MilanOltre Festival

Focus sul Balletto di Roma al MilanOltre Festival

Dal 30 . 09 . 2014 al 02 . 10 . 2014

Milano - Teatro Elfo Puccini - Sala Shakespeare, Corso Buenos Aires 33

MilanOltre Festival dedica un focus al Balletto di Roma, una delle più dinamiche compagnie italiane e certamente la più longeva tra gli ensemble al di fuori delle fondazioni liriche. Il focus propone dal 30 settembre al 2 ottobre 2014 nella Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini sei diversi titoli tratti dal vasto repertorio della compagnia mai rappresentati a Milano e firmati da sei autori diversi.

Apre il talentuoso Paolo Mangiola che con il nuovissimo We/Part indaga la complessità della vita contemporanea (30 settembre 2014).  Giorgio Mancini (In-contro), Mauro Astolfi (Intra), lo scaligero Gianluca Schiavoni (Kimera) e Michele Pogliani (The Arena Love) sono le firme di una serata dedicata alle infinite possibilità dell’amore, racchiuse nel titolo The Arena Love (1 ottobre 2014). Chiude il 2 ottobre Milena Zullo che firma Contemporary Tango, spettacolo che vede protagonista maschile e ospite speciale Kledi Kadiu. Il tutto sempre nella Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini.

Questo nel dettaglio il programma.

Martedì 30 settembre 2014 – We/Part di Paolo Mangiola

We/Part  è la naturale evoluzione della ricerca coreografica di Paolo Mangiola sulla dinamica del riconoscimento e dell’incontro con l’altro. Lo spettacolo, anche frutto di una residenza londinese della compagnia e di una collaborazione tra Balletto di Roma e la Royal Opera House, osserva da vicino le microrelazioni tra gli elementi di un gruppo per tentare di rilevarne l’intima interdipendenza e connessione.

Il titolo è un gioco linguistico e filosofico in cui i termini we (noi) e part (parte/parti) si combinano semanticamente fino a sciogliersi in un unico senso. I nove danzatori del Balletto di Roma sono per Mangiola versatili strumenti di lavoro e fondamentali tasselli di una creazione condivisa. La coreografia sia articola in una prima parte in cui il lavoro appare pienamente compiuto e in parti successive in cui il coreografo e i danzatori destrutturano il lavoro mostrando al pubblico il lavoro creativo che sottende la creazione dello spettacolo, un lavoro che utilizza non solo la danza ma anche la parola. We/Part  è danzato sulle musiche originali del premiato compositore inglese Donal Sarsfield. Le luci sono di Fabiana Piccioli, vincitrice nel 2013 del Knight of Illumination Award – Best Lighting for Dance.

Mercoledì 1 ottobre 2014The Arena Love

Lo spettacolo presenta quattro coreografie di altrettanti autori che hanno quale comune denominatore le relazioni d’amore. Apre In-Contro, un lavoro di Giorgio Mancini originariamente creato per il Ballet du Grand Théatre de Genève per una coppia di ballerini, poi esteso per quattro in una versione per il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino nel 2004 e ricreato in una versione ad hoc per la compagnia romana. Sulle note di Kitaro il coreografo rappresenta l’immortale incontro tra gli opposti uomo-donna, in cui gli elementi si attraggono e fondono (IN) ma al tempo stesso si respingono (CONTRO).

Mauro Astolfi declina il tema amoroso in Intra, un intenso passo a due costruito su equilibri precari e prese saldissime.

Un continuo rincorrersi con movimenti eleganti e sinuosi, liberi e sensuali, è la matrice di Kimera a firma di Gianluca Schiavoni. La fusione dei corpi dei danzatori nel continuo rincorrersi dei movimenti rivela sfumature di un’entità che, come il celebre mostro mitologico, è emblema dell’unità composta da soggetti eterogenei. L’idea della molteplicità che genera sempre infinite possibilità consente alla coreografia di sperimentare nuove composizioni.

La coreografia di Michele Pogliani, The Arena Love, ambientata in un futuro senza tempo, parla della diversità dell’amore: un intreccio tra fantasia e subconscio, tra apparenza e realtà, in cui l’essenza dell’uomo, tanto abilmente celata dietro l’armatura dell’apparenza, ricca di finti e inutili orpelli barocchi, viene totalmente messa a nudo. Creato su un collage musicale che vede le note di Antonio Vivaldi affiancate alle sonorità hip hop di Wade Robson e al suono elettronico di Amon Robin, è dapprima caratterizzato dal rosso della passione amorosa, per poi tingersi di nero in un susseguirsi di gesti a volte morbidi e sinuosi, altre scattanti e dal totale coinvolgimento fisico. In un alternarsi di quadri luminosi – il disegno luci è infatti un elemento fondamentale nelle creazioni di Pogliani – il movimento s’inasprisce, un sentimento di angoscia permea la scena, i suoni metropolitani ci ricordano che è in scena la società moderna, attanagliata dalla sua volontà di celarsi dietro un’apparenza costruita, ma che nasconde al suo interno tutte le contraddizioni che da sempre sono motivo di riflessione per l’essere umano.

 

Giovedì 2 ottobre 2014Contemporary Tango di Milena Zullo con Kledi Kadiu

Lo spettacolo  esplora con una cifra raffinata e sensuale l’abbraccio del tango, dentro il quale si colmano bisogni, aspettative, sogni, desideri e oblii, un abbraccio che ciascun danzatore esprime arricchendolo del proprio sé e portando in esso tutta quella memoria, consapevole e non, che la vita gli ha tracciato nel corpo. Attraverso un rito che si consuma sempre uguale, la sala da ballo detta un codice di comportamento. L’uomo e la donna si ritrovano, superano ogni confine dentro quel mistico abbraccio, ritrovando in se stessi virilità e femminilità, che in questo ballo non hanno crisi di individualità. Durante lo spettacolo i corpi dei danzatori si guardano, si osservano, si sfiorano, si intrecciano, sia amano forse per un momento per poi tornare a ballare la propria solitudine.

Lo spettacolo vede in scena accanto alla compagnia anche Kledi Kadiu, in un’interpretazione forte e perfettamente inserita nel contesto dello spettacolo. Kledi non è qui il divo attorno al quale si muovono comparse. E’ uno dei tanti avventori della sala da ballo, un uomo che, similmente a tanti altri ottimi interpreti della compagnia fra cui spicca Claudia Vecchi, ci fa comprendere con la sua danza la potenza di un abbraccio.

Per info: www.milanoltre.org

 

Nelle foto: Balletto di Roma 1. The Arena Love; 2. – 6. We/Part di Paolo Mangiola;  7. – 9. Contemporary Tango di Milena Zullo.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy