Scuola di ballo del Teatro San Carlo

Teatro gremito e applausi a scena aperta per lo spettacolo di fine anno della Scuola di ballo del San Carlo.

Un enorme successo di pubblico con scroscianti e ripetuti applausi anche a scena aperta, ha accompagnato il saggio di fine anno della Scuola di ballo del Teatro di San Carlo andato in scena lo scorso lunedì 23 luglio. Sette quest’anno i diplomati: Giuseppe Aquila, Irene De Rosa, Francesco Lorusso, Beatrice Nestola, Danilo Notaro, Edwige Staiano e Ornella Tufano, sette futuri danzatori che ben si sanno destreggiare nel classico così come nel contemporaneo.

I saggi di fine anno sono sempre una festa per tutte le scuole di danza. E’ una grande festa della danza è stato anche lo spettacolo di fine anno presentato lo scorso lunedì 23 luglio 2014 dagli allievi della Scuola di ballo del Teatro San Carlo, uno spettacolo in due tempi con un primo atto dedicato alla didattica e un secondo atto con una suite da La Bella Addormentata.

In un Teatro San Carlo gremito dalla platea al loggione, il sipario si è aperto presentando tutti gli allievi in scena, dai piccolissimi del corso di propedeutica ai diplomandi dell’8° anno. Gli allievi, sfilando in defilé in modo ordinato e elegante, hanno salutato il loro pubblico regalando un inchino. E lo spettacolo ha avuto inizio. Ad aprire le danze una dimostrazione di tecnica accademica coordinata dalla direttrice Anna Razzi e coreografata dagli insegnanti di classico della Scuola su musiche di Rossini ben eseguite dal vivo al pianoforte da Antonino Arnagno e da Vincenzo Astarita. Antonina Randazzo, docente storica della Scuola partenopea, ha portato in scena i suoi allievi del 1°, 2° e 4° corso, coreografando delicate legazioni alla sbarra e frizzanti esercizi al centro. Rossella Lo Sapio ha messo a punto una deliziosa coreografia per i piccolissimi della propedeutica eseguita con grande espressività e sicurezza dai piccoli allievi sul proscenio. Martha Iris Fernandes Aguero, vicedirettrice della Scuola del Balletto di Cuba e fortemente voluta da quest’anno nell’organico della Scuola sancarliana dalla direttrice Razzi, ha firmato le coreografie di tecnica accademica dei suoi corsi, ossia il 3°, 5°, 6° 7° e 8° corso maschile e femminile. In queste coreografie l’impronta dello stile italiano di cecchettiana memoria della Scuola del San Carlo, ben si è fuso con lo stile cubano della Aguero, un sapiente mix di stili che quest’anno ha segnato positivamente la preparazione accademica degli allievi della Scuola. L’ottimo lavoro dell’Aguero, che ha messo in luce non solo i diplomandi ma diverse giovani promesse tra cui spicca il più talentuoso Luigi Crispino, proseguirà anche il prossimo anno. E’ infatti confermato che la Aguero tornerà alla Scuola del San Carlo dall’inizio di gennaio 2015 fino a fine anno portando avanti l’eccellente lavoro svolto.

Sempre nella prima parte dello spettacolo la Scuola ha proposto una Danza spagnola coreografata da Gianni Vacca in cui gli allievi hanno dimostrato di sapersi ben destreggiare anche con le nacchere, e due coreografie di danza di carattere firmate da Martha Iris Fernandes Aguero: una Mazurka dal sapore russo e una Tarantella che strizzava  l’occhio a Napoli di Bournonville.

A chiudere la prima parte dello spettacolo Suite barocca una coreografia di danza contemporanea corale e di grande impatto visivo, complessa nei tempi, nelle dinamiche e nell’uso dello spazio creata ad hoc per gli allievi degli ultimi quattro corsi da Dino Verga su musiche di Händel.

Con un vero tripudio di applausi è stata accolta la suite de La Bella addormentata nel bosco, un classico del repertorio su musiche di Ciaikovsky riportato in scena con maestria dalla direttrice Anna Razzi. Protagonisti i sette diplomandi di quest’anno, Giuseppe Aquila, Irene De Rosa, Francesco Lorusso, Beatrice Nestola, Danilo Notaro, Edwige Staiano e Ornella Tufano, sette futuri danzatori che ben si sanno destreggiare nel classico così come nel contemporaneo.

In particolare, ne La Bella addormentata, Edwige Staiano e Giuseppe Aquila hanno eseguito con sicurezza il pas de deux dei Diamanti. Ben interpretato nella tecnica e nella mimica da Ornella Tufano e Vincenzo Veneruso il passo a due dei gatti. Sufficientemente sicuri nel loro ruolo anche Beatrice Nestola e Danilo Notaro che hanno affrontato con buona padronanza tecnica e interpretativa il difficile pas de duex degli Uccelli azzurri, un vero banco di prova per qualsiasi danzatore solista. A vestire i panni della Principessa Aurora e del Principe Desiree, la coppia composta da Irene De Rosa e Francesco Lorusso, quest’ultimo un principe elegante e misurato. Soprattutto nel passo a due la coppia ha scatenato un vero delirio di applausi più che meritati. Ordinato e in buon assieme il corpo di ballo composto dagli allievi dei corsi dal 4° al 7°.

A tutti i diplomati l’augurio di un futuro pieno di soddisfazioni e di tanta danza.

Francesca Bernabini

26/06/2014

Le foto sono state scattate da Francesco Squeglia

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