In Sicilia

Al Teatro Massimo Bellini di Catania la Compagnia Zappalà Danza debutta con La Nona

Il 20 maggio al Teatro Bellini di Catania debutta in prima assoluta La Nona / dal caos, il corpo, terzo step del progetto Transiti Humanitatis, coreografie e regia Roberto Zappalà, musiche di Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n°9 op.125 nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt. In scena, insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro e a dodici danzatori della compagnia, il controtenore Riccardo Angelo Strano. A partire dal corpo e dalle sue “storie”, Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale.

Dal 20 . 05 . 2015 al 27 . 05 . 2015

Catania - Teatro Massimo Bellini

La Nona arricchisce di un nuovo e importante tassello Transiti Humanitatis, il progetto triennale (2014/2016) della Compagnia Zappalà Danza. Dopo Invenzioni a tre voci, creazione dedicata alla donna, e Oratorio per Eva, omaggio alla figura simbolica di Eva, l’ultima sinfonia di Beethoven (Sinfonia n°9 op.125) è la fonte d’ispirazione per il nuovo spettacolo firmato da Roberto Zappalà per la sua compagnia.

Lo spettacolo, in scena in prima assoluta dal 20 al 27 maggio 2015 nel cartellone della Stagione Lirica del Teatro Bellini di Catania, costituisce anche la prima esibizione di un ensemble di danza contemporanea nel tempio della lirica catanese.

La Nona inaugura inoltre i festeggiamenti per i venticinque anni dalla fondazione della Compagnia che proseguono poi fino al 25 luglio con una serie di appuntamenti uniti sotto il titolo Twenty five years running.

La versione musicale scelta da Zappalà non è quella originale per coro, solisti e orchestra ma la bellissima trascrizione per due pianoforti di Liszt.

In scena insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro e ai dodici danzatori della compagnia, Zappalà inserisce – a sottolineare l’intensità e lo scambio tra musica/danza, danzatori/musicisti – anche un controtenore, Riccardo Angelo Strano.

Sempre a partire dal corpo e dalle sue “storie”, Zappalà si misura con questa imponente partitura proponendo una riflessione sull’uomo e sull’umanità, sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale.

Scrive Roberto Zappalà

«L’umanità in transito è un’umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.

L’umanità che danza nello spettacolo si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale (come dice il compositore Sciarrino a proposito del primo movimento della sinfonia), da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e “negative”, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento.

Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa versione da “camera”, è accostarsi alla Musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven.

Ai tempi del compositore con mondo e umanità si intendeva qualcosa  di meno unificante di oggi. Anche se la musica della Nona è universale, “questo bacio vada al mondo intero” dice un verso dell’inno di Schiller, il “mondo” era, più o meno, l’Europa, post congresso di Vienna, che veniva fuori dalle distruzioni delle guerre napoleoniche. Oggi il mondo è globalizzato, è se c’è una divisione planetaria, è, brutalmente, con il mondo arabo/mussulmano. La pacificazione universale alla quale aspirava Beethoven, se fosse vivo oggi, andrebbe in questa direzione.

Forse, mai come oggi, dal dopoguerra, c’è la necessità che “questo bacio vada al mondo intero”».

Lo spettacolo è in scena mercoledì 20 e venerdì 22 maggio alle ore 20.30 e giovedì 21, sabato 23, domenica 24, martedì 26 e mercoledì 27 maggio alle ore 17.30.

www.teatromassimobellini.it

 

Foto: 1. Compagnia Zappalà Danza, La Nona, ph. Serena Nicoletti; 2. Compagnia Zappalà Danza, La Nona, ph. Antonio Caia.

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