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Luigi Crispino un ballerino italiano all’American Ballet Theatre a New York

Napoletano di origine, cresciuto nella Scuola del Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Anna Razzi, Luigi Crispino, 21 anni compiuti ieri 17 aprile 2018, è dallo scorso gennaio ballerino dell’American Ballet Theatre a New York. La sua avventura americana inizia a Mosca, durante un Gala di scuole al Bolshoi: Franco De Vita, allora direttore della JKO at ABT lo nota e gli offre una borsa di studio per New York. Volato negli USA nell’estate 2015, con una valigia piena di talento e volontà, non si è più fermato. Nell’articolo la storia di questo orgoglio italiano in terra americana. Segnaliamo da gennaio 2018 nella compagnia dell’ABT figura anche Virginia Lensi, diplomata scaligera, altro orgoglio italiano negli USA.

Ha compiuto ieri 21 anni Luigi Crispino, splendido danzatore napoletano dallo scorso gennaio nel Corpo di ballo dell’American Ballet Theatre a New York.

Lo ricordo bambino, nelle sale danza della Scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. Una sicura promessa, un talento incredibile, un diamante grezzo.

La sua fortuna è un viaggio a Mosca alla fine del 2014 in occasione del conferimento del Premio Roma Jia Ruskaja alla Scuola di ballo del Teatro San Carlo allora diretta da Anna Razzi, un viaggio organizzato da Larissa Anisimova, allora presidente della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza (FAND), su invito della Bolshoi Ballet Academy. Gli allievi della Scuola di ballo del San Carlo in quell’occasione danzano al Bolshoi Ballet Academy Theatre di Mosca e al Teatro dell’Opera di Astrakhan insieme ai colleghi di altre quattro prestigiose scuole: l’Accademia del Bolshoi, la Scuola del Hamburg Ballet, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma e la Jaqueline Kennedy Onassis School at ABT allora diretta da Franco De Vita.

In quella trasferta in Russia gli allievi delle diverse scuole studiano assieme, ogni giorno con un direttore diverso nella logica dello scambio e della condivisione di esperienze. Durante quelle giornate la bellezza acerba del diciassettenne Luigi Crispino, la sua presenza scenica e le sue incredibili doti fisiche catturano l’attenzione di Franco De Vita che gli offre una borsa di studio completa per partecipare all’American Ballet Theatre’s Summer Intensive.

Nell’estate 2015 Luigi, appena diplomato al San Carlo e da poco diciottenne, vola a New York e studia con rigore e passione sperando di poter rimanere lì . Ed ecco che il sogno si avvera. Luigi riceve una borsa di studio completa per perfezionarsi nella Grande Mela con gli allievi dell’ultimo anno di corso alla Scuola Jaqueline Kennedy Onassis School at ABT.

Nel settembre 2015 si trasferisce a New York dove studia con rinnovata passione e dedizione. I suoi sforzi sono ancora una volta premiati: nei primi mesi del 2016 gli confermano che è stato selezionato per entrare a far parte dell’American Ballet Theatre’s Studio Company, il vivaio dell’ABT, dove studia per un anno interpretando tra l’altro, Rondo Capriccioso di Alexei Ratmansky, Kabalevsky Violin Concerto di Marcelo Gomes, See the Youth Advance  di Ethan Stiefel’s e Untitled di Liam Scarletts.

Nell’autunno 2017 è selezionato per entrare come apprendista nella compagnia principale e a gennaio 2018 entra ufficialmente nell’organico del Corpo di ballo dell’American Ballet Theatre, questa strepitosa compagnia che comprende più di 80 splendidi danzatori provenienti da ogni parte del mondo.

Ho avuto il piacere di seguire la storia di Luigi in prima persona, fin dai suoi primi passi. Lo ricordo piccolissimo nelle sale danza del Teatro San Carlo. Gambe altissime, linee perfette, coronate da uno splendido collo del piede naturale, e un’ottima elevazione nei salti catturavano lo sguardo. La sua prima fortuna è stata che Anna Razzi e i docenti della Scuola, da ottimi maestri, non si sono lasciati incantare da queste strepitose doti naturali ma hanno fatto capire a  Luigi che per diventare un grande ballerino non bastava solo avere un fisico straordinariamente dotato. E’ infatti nelle sale del Teatro San Carlo che Luigi ha compreso poco alla volta che anche un corpo come il suo deve essere lavorato con sudore e fatica. Ricordo che è stato verso i 15 anni che Luigi ha cominciato a studiare con enorme impegno, dando il 100% di se stesso, così come facevano altri ragazzi meno dotati ma più determinati di lui nel suo stesso corso di studi. E così, in un paio di anni, Luigi si è trasformato da allievo con delle grandi doti e potenzialità in un meraviglioso diamante grezzo.

Ricordo di aver parlato di lui a Larissa Anisimova che venne con me, per vederlo ballare al Teatro San Carlo nello spettacolo di fine anno nel 2014. Ricordo la decisione immediata di Larissa, a fine spettacolo, di volerlo portare in Russia assieme a una rappresentanza della Scuola. Ricordo anche le lunghe telefonate nell’autunno 2014 con Anna Razzi che lottava con l’amministrazione del San Carlo che non voleva farlo volare a Mosca dato che era minorenne. Ricordo la determinazione di questa incredibile direttrice nel voler superare ogni ostacolo pur di dare un’opportunità preziosa a questo allievo: arrivò ad andare in questura a Napoli per espletare le pratiche di affido per quel viaggio in Russia pur di farlo partire. Luigi aveva allora 17 anni ed è stato grazie all’impegno di Anna Razzi se Luigi ha potuto prendere il primo aereo della sua vita. “Devo moltissimo a Anna Razzi. Se non mi avesse portato in Russia a tutti i costi oggi non sarei in America. E’ stata stupenda, unica. Non finirò mai di ringraziarla. Grazie a lei ho avuto l’occasione di essere al momento giusto e nel posto giusto. Grazie a lei ho avuto la possibilità di volare via”.

Ricordo la determinazione di Luigi nel voler partire inseguendo il sogno americano, ricordo la sua felicità quando dopo la Summer School gli fu offerta un’altra borsa di studio completa per entrare a  far parte della Jaqueline Kennedy Onassis School at ABT, e ricordo la sua eccitazione febbrile quando sei mesi dopo gli comunicarono che era stato selezionato per entrare a far parte l’anno successivo dell’American Ballet Theatre’s Studio Company, una compagnia giovanile composta da circa 16 danzatori, fra i 16 e i 20 anni, eccezionalmente dotati, una compagnia ponte fra lo studio e la professione, diretta da Kate Lydon e la supervisione di Kevin McKenzie, anche direttore dell’ABT. “E’ un’opportunità fantastica – mi raccontò eccitato in una lunga telefonata – E’ una compagnia composta da danzatori di grandissimo talento. E’ da qui che la compagnia principale dell’ABT prende i suoi danzatori. Il mio sogno è ballare quanto più possibile, ovunque nel mondo, fare esperienza, crescere, avere nuove emozioni, scoprire cose nuove. Vorrei tantissimo entrare nella compagnia principale dell’ABT ma sarà difficile. Dovrò veramente lavorare molto perché solo in pochi ci riescono” mi confessò allora.

Luigi mi raccontò che quel suo primo anno a New York era stato particolarmente duro.  Per lui che non aveva mai viaggiato fuori dall’Italia (se si esclude il viaggio in Russia), trovarsi così lontano da casa, da solo in una città enorme come New York, in un teatro enorme con una compagnia e una scuola enorme (“nei corridoi non si incontrano mai le stesse facce e ogni giorno scopro un volto nuovo”) era stato all’inizio difficile. Difficile ma anche esaltante. Passava le sue giornate chiuso nelle sale danze, studiando dalla mattina alle 10.00 al pomeriggio inoltrato con solo mezz’ora di pausa. Dopo la lezione quotidiana di danza classica, altre lezioni di tecnica, passo a due, repertorio con lo studio delle variazioni, danze di carattere, mimo, recitazione, pilates, e tante prove riempivano le sue giornate. “Oltre a studiare 8 ore al giorno per sei giorni alla settimana abbiamo tanti spettacoli che ci permettono di confrontarci con il palcoscenico e di lavorare con grandi coreografi. E’ bellissimo!”.

Uscito dalle sale danza andava subito a casa a riposare e a prepararsi per una nuova giornata di studio. Nel suo primo anno a New York, Luigi non ha fatto altro che lavorare duramente. “Non ho avuto il tempo di fare il turista. La danza mi ha assorbito completamente e poi ho dovuto anche studiare per la maturità che ho conseguito da privatista nell’estate 2016 a Napoli. L’unico divertimento erano alcune feste con i ragazzi della scuola la domenica”. Faticoso? “La fatica non conta se fai quello che ti piace fare, e ballare è quello che amo fare” mi raccontò al telefono.

