La recensione

Salutato con grandi applausi il Don Chisciotte di Nureyev alla Scala di Milano

Il Don Chisciotte di Nureyev è un balletto ricco di sfumature e sempre gradevole da rivedere. Nell’insieme il Corpo di ballo scaligero ne ha dato un’ottima interpretazione. Magnetica e tecnicamente virtuosa la Kitri di Tamara Rojo. Non di pari livello Coviello che ha sostituito Ivan Vasiliev nel ruolo di Basilio. Padrone del ruolo il giovanissimo Angelo Greco in coppia con Lusymay Di Stefano.

Il Don Chisciotte di Cervantes è stato oggetto di elaborazioni in tanti campi artistici. In ambito musicale ricordiamo le opere del compositore italiano Giovanni Paisiello, del francese Jules Massenet e dello spagnolo Manuel de Falla. Il compositore tedesco Richard Wagner gli dedicò un poema sinfonico. I registi Georg Wilhelm Pabst e Grigorij Kozincev ne composero due film. In campo ballettistico le avventure dell’Hidalgo hanno ispirato numerosi coreografi per diversi secoli, dal Settecento con versione di Jean-George Noverre al Novecento con il Don Quixote di George Balanchine (1965) fino agli allestimenti più moderni.

La versione classica più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa, rappresentata per la prima volta il 14 dicembre del 1869 al Teatro Bolshoi di Mosca.  Altra acclamata versione quella del ballerino dei ballerini, nonché geniale coreografo, Rudolf Nureyev, il quale propose la sua versione nel 1966 per il Balletto dell’Opera di Stato di Vienna, con la musica di Minkus adattata da John Lanchbery. La sua è una coreografia in cui Basilio deve esprimere un virtuosismo quasi “atletico” e Kitri deve sfoderare tutte le armi della seduzione ammaliante.

Accolta dal grande calore del pubblico, la versione di Rudy, è ritornata dopo qualche anno di assenza sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano dove da più di trent’anni è in repertorio al Corpo di Ballo.

La riproposizione dell’allestimento presentato in scena alla Scala dal 17 al 27 settembre 2014, è quello storico e celebre, con le maestose scene affidate a Raffaele Del Savio e i ricchi costumi di Anna Anni. Alla direzione dell’orchestra il maestro Alexander Titov che purtroppo non ha brillato nella conduzione perché ha reso l’intero effetto musicale troppo appiattito, lento e cupo.

Il Don Chisciotte di Nureyev è un balletto ricco di sfumature e sempre gradevole da rivedere. La coreografia è frizzante, con numerose variazioni, un “atto bianco” che richiama leggiadria e delicatezza, uno spettacolare divertissement finale con un pas de deux esempio di notevole virtuosismo per gli interpreti principali.

Il cast originariamente annunciato dal Teatro alla Scala, con star internazionali nei ruoli principali, ha registrato all’ultimo momento qualche défaillace: Ivan Vasiliev, che avrebbe dovuto ballare con Tamara Rojo, come anche l’annunciato Denis Matvienko, non si sono esibiti per improvvisi problemi di salute. Questa è stata tuttavia anche un’occasione per il pubblico di conoscere e amare i propri artisti di casa. Infatti la sera della prima, il ruolo di Basilio al fianco di Tamara Rojo è stato affidato al primo ballerino scaligero Claudio Coviello. Il nutrito calendario di recite ha visto nei ruoli principali anche un’altra coppia di guest, Natalia Osipova e Leonid Sarafanov, e fra gli artisti scaligeri, la sempre più brava Nicoletta Manni e Virna Toppi con Antonino Sutera e Lusymay Di Stefano con Angelo Greco.

Nell’insieme il Corpo di Ballo scaligero ha dato un’ottima prova. La Kitri di Tamara Rojo è risultata convincente negli assoli e nei pas de deux, dove ha mostrato una plasticità nei movimenti e una freschezza tecnica arricchita da linee morbide e armoniose, soprattutto nella variazione del primo atto, che è molto impegnativa per i salti. Claudio Coviello nel ruolo di Basilio, è stato attento e capace nel sostenere il ruolo e nell’affiancare una grande interprete come la Rojo. Un pizzico di maturità artistica in più gli avrebbe tuttavia permesso di reggere con maggiore efficacia il confronto con una stella magnetica come la Rojo.

Nella recita pomeridiana con Angelo Greco e Lusymay Di Stefano l’effetto corale è risultato di grande spessore. Angelo Greco ha particolarmente colpito per la sicura padronanza del ruolo, per la freschezza, scintillante di tecnica e temperamento e per l’espressività. Negli assoli ha mostrato precisione ed una presenza scenica “frizzante” che ben si confaceva al personaggio guascone di Basilio. Indubbiamente deve crescere ancora sul piano tecnico ma il suo debutto da protagonista è stato entusiasmante e promette grandi cose per il futuro della danza. Lusymay Di Stefano ha dato buona prova nei primi due atti, ma è stata meno convincente nel terzo, con alcune imperfezioni e incertezze.

Le danze gitane e le esibizioni dei toreri con l’evanescente danza delle Driadi riporta il tutto alla grande tradizione del classico balletto tardo-romantico basato sull’elegante tecnica accademica attraverso il sogno di Don Chisciotte e l’atto finale dedicato al puro divertissement con il celebre pirotecnico passo a due in un tripudio di danza gioiosa per un lieto e festoso finale.

In conclusione, grandi applausi da tutto il pubblico per l’allestimento davvero sontuoso e ricco. Il risultato, nella sua globalità, è apparso di alto livello con un cast affiatatissimo in scena.

Come sempre desidero citare tutti coloro che hanno preso parte al successo dello spettacolo: il Don Chisciotte di Giuseppe Conte e Luigi Saruggia, il fido scudiero Sancho Panza con Gianluca Schiavoni, Andrea Piermattei e Salvatore Perdichizzi, il ricco nobile Gamache con Riccardo Massimi e Marco Messina, Lorenzo con Matthew Endicott. Il ruolo della Ballerina di Strada interpretato da Vittoria Valerio, poi Alessandra Vassallo e Francesca Podini, il Torero Espada con Marco Agostino, Mick Zeni, Christian Fagetti e Gabriele Corrado. La Regina delle Driadi Nicoletta Manni, in alternanza con Virna Toppi, Francesca Podini, Antonina Chapkina e Paola Giovenzana. Amore con Serena Sarnataro, in alternanza con Daniela Cavalleri; lo Zingaro Antonino Sutera, Federico Fresi, Maurizio Licitra e Fabio Saglibene; la Damigella d’Onore Virna Toppi, Lusymay Di Stefano, Alessandra Vassallo; le due Amiche di Kitri Lusymay Di Stefano, Alessandra Vassallo con Denise Gazzo e Vittoria Valerio.

Michele Olivieri

29/09/2014

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy