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La Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto debutta ad Atene con MicroDanze

Norge Cedeño Raffo, Francesca Lattuada, Pietro Marullo, Fernando Melo, Angelin Preljocaj, Roberto Zappalà, Diego Tortelli, Saul Daniele Ardillo, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault, sono gli autori che hanno firmato 12 MicroDanze per FND Aterballetto, un progetto di Gigi Cristoforetti che coniuga danza, arte visiva, arte urbana e realtà virtuale. Per il debutto mondiale ad Atene, il 9 e 10 ottobre 2021, si aggiungeranno altre 9 creazioni di coreografi e danzatori greci, con il coordinamento del Balletto dell’Opera di Atene, diretto da Konstantinos Rigos.

MicroDanze, un articolato progetto della Fondazione Nazionale della Danza tra danza, arte visiva, arte urbana e realtà virtuale, avrà la sua prima mondiale (per quanto riguarda la dimensione “espositiva”) ad Atene il 9 e 10 ottobre 2021 “occupando” alcuni luoghi culturali significativi della città: Greek National Opera, l’Akropolis Museum e l’Emst Museum.

L’ideazione del progetto è di Gigi Cristoforetti, le coreografie di Norge Cedeño Raffo, Francesca Lattuada, Pietro Marullo, Fernando Melo, Angelin Preljocaj, Roberto Zappalà, Diego Tortelli, Saul Daniele Ardillo, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault.

In occasione delle date nella capitale greca si aggiungeranno alle 12 MicroDanze della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto altre 9 creazioni di coreografi e danzatori greci, con il coordinamento artistico del Balletto dell’Opera di Atene, diretto da Konstantinos Rigos. Tra i vari artisti impegnati per parte greca, si segnalano Lenio Kaklea, Cecilia Bengolea, Yiannis Nikolaidis e lo stesso Rigos. Prenderà così vita un percorso composto da 21 creazioni che celebra i 200 anni dalla rivoluzione del 1821 che portò all’indipendenza greca.

MicroDanze fa parte del progetto An Ideal City, co-finanziato dalla Comunità Europea e sviluppato dalla FND in partnership con l’Opera Nazionale Greca e Les Halles de Schaerbek di Bruxelles, ed è coprodotto dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia.

Ad Atene è prevista l’estate prossima anche una seconda tappa, stavolta in versione “arte pubblica”: alcune delle MicroDanze, attraverso un progetto di reenactement, saranno ripresentate in città, con giovani interpreti greci, che apprenderanno le MicroDanze originali. Per questo, la Fondazione Nazionale della Danza organizzerà in primavera 2022 un grande laboratorio internazionale, aperto ai giovani italiani, greci e belgi, appositamente selezionati nell’ambito di An ideal city.

Una prima visione italiana di alcune delle MicroDanze (sia espositive che in Cinematic Virtual Reality) è invece attesa in novembre, grazie alla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, coproduttore delle MicroDanze, che ne favorirà un dialogo con opere d’arte visiva espressamente commissionate.

MicroDanze. Dialoghi tra danza e arte contemporanea

MicroDanze è un ambizioso progetto di performance “danzate”. Si è evoluto fino all’attuale triplice formato, che guarda tanto all’arte pubblica quanto all’innovazione tecnologica. Ideato da Gigi Cristoforetti, il progetto scaturisce da un invito di Palazzo Magnani di Reggio Emilia di arricchire un’esposizione dedicata alle rappresentazioni della danza nell’arte sviluppandosi attorno all’esplorazione di differenti modalità di fruizione della performance di danza. Coreografie non frontali e non rigide, ma permeabili al contesto spaziale, capaci di dialogare con universi disciplinari differenti per promuovere l’intimità tra danzatore e spettatore. Dodici coreografi – nazionali e internazionali – hanno concepito pezzi brevi (sei-otto minuti, da danzare in uno spazio minuscolo), ai quali assistere in successione come se si stesse visitando un museo. Un progetto che sfugge alla dinamica di palcoscenico, alla distanza che separa lo spettatore dall’interprete, creando un continuum tra chi guarda e chi è guardato sollecitando un’esperienza emotiva ed estetica tanto varia quanto originale. Stili e mondi espressivi si confrontano e si mescolano in un unico progetto rivolgendosi sia al pubblico dell’arte che a quello delle performing arts. In questa ricerca sempre più complessa, che il periodo di emergenza sanitaria ha permesso di sviluppare a fondo, le MicroDanze si sono articolate su tre livelli tra loro connessi.

Il primo, quello originario, è legato ad un’esposizione di danza, arricchito dalla partecipazione di numerosi coreografi ospiti. Philippe Kratz e Diego Tortelli sono due coreografi interni alla compagnia, a cui si sono aggiunti Angelin Preljocaj e Fernando Melo tra quelli invitati ad offrire sguardi peculiari; altri ancora provengono da paesi con orizzonti artistici e stili differenti. Diciotto i danzatori impegnati: l’intera compagnia Aterballetto più due interpreti “ospiti” per Meridiana, la tredicesima MicroDanza, aggiunta su speciale commissione di AGO Modena Fabbriche Culturali, che ospita un Preludio del progetto cui seguiranno le prime tappe del 2021: Atene, Reggio Emilia e Bruxelles.

La seconda dimensione è quella immersiva. Può lo spettatore, già così vicino alla performance, entrare letteralmente nel piccolo spazio scenico? Grazie alla tecnologia della cinematic VR, per la quale Aterballetto si è affidato a due studi specializzati (RE:lab di Reggio Emilia e Riot Studio di Napoli) si sono potute riprendere a 360° quattro delle MicroDanze, che potranno essere fruite con appositi visori attraversando così un’esperienza unica, una sorta di zoom sul gesto danzato e sull’interprete. Questa opzione ha aperto un ulteriore percorso di riflessione e di ricerca nell’ideazione della coreografia adattata per accogliere la telecamera a 360° in scena (con un punto di osservazione che nel video diviene quello dello spettatore).

La terza dimensione è direttamente connessa con un progetto Creative Europe, cofinanziato dall’Unione Europea, vinto dalla Fondazione Nazionale della Danza nel 2020 in partnership con Les Halles de Schaerbeek di Bruxelles e la Greek National Opera di Atene, che vuole esplorare le potenzialità della danza come arte pubblica, innestata in un paesaggio urbano. Questa tappa coinvolge le città partner del progetto europeo: oltre a Reggio Emilia, Atene e Bruxelles.

24/08/2021

Foto FND-Aterballetto MicroDanze: 1. Kepler di Diego Tortelli; 2.  Inside di Norge-Cedeno; 3. Near Life Experience di Angelin Preljocaj; 4. Platform02 di Ina Lesnakowski; 5. Shelter di Saul Daniele Ardillo; 6. The bell jar di Fernando Melo; 7. Turn the Tide di Roberto Tedesco; 8. Wound… di Pietro Marullo; 9. Afterimage di Philippe Kratz; 10. Carne da eroe 2.0 di Roberto Zappalà; 11. Eppur si muove di Francesca Lattuada; 12. Meridiana di Diego Tortelli; 13. Pensieri di carta di Helias Tur-Dorvault. Servizio fotografico di Celeste Lombardi.

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