In Piemonte

A Torino Moving Bodies Festival Butoh e Performance Art 2018

Dal 26 . 06 . 2018 al 02 . 07 . 2018

Torino - Teatro Espace, via Mantova 38

Da martedì 26 giugno fino a lunedì 2 luglio 2018, torna al Teatro Espace di Torino, il  Moving Bodies Festival Butoh e Performance Art. Metafora è il tema di questa quinta edizione curata da Ambra G. Bergamasco che spiega: «Metafora, come generazione non solo di un concetto ma di una modalità che per affermarsi utilizza concetti e metodi provenienti da altri ambiti. L’uso della metafora nel campo della retorica ha sempre avuto un posto privilegiato. In questo ambito, Attraverso la metafora, cioè attraverso la mappatura di un dominio concettuale nei termini di un altro, i concetti prendono una forma che prima non avevano».

Il Moving Bodies Festival riconferma lo stesso format dello scorso anno inserendo all’interno del suo programma non solo spettacoli di danza Butoh e performance art proposti da artisti di fama internazionale ma anche degli incontri (che precederanno gli spettacoli) mirati al tema di “innovazione culturale” e “fare impresa di cultura” dove  sarà possibile ricevere informazioni, confrontarsi e condividere con gli addetti ai lavori le strategie per un nuovo approccio di economia culturale sostenibile.

Programma

Martedì 26 giugno alle ore 21, concerto di Edoardo Striani astrofisico, musicista (suonatore di Handpan) e divulgatore scientifico che presenta La musica delle stelle, serata di musica e astrofisica. Il musicista ci guiderà in un viaggio attraverso il cosmo, raccontandoci di stelle e galassie, buchi neri e stelle di neutroni.

Mercoledì 27 giugno alle ore 21, in scena il Balletto Teatro di Torino che presenta CONCEPT#1, una performance di danza in cui grafica e movimento coreutico dialogano tra loro in un perfetto connubio. Le musiche elettroniche si alternano alle note suonate all’arpa da Federica Magliano. Durante la performance sarà presente l’artista Claudio Bellino che coglierà l’energia e i movimenti su carta dei danzatori del BTT.

Lo spettacolo sarà preceduto alle 18.30 dall’incontro Impresa e Innovazione Culturale #1: lo sgravio fiscale per la cittadinanza, finalizzato a fornire le conoscenze per meglio comprendere il tema dello sgravio fiscale per i cittadini e come renderlo fruibile.

Giovedì 28 giugno alle ore 21 The Specific Site performance art di Manuela Macco sul tema del confine che separa e unisce allo stesso tempo. Sulla linea corre una separazione, una discontinuità ma la divisione che avviene lungo una linea la trasforma anche in luogo di contatto. L’azione definisce i suoi limiti, stabilisce i suoi confini e con essi dialoga.

Per questa serata l’incontro sempre alle ore 18.30 sarà focalizzato sul tema Nuovi Imprenditori Nuovi innovatori di Cultura, una sessione  dedicata alla presentazione del percorso di formazione che partirà a ottobre 2018 indirizzato ai nuovi  imprenditori e ai nuovi innovatori culturali e organizzato da Gianluca Oldani (Dojo  Ass. Cult.) e Daniela Sabatini con la partecipazione di Emanuela Bernascone (Comunicazione arti visive), Barbara Odetto (Comunicazioni ed eventi mondo fashion) e Teatro Espace.

Venerdì 29 giugno incontro alle 18.30 dedicato ad ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) sezione Piemonte e Valle d’Aosta  e Associazione culturale Tacafile di Biella partecipano al Moving Bodies Festival per preparare una stagione dedicata a heritage e archivi attraverso teatro e arte. Questo è il primo momento di incontro tra il teatro Espace e gli archivi. Alle 18.30 Diana Cossa  parlerà degli archivi e Marinella Bianco dell’heritage.

