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Palladium a Roma – I giochi della politica

La vicenda del Teatro Palladium di Roma è emblematica di come la politica non abbia rispetto di coloro che lavorano nello spettacolo dal vivo, di come i cambi di amministrazione equivalgono a cambi ai vertici di teatri e istituti culturali, di ascese o discese nei finanziamenti a prescindere da valutazioni di merito. In sostanza a nulla valgono i successi ottenuti o le buone pratiche o una buona gestione. Se la politica decide di far fuori qualcuno a vantaggio di qualcun altro non c’è nulla da fare. Sei scaricato senza tante cerimonie e il benservito arriva senza neppure un grazie.

Ripercorriamo i fatti.  A novembre 2013 Regione Lazio e Comune di Roma tagliano i finanziamenti a Romaeuropa per la stagione del Palladium. Romaeuropa annuncia che, a causa di questi tagli è costretta a annullare la stagione. A fine gennaio, agenzie di stampa riportano la notizia che Regione, Comune, Municipio VII e Università di Roma Tre, trovano un accordo e finanziamenti per proseguire l’attività con una serie di nuove iniziative come una scuola di recitazione. Cosa significa? Chi gestirà questo centro?

Vaghe le affermazioni che arrivano dalla presidenza della Regione Lazio, riportate dalla stampa: “Il Palladium può diventare il luogo ideale per il progetto di formazione legato alle professionalità del mondo del teatro su cui la Regione sta lavorando da tempo e su cui è stato previsto un congruo stanziamento di risorse. La Regione Lazio, con il coinvolgimento dell’assessorato regionale alla cultura, Roma Capitale e Roma 3 torneranno a incontrarsi nelle prossime settimane per definire il piano di rilancio del teatro Palladium, continuando a sviluppare sinergie tra istituzioni ed enti pubblici”.

Vaghe anche le affermazioni del governatore Zingaretti che aggiunge: ” La volontà unanime, espressa insieme a Roma Capitale e l’Università Roma Tre, garantisce al Palladium un futuro di polo culturale e di formazione all’avanguardia”.

Difficile capire qualcosa anche dalle affermazioni del rettore dell’Università Roma Tre, professore Mario Panizza: smentendo categoricamente tutte le voci relative alla possibile chiusura del Teatro Palladium, ha annunciato due giorni fa “il lancio di una nuova stagione per questa importante struttura, per renderla più aperta alla città e sempre al servizio degli studenti, assumendosi in prima persona la responsabilità di questo grande progetto”.

Ricco di diplomazia è il comunicato di Romaeuropa: “Avendo appreso dalle agenzia di stampa le decisioni riguardanti lo sviluppo e il rilancio del Teatro Palladium – secondo gli accordi tra Presidenza della Regione Lazio, Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Università Roma Tre – la Fondazione Romaeuropa è felice del positivo ed importante intervento delle Istituzioni pubbliche ed augura alla struttura, di cui ha curato gli ultimi dieci anni di attività, un orgoglioso futuro come centro di formazione delle professionalità del mondo del teatro (secondo quanto finora riferito). La Fondazione Romaeuropa ad oggi non è stata coinvolta in tale progetto e riconferma, nonostante il successo degli spettacoli di Peter Stein ed Emma Dante, la sospensione della sua stagione di spettacoli per il 2014. La Fondazione Romaeuropa sarà sempre disponibile a collaborare con le Istituzioni pubbliche che sono socie nel CDA della Fondazione, e con l’Università Roma Tre”.

Francesca Bernabini

1/02/2014

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