La recensione

Il debutto di Angelo Greco e Vittoria Valerio nel Romeo e Giulietta di MacMillan alla Scala

Al Teatro alla Scala i giovanissimi Angelo Greco e Vittoria Valerio protagonisti lo scorso 22 ottobre 2014 nel Romeo e Giulietta di MacMillan. La Valerio ha saputo restituire con credibilità le sfumature e le ostinazioni adolescenziali di Giulietta. Angelo Greco ha conquistato gli spettatori riempiendo il palco in evoluzioni flessuose e virtuosistiche con grazia innata e tecnica di alta classe. Apprezzato dal pubblico anche Mattia Semperboni nel ruolo del solista con il mandolino per la presenza scenica, il portamento e la spinta propulsiva del movimento.

La versione coreografica di Romeo e Giulietta di Kennet MacMillan,  ripresa al Teatro alla Scala da Julie Lincoln, segue la trama dell’omonimo capolavoro di Shakespeare e  racconta dell’amore tra due nobili veronesi, Romeo e Giulietta, ostacolato però dalla storica rivalità delle rispettive famiglie, Montecchi e Capuleti. I due giovani riescono, malgrado tutto, a sposarsi in gran segreto ma la situazione peggiora quando Romeo uccide Tebaldo, il cugino di Giulietta, per vendicare l’uccisione del suo amico Mercuzio. Romeo viene condannato e allontanato da Verona. Giulietta, per evitare le nozze con Paride, promesso sposo imposto dai genitori, escogita uno stratagemma con l’aiuto di Frate Lorenzo: fingere la morte per mezzo di una pozione e, una volta creduta morta, fuggire con il suo innamorato. Romeo purtroppo non viene informato del piano. Appresa la notizia della morte di Giulietta si precipita nel luogo dove giace il corpo di lei e si suicida in preda alla disperazione d’amore. Giulietta, una volta risvegliata, vedendo Romeo privo di vita si uccide.

Il celebre balletto, nell’allestimento di MacMillan, andato in scena al Teatro alla Scala è una di quelle versioni da non perdere assolutamente per chi ama la danza del grande repertorio: un capolavoro assoluto e non solo musicale. I danzatori si muovono ora con grazia ed eleganza, ora con forza e maestosità, a sottolineare i diversi momenti drammatici della storia. Così come Romeo e Giulietta che parlano d’amore, cinguettano delicatamente, rincorrendosi l’un l’altra con grazia e leggerezza.

Splendide e sontuose le scene di Mauro Carosi, suggestive le luci di Marco Filibeck, ricchi i costumi di Odette Nicoletti anche se in alcuni casi troppo lucidi e lunghi nella vestibilità quelli delle soliste che cancellano nettamente i dettagli coreutici.

Nei ruoli principali diversi i cast proposti dal Teatro alla Scala a fianco del sempre eccellente Corpo di ballo scaligero. Tra questi segnaliamo il debutto, lo scorso 22 ottobre 2014, di due giovanissimi, Angelo Greco e Vittoria Valerio. Lei è una ballerina che necessita ancora maggiore crescita e maturità in un ruolo così difficile come quello di Giulietta, un ruolo che va maturato, conosciuto e soprattutto assimilato, specialmente nella coreografia di MacMillan dove i movimenti studiati sono irti di difficoltà tecniche, espressive e psicologiche. Comunque la Valerio ha saputo restituire con credibilità le sfumature e le ostinazioni adolescenziali di Giulietta.

Angelo Greco senza risparmiarsi, cercando come sempre nella sua giovane carriera di curare ogni minimo dettaglio, ha conquistato gli spettatori riempiendo il palco in evoluzioni flessuose e virtuosistiche con grazia innata e tecnica di alta classe, a cui si aggiunge un’innegabile capacità comunicativa in una perfetta unione con la musica.

Bravissimi, entrambi gli interpreti nel far percepire nitidamente il dolore tra i due amati al momento di abbandonarsi dopo l’unica notte passata insieme.

Da segnalare Mattia Semperboni nel ruolo del solista con mandolino, apprezzato dal pubblico per la presenza scenica, il portamento e la spinta propulsiva del movimento.

Le musiche sono state eseguite con maestrìa e con una ricerca di una drammaticità dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta dall’ineccepibile bacchetta di Zhang Xian. La coreografia di MacMillan si impone, ancora una volta, per la sua potente dinamica, attraverso la mirabile ricchezza e la travolgente capacità di esprimere meraviglia e stupore dei sentimenti.

Michele Olivieri

10/11/2014

Nelle foto:  Vittoria Valerio e Angelo Greco in Romeo e Giulietta, ph Brescia e Amisano, Teatro alla Scala.

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