A Napoli

Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo: più di 200 allievi in scena per lo spettacolo della Scuola diretta da Stéphane Fournial

Grande attesa per lo spettacolo di fine anno della Scuola di ballo del Teatro San Carlo diretta da Stéphane Fournial, riconfermato nell’incarico per il prossimo biennio. Oltre 200 gli allievi in scena il 25 giugno 2018 in un programma ricco e articolato che esalta la tecnica e il repertorio classico. Dopo il Défilé, la parte tecnica inspirata al balletto Études, una sfavillante coreografia che si sviluppa in veloci e folgoranti quadri. Nella seconda parte dello spettacolo, gli allievi si confronteranno con Rachmaninov, coreografia per soli uomini, con tre estratti da La Bayadère tra cui il magico atto del Regno delle Ombre, nel complesso Grand Pas Classique e in Hungarian Rapsody, balletto classico venato dalle movenze delle danze di carattere.

25 . 06 . 2018

20.30

Napoli - Teatro San Carlo, Via San Carlo 98/F

Un Teatro San Carlo sold out accoglierà lunedì 25 giugno 2018 gli oltre 200 allievi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo diretta da Stéphane Fournial. Una testimonianza concreta del grande affetto che il pubblico partenopeo (e non solo) nutre nei confronti della Scuola di danza più antica d’Italia e del balletto classico.

«Lo spettacolo di fine anno della Scuola di Ballo – afferma Stéphane Fournial –  è un appuntamento che vanta una tradizione molto importante e ha quale obiettivo quello di valorizzare il lavoro svolto durante l’anno da tutte le classi della scuola, dai piccolissimi della propedeutica il cui lavoro è stato quest’anno implementato inserendo i primi esercizi della tecnica classica sia alla sbarra che al centro, fino al lavoro degli allievi più grandi il cui studio è finalizzato alla preparazione degli allievi per la professione. Il format dello spettacolo di quest’anno – continua Stéphane Fournial – affonda nell’idea del ‘ballet étude’, inteso come quel repertorio classico, imprescindibile, che ogni allievo deve apprendere nel corso degli studi. E’ una concezione più ampia del ‘senso dello studio’, e comprende la tecnica, la disciplina necessaria e la passione che muove e motiva gli allievi allo studio. E’ una concezione di studio di ampio respiro che investe ogni classe e ogni talento che nella scuola trova modo di crescere ed emergere grazie a un team di insegnanti veramente eccezionale, una squadra affiatata e meravigliosa con cui ho costruito questo spettacolo.Voglio ringraziare pubblicamente gli insegnanti della Scuola, Rossella Lo Sapio, Pia Russo, Alberto Montesso e Soimita Lupu, grandi professionisti che con tanto amore e tantissima passione hanno seguito la crescita degli allievi in questo anno di studi.»

Nel segno della danza classica si muove dunque questo importante appuntamento che conferma e sviluppa il format varato dal direttore in questi ultimi anni: non certo una semplice dimostrazione tecnica ma un vero e proprio spettacolo ricco e articolato, che esalta la tecnica accademica e il repertorio classico.

La prima parte vede in scena tutti gli allievi della Scuola e si apre con un Défilé costruito Marcia dei Troiani di Hector Berlioz. A seguire la parte tecnica inspirata al balletto Études del danese Harald Lander su musica di Knudåge Riisager. E’ questa una vera e propria coreografia, uno sfavillante balletto che si sviluppa in veloci e folgoranti quadri, ben inanellati fra loro, in un crescendo musicale e tecnico tra momenti di gruppo, assoli e passi a due che valorizzano tutti gli allievi della Scuola del Teatro San Carlo più che le singole classi. «La coreografia, già complessa e articolata lo scorso anno, è stata ulteriormente rivisitata e implementata e metterà a dura prova gli allievi – afferma Stéphane Fournial – Gli allievi stanno migliorando sempre più il loro livello tecnico grazie a una riformulazione dei programmi didattici dal corso della propedeutica all’ottavo corso avviata già lo scorso anno, una riformulazione che ha anche introdotto l’obbligo di frequentare corsi inferiori, oltre quello di appartenenza, per rafforzare la tecnica e la possibilità, per i più meritevoli, di frequentare e passare al corso successivo accelerando i tempi. Per ogni allievo c’è un piano di studi per sostenere un corretto sviluppo della tecnica accademica senza che questa oscuri la passione. I risultati si vedono ed è giusto dunque spingere gli allievi sulla scena dando loro la possibilità di mettere alla prova i risultati raggiunti.»

