Accademia Nazionale di Danza

L’On. Piso risponde alle affermazioni del Commissario dell’Accademia nazionale di danza Bruno Carioti: il tempo è scaduto. E’ necessario dare avvio delle elezioni. E’ giusto che l’Accademia ritorni alla normalità e a una gestione democratica.

Di seguito pubblichiamo una lettera che ci ha inviato oggi l’On. Vincenzo Piso. Nella lettera Piso sostiene che il Commissario Carioti può avviare le procedure di rinnovo degli organi dell’Accademia nazionale di danza, senza attendere ordini dal Ministero e spiega il perché. Per Piso un ritorno della Parrilla alla Direzione dell’Accademia è una supposizione inopportuna. Per Piso il Commissario Carioti ha un atteggiamento attendista e sembra voler caldeggiare un immobilismo irreale.

L’intervista rilasciata a Francesca Bernabini dal Commissario dell’Accademia Nazionale di Danza, Bruno Carioti, suscita una serie di perplessità. Cerchiamo, dunque, di chiarire due aspetti fondamentali: il Commissario è investito o no di pieni poteri per porre in essere le procedure di rinnovo degli organi monocratici dell’Accademia? E quale possibilità può esistere, a rigor di logica, che l’ex direttore Margherita Parrilla possa tornare a dirigere l’Accademia?

Con il decreto di nomina, Il Commissario è stato investito dei poteri previsti agli articoli 5, 6 e 8 dello Statuto: ovverosia Consiglio accademico, Presidente e Direttore. Questo, a mio parere, gli consentirebbe di avviare in automatico le procedure di rinnovo degli organi, senza attendere ordini dall’alto. Oltretutto, dalla lettura dello Statuto, è evidente che il primo organo a dover essere eletto è il Direttore, a seguire il Consiglio Accademico (che è composto dal Direttore, 6 docenti e 2 studenti) e infine il Presidente. Le procedure di elezione del Direttore, di cui parla lo Statuto all’articolo 6, rimandano all’articolo 6 del Dpr 132/2003 che prevede che “Il direttore è eletto dai docenti dell’istituzione, nonché dagli assistenti, dagli accompagnatori al pianoforte e dai pianisti accompagnatori, tra i docenti, anche di altre istituzioni, in possesso di particolari requisiti di comprovata professionalità”. Il Consiglio Accademico è eletto con una procedura che è esplicitamente regolamentata all’articolo 8 dello Statuto dell’Accademia. Una volta nominato il Direttore e il Consiglio Accademico, è possibile nominare il Presidente secondo la procedura prevista dall’articolo 5 del Dpr 132/2003 che prevede che “è nominato dal Ministro sulla base di una designazione effettuata dal consiglio accademico entro una terna di soggetti di alta qualificazione manageriale e professionale proposta dallo stesso Ministro”.

Il Commissario Carioti, inoltre, ritengo sbagli quando afferma che l’incarico della Sig.ra Parrilla termini il 31 ottobre 2014 poiché esso, in realtà, è terminato col Commissariamento, dunque a novembre dello scorso anno. Il decreto con cui l’Accademia è stata Commissariata ha messo nero su bianco per mano di un ministro le “gravi irregolarità riscontrate nella gestione complessiva dell’Accademia di danza, oggetto di indagini della Procura della Repubblica”. Credo sia quantomeno inopportuno supporre che possa ritornare l’ex direttore Parrilla. Sarebbe quantomeno inusuale ritornare a dirigere l’Ente di cui si è provocato il commissariamento. Oltretutto, si tratta di un Direttore mai eletto da nessuno, ma imposto nel 1996 dal Ministro e che a una protesta di alunni e docenti ha risposto con una querela a quegli stessi soggetti che un direttore dovrebbe tutelare.

Nell’ipotesi di un suo ritorno, verrebbe meno poi l’impegno del Governo esplicitato con la risposta del Ministro al Question Time dello scorso luglio per cui l’Accademia ha bisogno “di essere organizzata e gestita secondo modalità funzionali fisiologiche e con tutto il potenziale che essa esprime, che verrà prestata massima attenzione alla ricostituzione di un sistema di governo in grado di garantire questi obiettivi”.

Piuttosto, l’atteggiamento attendista del Commissario sembra voler caldeggiare un immobilismo irreale, atteggiandosi a vittima di una interrogazione, rivolta peraltro al Ministro e dal quale attendiamo risposta, alla quale il Commissario Carioti non è riuscito a fornire alcuna risposta realistica . Così facendo si corre il rischio di portare l’Accademia e i suoi docenti verso una situazione di confusione. La nostra interrogazione ha l’obiettivo di allertare il Ministro che il tempo è scaduto e che è necessario un avvio delle elezioni in vista dell’inizio dell’anno Accademico. L’Accademia Nazionale di Danza è un ente prestigioso ed unico nella sua specie: non ci sono altre istituzioni universitarie che la possano  sostituire. Pertanto è giusto che ritorni alla normalità e a una gestione democratica.

On. Vincenzo Piso

Deputato del Nuovo Centrodestra e membro dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo alla Camera dei Deputati

02/10/2014

Nella foto l’On. Vincenzo Piso.

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