riconsiderare le proprie decisioni in merito e al mondo della politica e amministrazione di iniziare a considerare questo settore e a dargli l’importanza che si merita.

Il Corpo di ballo del Teatro alla Scala

15/02/2017

Foto: Il lago dei cigni di Alexei Ratmansky, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy