Nel Veneto

Malandain Ballet Biarritz al Teatro Ristori di Verona con Nocturnes, La Mort du cygne e Une Dernière chanson di Thierry Malandain

23 . 01 . 2018

Verona - Teatro Ristori, via Teatro Ristori 7

Malandain Ballet Biarritz torna in tour Italia con tappe a Verona, Udine e Piacenza, portando in scena tre diversi programmi tutti a firma del suo direttore, Thierry Malandain. Prima tappa il 23 gennaio 2018 al Teatro Ristori di Verona con il trittico Nocturnes, La Mort du cygne e Une Dernière chanson.

Apre lo spettacolo Nocturnes, una creazione 2014 su musica di Frédéric Chopin.
Scrive Thierry Malandain: “Afflitto dai mali dell’anima, Fréderic Chopin trasmette nei Notturni – 21 composizioni per pianoforte creati tra il  1827 ed il 1846 – i languori dell’amore con la profondità del suo naturale spirito malinconico. Questo  sentimento predominante, caratterizzato da un velo oscuro, questo gusto per il romanticismo nero, “gotico”, coltivato da Chopin e dagli altri romantici, ha motivato un riavvicinamento alle Danze Macabre tanto in voga alla fine del Medioevo. Le Danze Macabre simbolizzano il passare del tempo e mostrano come la Morte riunisca fraternamente gli uomini di tutti i ranghi sociali . Resti di «un giorno nero più triste delle notti» avrebbe detto Charles Baudelaire. Nocturnes si presenta come un affresco, come un  sogno schiacciato sotto il peso di un’eterna malinconia”.

A seguire la versione di Thierry Malandain de La morte del cigno su musica di Camille Saint-Saëns.

Scrive Thierry Malandain:” Creato a San Pietroburgo da Michel Fokine per la ballerina Anna Pavlova, La Morte del cigno è entrato nella leggenda nel 1907. Coreografato su una pagina del Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, questo assolo, su cui si sono cimentate le più grandi ballerine, ricorda con una poesia estrema l’ultimo istante di un cigno.
Momento di danza pura, questo assolo evoca anche la potenza e la grazia d’un uccello caricato di molti simboli, tra cui quello della luce. La luce del biancore immacolato, quella del riflettore che sposa l’ombra del cigno in Fokine, quella del cielo da cui sorge l’uccello.
Il Cielo: la Tradizione attribuisce il valore al numero tre ed è per questo che ho moltiplicato per tre l’interpretazione di questo canto celeste. Tre cigni, tre donne scese dal cielo, vengono sulla terra per rendere il loro ultimo soffio prima d’incarnarsi in un nuovo volo”.

Chiude lo spettacolo Une Dernière chanson, coreografia per 10 danzatori che il 14 giugno 2012 ha ricevuto al Théâtre des Bouffes du Nord a  Parigi il premio «Grand Prix de la Critique», rilasciato dal Syndicat Professionnel de la Critique de Théâtre, de Musique et de Danse.

Nel 2001 viene pubblicato  il disco Aux marches du palais, una raccolta  di “storie d’amore e ballate della Francia d’altri tempi” eseguito da Vincent Dumestre e Le Poème Harmonique. All’epoca Thierry Malandain avrebbe amato creare su queste cantate tradizionali ma era già impegnato su altri progetti. Nell’aprile del 2012 l’Opéra di Reims gli ha offerto l’occasione di creare una nuova piece basandosi su queste cantate che ispirano a sognare. Stando alle parole del coreografo: “si tratta di un balletto leggero, un momento di umanità, creato per dimenticare, nello spazio di un istante, l’esistenza dura, inquieta  ed intristita da tutto ciò che fa ammalare il cuore e la ragione. Un balletto che dispone lo spettatore alle più tenere emozioni. Ed anche, se si arriva a cedere alla malinconia, ai brividi precursori della morte, ci sarà lo charme ricco di poesia di tutto ciò che finisce bene. Come il gustare un ultimo bicchiere di buon vino, un ultimo raggio di sole, un’ultima canzone”.

www.teatroristori.org

Foto: Malandain Ballet Biarritz, Nocturnes di Thierry Malandain ph. Olivier Houeix.

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