SUDVIRUS il piacere di sentirsi terroni, di Roberto Zappalà
Dal 24 . 01 . 2014 al 02 . 02 . 2014
Catania - Scenario Pubblico, Via Teatro Massimo 16
La Compagnia Zappalà Danza debutta in Sicilia con SUDVIRUS il piacere di sentirsi terroni, l’ultimo lavoro di Roberto Zappalà.
Lo spettacolo è una rielaborazione, riorganizzazione concettuale ed ampliamento di una coreografia per soli danzatori commissionata a Roberto Zappalà dal Goteborg Ballet nel 2011.
Questa nuova versione, che ha debuttato lo scorso agosto in prima mondiale a Civitanova Marche per Civitanova Danza, vede in scena sette danzatori (Gaetano Badalamenti, Maud de la Purification, Alain El Sakhawi, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Ilenia Romano e Valeria Zampardi) accompagnati da tre straordinari artisti siciliani: i musicisti Alfio Antico ai tamburi e Puccio Castrogiovanni ai marranzani – quest’ultimo ha curato le musiche originali – e l’attore Vincenzo Pirotta.
Sudvirus è un mondo dove la musica ancestrale e ipnotica di Alfio Antico ai tamburi e di Puccio Castrogiovanni ai marranzani, si insinua nelle melodie di Bach, Vivaldi e Paganini e dove l’irruenza della voce e della fisicità di Vincenzo Pirrotta – regista e attore tra i più interessanti del panorama teatrale contemporaneo – stravolge e corrompe parole, discorsi, significati, letteratura.
Lo spettacolo ha l’ambizione di proporre una versione “biologicamente” positiva di un nuovo virus – opposto a quello parassitario e velenoso – fatto di linguaggio coreografico (e anche musicale e performativo) che produce forme, abilità, valori morali ed estetici. Il “sud-virus” della danza genera tossine non velenose ma portatrici di salute.
Capovolgendo schemi consolidati e luoghi comuni, Sudvirus vuole proporsi come positivo, pronto a mostrare e rappresentare un mondo/sud lontano dalle definizioni che si utilizzano, banalmente, per definire certi aspetti del meridione d’Italia e spesso di ogni sud del mondo; la performance guida verso un sentimento di appartenenza che è tanto forte quanto (e quando) non si chiude al mondo, ma anzi lo accetta e lo ingloba.
La performance è in scena a Scenario Pubblico a Catania il 24 e 25 gennaio alle ore 20.45, domenica 26 gennaio alle ore 19.00, sabato 1 febbraio alle 20.45 e domenica 2 febbraio alle ore 19.00.
Le foto sono di Gian Maria Musarra