In Sardegna

Primavera a Teatro in Sardegna

Dal 10 . 06 . 2022 al 30 . 06 . 2022

Sassari e Sennori

Primavera a Teatro riporta la danza sui palcoscenici del nord-Sardegna con cinque serate di spettacolo tra il 10 e il 30 giugno 2022.

La rassegna a cura dalla Compagnia Estemporada e con la direzione artistica di Livia Lepri ritorna per l’undicesima edizione per dare spettacolo tra il Teatro Verdi di Sassari, il rinnovato Spazio Estemporada di via Venezia e il Centro Culturale Antonio Pazzola di Sennori.

PROGRAMMA

Venerdì 10 giugno ore 20.30 Teatro Verdi di Sassari
Inaugura il festival il debutto di Encanto, liberamente ispirato all’omonimo film d’animazione Disney, e frutto del lavoro di coproduzione tra Estemporada e la Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari. Lo spettacolo, tra colori, musica e magia, intende rivolgersi a grandi e piccini.
Una fiaba danzata che racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che vivono nascosti tra le montagne della Colombia in una casa magica, in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato Encanto.
«La magia dell’Encanto ha benedetto ogni bambino della famiglia con un dono unico che va dalla super forza al potere di guarire –spiega Livia Lepri –. Solo la piccola Mirabel è un’eccezione, ma quando scopre che la magia che circonda l’Encanto è in pericolo, capisce che potrebbe essere l’ultima speranza della sua famiglia eccezionale». Alla direzione artistica di Lepri si affianca il disegno luci di Adriano Marras.

Giovedì 16 giugno al Teatro Verdi di Sassari e sabato 18 giugno al Centro Pazzola di Sennori sempre alle 20.30
La rassegna prosegue con Il Tempo Sospeso, una coproduzione Estemporada, Cooperativa Teatro e/o Musica e Versiliadanza di Firenze, nata da un’idea di Livia Lepri e Angela Torriani Evangelisti.
Lo spettacolo nasce con l’intento di valorizzare, in chiave coreutica e con lo spettacolo dal vivo, la figura di Maria Lai, grande figura dell’arte sarda, definita l’artista bambina per la sua capacità di giocare con l’arte, costruendo telai e spingendo l’osservatore a tessere, con l’aiuto della propria immaginazione, le trame della vita, del destino e dei sogni. Cercava, nelle luci del firmamento e nelle linee incrociate dei meridiani e dei paralleli delle sue tante geografie, il senso di un’esistenza vissuta sempre con grande sete di curiosità.

Sabato 25 giugno, Spazio Estemporada ore 19.00
La rassegna ospita 63n bach to dance di e con Maria Elena Curzi, una produzione del Gruppo E-Motion, e Pink Lady di Virginia Spallarossa della compagnia umbra Déjà Donné.
Pink Lady si ispira liberamente alla teoria del post umano della filosofa e femminista Rosi Braidotti. La sua posizione critica e l’enfasi visionaria del suo pensiero ha riposizionato le figure mitologiche scelte per questo progetto incarnandole in un processo mutazionale. Il desiderio è quello di avvicinare le loro “biografie” sradicandole dal mito e innestandole in un processo di ibridazione culturale legato alla complessità contemporanea. Aracne – la Superba, Circe – la Maga, Penelope – l’Astuta; una triade femminile dell’essere moderno in cui si incarna la donna consapevole in chi e cosa voler divenire. Tre donne che tessono l’amore, la vita, la lussuria con le mani, con il filo sottile, con le trame della magia, cucendo i destini di uomini trattenuti da fili invisibili, ingannati, usati, amati, deliziati, aspettati.

Mercoledì 29 giugno, Spazio Estemporada, ore 19.00
La Compagnia Chiasma di Roma presenta Let my body be, performance che si struttura come una pratica urbana partecipata e guidata: in una prima fase è incentrata su una attivazione autonoma degli input e gradualmente conduce il gruppo di partecipanti alla costruzione di una azione corale, un momento festoso e di ballo condiviso.

Giovedì 30 giugno, Centro culturale di Sennori
La rassegna si conclude il con Kinexsa studio di Claudio Prati e Ariella Vidach della compagnia Ariella Vidach-Aiep di Milano, e Look parade di e con Sara Pischedda e Luca Castellano di Asmed Balletto di Sardegna.
Kinexsa studio muove attorno al tema dell’artificialità e della riproducibilità con particolare riferimento alla relazione corpo/clone e sfida la tecnologia, proponendo una visione di corpo abitato e animato da un corpo vero, prestato per essere in ascolto, reattivo. Un’interprete femminile in un ritmo serrato enfatizza il dettaglio e l’articolazione delle estremità del corpo, in dialogo con l’avatar proiettato nel fondale della scena. Il progetto si ispira ed elabora i materiali coreografici dalla danza di un avatar, “animato” in tempo reale dalle performer in scena. Tre danzatrici grazie all’uso di una Kinect, una telecamera “aumentata”, che nella performance viene utilizzata come dispositivo interattivo, creano una relazione non con l’immagine ma con i dati prodotti, che verranno via via interpretati avviando una nuova traiettoria di senso.

www.estemporada.com

 

 

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