Alle 19.30  Francesca Arri presenta Aria, una performance art che vuole ricreare un momento di condivisione di un ricordo privato di ogni singolo spettatore attraverso la stimolazione olfattiva. A seguire alle ore 21 Ambra G. Bergamasco con Dancing Breath performance di danza Butoh.

Sabato 30 giugno alle ore 19.30 una presentazione dei partecipanti ai Campi Creativi di Tecnologia filosofica a cura di Francesca Cinalli e Paolo De Santis un progetto che si rivolge a gruppi di giovani under25 con un itinerario sulla creatività attraverso le arti performative.

Alle ore 21 la serata è dedicata al maestro Masaki Iwana che presenta il suo nuovo lavoro Devasted Garden performance di danza Butoh dedicata a una visione poetica di tutto ciò che sfugge alla vista e che viene dimenticato ma che continua a vivere e ad espandersi nel mondo.

Domenica 1 luglio alle ore 21 con ingresso gratuito in programma un incontro con Manuela Macco e i partecipanti del laboratorio CORPO MEDIUM. L’azione come linguaggio. Il corpo come soggetto attivo e supporto dell’esperienza artistica. Tema centrale del laboratorio è l’azione mantra intesa come veicolo di una trasformazione che può verificarsi spontaneamente al di là di ogni volontà cosciente convertendo l’atto ordinario in atto extra-ordinario.

Lunedì 2 luglio serata conclusiva con la danzatrice, performer e coreografa  Maruska Ronchi che presenta la sua performance di danza Butoh Kin no Kizu (ferita aurea), un inno alla vita in tutte le sue forme e con tutte le sue difficoltà e le sue imperfezioni.

 

Alle performance di questa edizione di Torino si affiancheranno anche dei laboratori, gli Intensive Summer Practice in programma dal 29 giugno al 10 luglio 2018 con la partecipazione di Ambra G. Bergamasco, Masaki Iwana, Manuela Macco, Maruska Ronchi.

www.movingbodiesfestival.com

 

Intesa come disciplina di danza, il Butoh (che attinge caratteristiche dalla performance art e dal teatro fisico sviluppato da Grotowski) è stata definita la danza dell’anima, una forma espressiva molto elevata, capace di portare all’esterno i paesaggi poetici di ogni danzatore, la relazione tra spazio e corpo, l’ascolto interiore, la capacità di movimento interno che prende vita attraverso il corpo. Nasce negli anni ’50 nel dopoguerra giapponese, che per il Giappone significa soprattutto “dopo Hiroshima”, come risposta, in forma nipponica, alle esigenze artistiche dell’arte di avanguardia. Tatsumi Hijikata, fondatore di questa disciplina, avverte l’esigenza di trovare nuove forme espressive che permettano la ribellione del corpo e dello spirito attraverso un nuovo codice corporeo. Kazuo Ohno, uno dei più grandi ballerini del mondo, amico e collaboratore di Pina Bausch è considerato il più grande interprete delle coreografie di Hijikata. Negli anni ’70 il Butoh arriva in Europa attraverso i contenitori artistici di rottura e di trasformazione che caratterizzano il clima artistico europeo di quegli anni.

 

La Performance Art nasce tra gli anni 60-70, prende spunto e si lascia influenzare da correnti artistiche come il Dadaismo (che ha avuto grande ascendente anche sul Butoh). E’ un’espressione artistica molto diretta, senza compromessi che similmente alla danza Butoh  porta in scena uno spaccato della realtà nel quale le azioni sono dirette, del quotidiano, ripetute. Il corpo è presente anche nella sua assenza, si gioca con il ritmo e con il tempo.

Foto: 2. Edoardo Striani; 3.-6.  Balletto Teatro di Torino, Concept#1; 7. Manuela Macco;  8. Francesca Arri e Ambra G. Bergamasco; 9.-10. Masaki Iwana;  11. Maruska Ronchi.

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