Certo l’Italia, Napoli, la famiglia gli mancava. Ma era felice. Felice di aver trovato un’altra idea di famiglia. “L’ABT è una grande casa e sono rimasto sorpreso dall’affabilità e dall’umiltà dei primi ballerini, persone semplici e disponibili a dare consigli a noi giovanissimi. Sembra strano a dirsi ma ho l’impressione di vivere in una grande famiglia, una famiglia che racchiude il mondo e le sue tante nazioni”.

Un ragazzo fortunato? “La mia fortuna è aver incontrato dei grandi maestri – mi ha raccontato Luigi Crispino – Se devo molto a Anna Razzi, devo molto anche a Franco De Vita. E’ stato un maestro severo il giusto e molto generoso. Mi ha curato moltissimo insegnandomi a soffermarmi su ogni più piccolo dettaglio: la pulizia estrema nel movimento, l’intenzione in un gesto, di uno sguardo, di una mano. Non solo cura e sviluppo del virtuosismo tecnico che pur ci vuole, ma attenzione al significato che si cela dietro ogni gesto. Ma non è stato solo uno straordinario maestro. Senza di lui tutto sarebbe stato molto più difficile. Mi ha fatto sentire a casa e mi ha aiutato anche nella lingua dato che sono arrivato a New York con un inglese scolastico. E devo molto anche all’ABT che mi ha sostenuto con una borsa di studio completa che comprendeva anche l’alloggio. La mia famiglia, che pur mi appoggia nella danza, non avrebbe potuto supportarmi nelle spese vive della mia permanenza a New York. Se avessi avuto solo la borsa di studio per la scuola non sarei potuto partire ”.

Umiltà, talento, volontà. Queste le doti di questo splendido danzatore che partito da Napoli nell’estate del 2015 è oggi membro ufficiale della compagnia dell’ABT. In questi primi mesi in compagnia Luigi ha già affrontato tournée in America, Singapore e Hong Kong. E’ un ottimo inizio di carriera per questo meraviglioso danzatore, orgoglio italiano in terra americana.

Segnaliamo che nell’ABT oltre a Luigi Crispino (e Roberto Bolle) c’è un’altra presenza italiana, un altro orgoglio italiano. E’ Virginia Lensi, milanese di nascita e ex allieva dell’Accademia Teatro alla Scala. La ricordo durante le lezioni nelle sale della Scuola scaligera e in prova in Napoli di Bournonville e ne Le Sylphides, nel 2015, per lo spettacolo istituzionale della scuola scaligera. Virginia in terra americana ha una storia simile a quella di Luigi. Arrivata anche lei a New York nel 2015 per la Summer School, entra alla JKO School at ABT, poi nel 2016 nell’American Ballet Theatre’s Studio Company e in questa stagione nella compagnia dell’American Ballet Theatre, prima come apprendista e da gennaio 2018 come membro ufficiale della compagnia.

Che dire. Ci sono ballerini italiani in quasi tutte le principali compagnie del mondo. Segno tangibile che in Italia il talento non manca. Quel che manca sono le compagnie che possano far danzare questi nostri splendidi artisti.

Francesca Bernabini

18/04/2018

Foto: 1.-9. Luigi Crispino, ph. Luigi Bilancio; 10.-11. Luigi Crispino ph. Federica Capo; 12. Luigi Crispino al Teatro San Carlo, spettacolo di fine anno 2014, ph. Francesco Squeglia; 13.-17. Alcuni scatti del viaggio in Russia nel 2014 per il Premio Roma Jia Ruskaja;  18.- 21. Luigi Crispino con la Scuola ballo Teatro San Carlo durante lo spettacolo del suo diploma nel 2015, ph. Francesco Squeglia; 22.-24 Luigi Crispino a New York per l’American Ballet Theatre’s Summer Intensive nel 2015; 25. Luigi Crispino con Franco De Vita nel 2016; 26.-27. Luigi Crispino alla Jaqueline Kennedy Onassis School at ABT nel 2016; 28. Luigi Crispino, ph. Luigi Bilancio; 29. Luigi Crispino e Virginia Lensi nella foto che annuncia i ballerini ammessi all’ABT Studio Company nel 2016; 30.-32. Luigi Crispino nelle sale dell’ABT; 33. Luigi Crispino e Virginia Lensi nella foto che annuncia i ballerini ammessi come apprendisti dell’American Ballet Theatre; 34. Luigi Crispino nelle sale dell’ABT nel 2017; 35. primo tour di Luigi Crispino con l’ABT; 36. Luigi Crispino a Singapore in tour con l’ABT nel 2018.

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