Al San Carlo di Napoli

Spettacolo di fine anno della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo diretta da Anna Razzi

In scena i diplomandi 2015 Francesca Cepollaro, Luigi Crispino, Antonietta D'Alterio, Rossella Gallo, Roberta Menditto, Linda Piccolo, Vincenzo Veneruso e tutti gli allievi della Scuola sancarliana. Lo spettacolo celebra i 25 anni di direzione di Anna Razzi, le cui tappe fondamentali sono ricordate dalla stessa Anna Razzi in una lettera inviata ai giornali che si chiude con un “messaggio che voglio lasciare a tutti i giovani, ballerini e non: non arrendetevi mai di fronte alle difficoltà, combattete sempre, a testa alta, perché solo chi combatte per le cose in cui crede, vince!”

20 . 06 . 2015

19.00

Napoli - Teatro San Carlo, Via San Carlo 98/F

Sabato 20 giugno 2015, ore 19, al Teatro di San Carlo la Scuola di Ballo diretta da Anna Razzi presenta lo spettacolo di fine anno scolastico 2014/2015.

Una festa suddivisa in due parti: la prima parte divisa in quattro momenti (tecnica della danza classica, danza di carattere, danza spagnola e danza moderna) mentre la seconda parte sarà tutta incentrata su Sogno di una notte di mezza estate, coreografia di Anna Razzi su musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy e Gaetano Panariello, con i costumi di Giusi Giustino.

In Tecnica della Danza Classica si esibiranno gli allievi di tutti i corsi su musiche di Cesare Pugni; per la sezione Danza di Carattere il IV corso eseguirà Danza Ungherese, musica di Léo Delibes e Tarantella di Pieczonka per la coreografia di Martha Iris Fernandez Aguero. Danza Spagnola vedrà il balletto Sevilla eseguito dal V-VI corso su musiche di Isaac Albeniz, coreografia di Gianni Vacca. La coreografia Io non ho paura di Dino Verga su musica di Ezio Bosso, liberamente ispirato al film di Gabriele Salvatores,  tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammanniti, verrà eseguita per la sezione Danza Moderna dal VI -VII-VIII Corso.

Nella seconda parte Sogno di una notte di mezza estate, la ripresa coreografica della direttrice della scuola di ballo Anna Razzi su musiche di Felix Mendelsshon Bartholdy e Getano Panariello, sarà eseguita dagli allievi del V-VI-VII-VIII corso e nello specifico dai diplomandi Francesca Cepollaro, Luigi Crispino, Antonietta D’Alterio, Rossella Gallo, Roberta Menditto, Linda Piccolo, Vincenzo Veneruso. I costumi sono di Giusi Giustino, l’ allestimento è del Teatro di San Carlo.

Questo spettacolo celebra i 25 anni di direzione di Anna Razzi. La stessa Anna Razzi, in una lettera inviata ai giornali e che vi proponiamo di seguito, ricorda le tappe fondamentali di questo lunga e fruttuosa esperienza artistica.

“La mia carriera come Direttrice della Scuola di ballo del Massimo Partenopeo inizia nel Settembre del 1990, quando fui chiamata dal Segretario generale Avv. Mariano Apicella a ricostruire la Scuola di ballo che era stata chiusa per circa due anni.

Vorrei precisare che sono arrivata al San Carlo con un’ esperienza di direzione fatta con un gruppo di giovanissimi scaligeri e autorizzata dal Sovrintendente e dalla direzione del Corpo di ballo scaligero.

Presentai al Sovrintendente sancarliano una serie di proposte, per poter avviare una Scuola al livello Professionale; una  di esse comprendeva la preparazione di spettacoli della suddetta Scuola per l’esercitazione pratica. La Scuola era ridotta a diciannove allievi demotivati, e sessantacinque candidati in attesa di iniziare i corsi. La Segreteria della Scuola era priva di qualsiasi tipo di documento che potesse darmi almeno un’idea del percorso di coloro che mi avevano preceduto. In un armadietto, tra giustifiche di ex allievi e certificati, trovai uno spartito per piano vecchio e malconcio, che ho conservato con cura, che comprendeva  una raccolta di Valzer di Johann Strauss (figlio). Oggi, la Scuola è fornita da un corposo numero di spartiti per piano di musicisti vari.

Dopo circa sei mesi, proposi uno spettacolo per le scuole, e chiesi di avere un piccolo programma stampato regolarmente, con titoli dei brani  presentati e con fotografie dei costumi. Lo spettacolo ebbe un successo immediato di pubblico e di critiche. Questo fu l’inizio del percorso della Scuola di ballo, che ha espresso in tanti anni ballerini che oggi si trovano anche all’estero.

Quando iniziai, trovai un’unica maestra e per risollevare l’immagine della Scuola,  invitai anche una maestra cubana di cui è noto il metodo virtuosistico d’insegnamento.  Inoltre, sempre per far parlare della scuola nel 1991, fu organizzato da Vittoria Ottolenghi e Vittoria Cappelli uno spettacolo a Villa Campolieto le quali mi invitarono insieme agli allievi della Scuola ad esibirmi. In questa occasione organizzai un corso accelerato di pas de deux, perché i ragazzi non avevano mai affrontato questa disciplina, così andai in scena (dopo aver danzato con Nureyev!!) con molto coraggio e tanta preoccupazione. Gli allievi si comportarono molto bene ed oggi fanno parte del corpo di ballo del Teatro.

I 19 ragazzi avuti in eredità, studiavano solo danza classica. Chiaramente nel tempo, la Scuola ha cominciato a prendere una fisionomia più professionale, inserendo anche le materie complementari che occorrono per la formazione di un professionista come ad esempio lo studio del repertorio classico, Pas de deux e Variazioni, lezione maschile, lezione di punte per le ragazze, danza moderna, danza di carattere, danza spagnola, solfeggio, storia della danza, e infine la preparazione atletica per i ragazzi.

Rinunciai alla segretaria per poter avere un maestro in più; per cui ho dovuto occuparmi anche della parte burocratica, oltre ovviamente a dare lezioni e poi in seguito montare le coreografie, e non mi limitavo a mostrare i passi si danza ma spiegavo come si dovevano eseguire. Oggi,  la Scuola possiede un suo notevole repertorio di balletti.

Un giorno, girando per il Teatro, mi occorsi che accanto alla Sala da ballo principale c’era un’altra stanza quadrata utilizzata come archivio delle scenografie del Teatro;  queste notai che erano state abbandonate poiché le cartelle delle suddette scenografie erano aperte e i bozzetti sparpagliati per terra. Mi accorsi  subito che poteva essere utilizzata anche in un altro modo e cioè come una sala da ballo per i Pas de deux, assoli e anche per le lezioni dei bambini. Andai a parlare con il Segretario Generale Avv. Apicella, il quale si convinse che questa sala poteva essere utile per il ballo proprio perchè si trovava accanto a quella principale. Ho dovuto lottare per molti anni, e finalmente oggi abbiamo una sala chiamata Sala Nuova che viene utilizzata sia per la Scuola sia per il corpo di ballo. Ad aiutarmi fu Pasqualino Marino, dell’ufficio degli allestimenti scenici, per la misura e l’altezza delle sbarre e per collocare gli specchi.

Nel 1995, quando la Scuola ritornò ad avere tutti i corsi dal primo all’ottavo anno, ripristinai il Saggio di Fine anno con il famoso Passo d’Addio dei diplomandi, riprendendo così la tradizione sancarliana, perchè, ad ogni buon conto ho sempre creduto che le tradizioni sono la ricchezza dei popoli.

Nel 2008, mi fu affidata anche la direzione del Corpo di Ballo, ovviamente a titolo gratuito e senza nessuna assistente. Dopo quasi due anni rinunciai perché erano iniziati i lavori di ripristino del Teatro: il Corpo di Ballo fu sistemato al teatro Politeama e la Scuola nella palestra Kodokan, luogo freddo ed umido, situata dietro l’Albergo dei Poveri in Piazza Carlo III ed io, tutti i giorni, dovevo far la spola da un posto all’altro.

In occasione del Bicentenario della Scuola di ballo, io stessa sono andata all’archivio di stato per cercare dei documenti che potessero testimoniare il percorso ottocentesco della Scuola. Fui aiutata dal Dottor Gaetano Damiano a trovare i documenti che servivano per il nuovo museo del Teatro (MeMus). Passai un mese mangiando polvere però riuscii a trovare addirittura il primo registro della Scuola, datato 1812, con i primi allievi e i maestri. Il tutto fotografato da Francesco Squeglia.

La Scuola ha cominciato anche ad andare in tournée, invitata dalla Scala di Milano, e si  è esibita a Mantova, a Palermo dove fu organizzato un incontro con la Scuola del Royal Ballet di Londra, a Salerno, a Genova, a Lecce, a Brindisi, a Gubbio per il Festival di danza e in tanti altri teatri italiani.

E infine proprio in questo anno scolastico la Scuola è stata invitata all’Accademia del Bolshoi di Mosca, dove c’è stato il confronto con altre accademie internazionali come l’American Ballet School e l’Hamburg Ballet School. In questa occasione la Scuola di ballo del Teatro di San Carlo, ha ricevuto il Premio  come Migliore Accademia 2014 intitolato a Jia Ruskaja.

E’ stata una grande soddisfazione, frutto di non pochi sacrifici.

Questa lunga esperienza mi ha insegnato molto, ma soprattutto mi ha insegnato a combattere ed è questo il messaggio che voglio lasciare a tutti i giovani, ballerini e non: non arrendetevi mai di fronte alle difficoltà, combattete sempre, a testa alta, perché solo chi combatte per le cose in cui crede, vince!”

 

Foto: la Scuola di ballo del Teatro di San Carlo in questo anno scolastico con al centro la direttrice Anna Razzi, ph. Francesco Squeglia; 2.6. La Scuola di ballo del San Carlo in Sogno di una notte di mezz’estate, coreografia di Anna Razzi, ph. Francesco Squeglia.

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