La seconda parte dello spettacolo di apre con Rachmaninov, una coreografia sulle note del compositore russo e interpretata solo da danzatori uomini. «In scena ci saranno i ragazzi dal 3° all’8° corso. Ci tenevo a valorizzare gli elementi maschili che da quest’anno studiano separatamente dalle ragazze come è giusto che sia. La tecnica è diversa e trovo corretto che abbiano la possibilità di avere un momento a loro dedicato» afferma Stéphane Fournial.

A seguire lo splendido quadro del Regno delle Ombre, certamente il momento più magico de La Bayadère, un quadro che già lo scorso anno ha riscosso un grande successo con allieve omogenee nello stile, perfette nel respiro all’unisono con braccia e gambe tutte alla stessa altezza, rigorosamente ordinate nella gestione degli spazi. La novità di quest’anno sarà il numero delle interpreti femminili. Arriveranno ad essere 80 in scena, un colpo d’occhio che si annuncia assolutamente favoloso. Altre novità saranno altri due brani da La Bayadère proposti in successione: il Pas de deux interpretato da Giuseppina Battista e Raffaele Vasto, allievi dell’8° corso, e il Pas de trois interpretato da Federica Ottaviano e da Lavinia Carbonaro dell’8° corso e da Ludovica Capozzuoli, ottima promessa del 6° corso.

Fuochi e fiamme con l’impegnativo Grand Pas Classique, un passo a due complesso, creato per delle étoile, che vedrà in scena Giusy D’Angelo, un’altra promessa del 6° corso, e Emmanuel Ferrentino che lo scorso anno è stato meritatamente diplomato sul campo e a sorpresa dal direttore Stéphane Fournial al termine dello spettacolo con un anno di anticipo. Emmanuel si è perfezionato quest’anno sempre nella scuola del Teatro San Carlo e ad agosto prossimo entrerà nell’organico stabile del Balletto Nazionale di Budapest. «E’ un bel traguardo sia per lui che per la scuola – afferma Fournial – sono felice per lui dato che non si tratta di un contratto come aggiunto ma di un vero e proprio contratto professionale.»

Ultima coreografia in programma Hungarian Rapsody, un nuovo balletto che unisce la danza classica ad elementi di danze ungheresi. In scena tantissimi allievi e allieve dal 3° all’8° corso in un festoso momento corale. Chiude lo spettacolo un gran finale con tutti gli allievi in scena sulle note di Ciaikovsky al termine del quale si svolgerà l’attesa cerimonia di consegna dei diplomi.

Lo spettacolo è stato ideato con amore e passione dal direttore Stéphane Fournial che il prossimo 28 giugno riceverà dalle mani dell’Ambasciatore Francese la medaglia di Cavaliere dell’Ordine Nazionale del Merito. Questa prestigiosa onorificenza è stata assegnata a Fournial a seguito di un decreto del Presidente della Repubblica francese del 18 novembre scorso, un decreto con cui la Francia ha voluto onorare due personalità della cultura a Napoli: Mme Silvia Disegni, Professoressa di letteratura francese all’Università Federico II, e Mr Stephane Fournial, Direttore della Scuola di ballo del Teatro San Carlo.

Registriamo con piacere che non solo la Francia ma anche il Teatro San Carlo sostengono e apprezzano il lavoro svolto dal direttore che è stato riconfermato nell’incarico per il prossimo biennio. Un riconoscimento meritato per Fournial e per l’ottima squadra di docenti da lui selezionata, un team che sta portando la Scuola del Massimo partenopeo ad affermarsi tra le  migliori realtà formative europee.

Francesca Bernabini

24/06/2018

Foto: Scuola Ballo Teatro San Carlo di Napoli, ph. Francesco Squeglia.

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