In Veneto

La Danza dell’Estate Teatrale Veronese 2020

Al Teatro Romano di Verona la coreografia al femminile anima la programmazione danza dell’Estate Veronese. Dall’8 al 19 settembre 2020 tra assoli e corpi a distanza sono in scena cinque spettacoli firmati Laura Corradi, Camilla Monga, Chiara Frigo, Silvia Gribaudi, Katia Tubini e Cristiana Morganti.

Dal 08 . 09 . 2020 al 19 . 09 . 2020

Verona - Teatro Romano

Quale disciplina artistica meglio della danza ha il senso dei confini fisici che caratterizzano questo tempo? Un tempo figlio della paura, la paura di un mondo che è esposto ad un pericolo invisibile. Un mondo che ha comunque voglia di aprirsi. All’aria, alla musica, al respiro. Alla vita.
Quale città meglio di Verona è un luogo dove storia millenaria e visioni future si incontrano? È difficile parlare di Verona senza cadere in stereotipi e luoghi comuni sull’amore, sul bene e il male, ma la verità è che è una delle poche città ad avere una storicità così forte senza perdere di vista le necessità e le virtù anche dei più giovani.

«Verona vanta numerose scuole di danza di prim’ordine e centinaia di allievi – spiega Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune di Verona – ed è bellissimo che ci sia così tanta passione verso questo straordinario linguaggio artistico. Però questi giovani non sempre li ritroviamo nei teatri. Abbiamo allora voluto intraprendere una sfida, già iniziata attraverso incontri virtuali tra compagnie e allievi. L’intento è quello di portare i più giovani, ma anche tutto il pubblico, ad una conoscenza più approfondita della danza, non solo praticandola, ma anche apprezzandola come linguaggio culturale. È importante che i nostri ragazzi si misurino con la visione delle proposte presentate dai tanti professionisti che i nostri contenitori culturali ospitano ogni anno. Ecco perché abbiamo voluto introdurre una tariffa speciale per le scuole di danza e per gli under 26. La scelta inoltre è stata indirizzata verso alcune delle artiste e coreografe veronesi più attive e qualificate, non solo a livello nazionale ma anche internazionale.  Anche questo mi auguro serva a motivare e stimolare ancora di più i giovani a crescere artisticamente e sviluppare al meglio i propri talenti».

«La danza al Teatro Romano è abituata alla spettacolarità dei grandi allestimenti e delle più prestigiose compagnie internazionali. Nell’impossibilità di accogliere questo tipo di proposte per la prima stagione post Covid, – precisa il direttore artistico Carlo Mangolini – la sfida di portare lavori intimi e di impianto fortemente contemporaneo, ma non per questo meno intensi ed emozionanti, diventa ancora più ambiziosa. Verona può contare su un eccellente livello artistico rappresentato da coreografe di diverse generazioni che nel tempo hanno portato le loro creazioni in tutto il Mondo e che qui hanno modo di venire valorizzate al meglio. Mi auguro – conclude Mangolini – che anche con un programma più essenziale la comunità della danza veronese saprà rispondere alla chiamata e rendere viva un’espressione artistica che, basandosi quasi esclusivamente sul contatto fisico, oggi è in difficoltà più di qualunque altra».

Dall’8 al 19 settembre 2020, la settantaduesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese, presenta sul palcoscenico del Teatro Romano cinque serate di danza, accomunate da un unico file rouge: ‘Il corpo distillato’, un susseguirsi di assoli e corpi a distanza, in un continuo dialogo tra spazio e musica.

Martedì 8 settembre, in prima nazionale, Laura Corradi proporrà una creazione ispirata al mantra Andrà tutto bene, nuova produzione di Ersilia Danza creata per il festival. Un progetto artistico nato durante il lockdown con il quale la coreografa veronese evoca il sentimento provato rispetto alla situazione che siamo stati costretti a vivere. «Giorni in cui ci siamo sentiti soli, abbiamo ascoltato il silenzio, ci sono mancate le cose che prima ci infastidivano, abbiamo cambiato strada vedendo la polizia. Giorni in cui siamo stati sgridati e abbiamo cantato l’inno di Mameli, ci siamo sentiti fragili, finalmente e il mondo, abbiamo scoperto, non gira attorno a noi» sostiene l’autrice. In scena i danzatori Midori Watanabe, Carlotta Plebs, Alberto Munarin, Marco Mantovani.

Mercoledì 9 settembre sarà il momento di un focus sul percorso artistico di Camilla Monga. L’artista sta portando avanti un’indagine sul rapporto tra coreografia e composizioni musicali originali. Per il primo lavoro Dire, creazione già rodata, il dialogo è con il produttore, sound designer e videoartista LSKA. Per Habitus invece l’idea ha preso forma con la musicista Federica Furlani che ha composto il suo primo brano musicale per la danza, accostando sonorità orientali ad altre tipicamente occidentali. In scena tutto è rigorosamente suonato dal vivo.

Giovedì 10 settembre vengono presentati, per la prima volta insieme, due spettacoli in un’unica serata, due lavori che sintetizzano al meglio la poliedricità dell’Associazione Zebra, struttura orizzontale che riunisce attorno alle coreografe Chiara Frigo e Silvia Gribaudi alcuni artisti della danza contemporanea. Due le coreografie in programma, Himalaya_Drumming e R.Osa, due diverse visioni poetiche che alternano il rigore delle simmetrie coreografiche e la leggerezza di una danza che trova nell’ironia un’insolita profondità. 

Lunedì 14 settembre la Compagnia LPP Project, diretta da Katia Tubini, presenta Reset. Una partitura fisica fatta di incroci e di simmetrie per riflettere sulla complessità della natura umana, mettendo in atto un processo di riconoscimento di sé e di ciò che ci circonda per arrivare all’essenza, resettare tutto e ripartire da capo.

Sabato 19 settembre, Cristiana Morganti, con l’accordo e il sostegno della Pina Bausch Foundation Wuppertal, con l’ironico e acclamato Moving with Pina, ripercorre la sua straordinaria esperienza al fianco dell’artista tedesca. Un omaggio ad un autentico mito della danza contemporanea di tutti i tempi a 11 anni dalla scomparsa. Uno spettacolo da non perdere, che ha avuto i più importanti riconoscimenti internazionali. Proprio in questi giorni a Cristiana Morganti è stato conferito il 57° Premio del Syndicat professionnel de la Critique quale miglior interprete della stagione, grazie a questa straordinaria performance, presentata per la prima volta a Verona al Teatro Romano.

Annalisa Fortin

08/09/2020

Foto: 1. Ersiliadanza, Andrà tutto bene di Laura Corradi; 2. Camilla Monga; 3. -4. Chiara Frigo; 5. Claudia Marsicano in R.Osa di Silvia Gribaudi, ph. Lucia Baldini; 6.-7. Cristiana Morganti in Moving with Pina.

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