In Piemonte e Toscana

Un discreto protagonista di Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi debutta al Festival TorinoDanza. Replica al Festival Fabbrica Europa.

Dal 16 . 09 . 2022 al 21 . 09 . 2022

16 e 17 settembre 2022 Fonderie Limone di Moncalieri (TO); 21 settembre 2022 Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (FI)

Il Festival TorinoDanza ospita il 16 settembre 2022 (ore 22.15) con replica il 17 settembre (ore 19.30 e 22.15) alle Fonderie Limone di Moncalieri, Un discreto protagonista, spettacolo ideato da Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi e interpretato dallo stesso Damiano Ottavio Bigi, già danzatore con Pina Bausch e performer con Dimitris Papaioannou insieme a Łukasz Przytarski (anch’egli tra i protagonisti di Transverse Orientation).

Lo spettacolo è poi in scena il 21 settembre 2022 (ore 21.00) al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (FI) nell’ambito del Festiva Fabbrica Europa.

Un discreto protagonista è il racconto di un istante, l’istante del tempo che va fuori dai cardini, o prima ancora del tempo, in cui equilibrio e simmetria si rompono per dare inizio al tempo. Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell’aria. La simmetria si frantuma, e presenze sfocate si sovrappongono, si mescolano e si tramutano in una espansione costante. Sono resti e frammenti sparsi che tentano di ricomporsi, generando relazioni sempre diverse. 

Scrivono Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi:
«La nostra ricerca si è mossa attorno a una domanda: cos’è il vuoto? Il vuoto in quanto stato fisico, ma anche in termini esistenziali, e il vuoto nell’atto creativo. Il tema del vuoto, da cui eravamo incoscientemente attratti e nel quale ci siamo ritrovati immersi durante la pandemia, ha iniziato a chiarirsi e a concretizzarsi attraverso un’esplorazione delle recenti scoperte nel campo della fisica sulle origini dell’universo.
Abbiamo rivolto il nostro sguardo alla scienza, che nel corso dei secoli ha elaborato idee diverse, mutando di volta in volta la realtà, influenzando una visione del mondo, e riplasmando il nostro modo di percepirci, relazionarci e raccontarci. Questa esplorazione ci ha condotto all’interno di due mondi solo apparentemente distanti: uno più matematico, legato agli aspetti scientifici, e uno più umano, connesso a una cultura remota, attraverso i miti fondativi.
Abbiamo lavorato sul tempo, sul vuoto e il pieno, il denso e il rarefatto; sulla possibile relazione tra due figure attraverso rapporti geometrici e astratti, che ci siamo resi conto governare il macroscopico come il microscopico. Le scoperte sulle origini dell’universo hanno ispirato così la linea narrativa del nostro lavoro, che si è nutrito anche di altre storie, legate a differenti mitologie. Immerse all’interno di una pagina bianca, queste due figure entrano in relazione, e poi in collisione, sviluppando rapporti e percorsi che si uniscono, separano o sovrappongono continuamente, in un gioco di riflessione e rispecchiamento che ci ha condotti nella dimensione simbolica del doppio. Questo lavoro ha sollecitato una narrazione, che va al di là di una storia visibile: danza pura e frammenti di narrazione irrompono attraverso immagini legate ad alcune fra le storie più antiche, come pezzi di un’unica storia».

www.torinodanzafestival.it –  www.fabbricaeuropa.net

Damiano Ottavio Bigi coreografo, danzatore, attore e performer | Dall’Opera di Roma alla compagnia di Dimitri Papaioannou, passando attraverso diverse compagnie francesi come CNDC d’Angers e il CCN di Nantes con Claude Brumachon, prima di diventare membro nel 2005 del TanzTheater Wuppertal diretto da Pina Bausch. Nel 2010 partecipa al film Pina di Wim Wenders.
Gli incontri della sua carriera lo hanno portato ad affrontare mondi ed esperienze creative completamente diversi, arricchendolo e ispirandolo nei lavori personali come coreografo, pedagogo e disegnatore. Nel 2016 vince il Premio Capri Danza International e nel 2020 il Premio Sfera d’Oro per la Danza. 

Alessandra Paoletti attrice, regista e autrice | Il percorso di Alessandra Paoletti si muove all’interno di un teatro fisico che la porta ad avvicinarsi al teatro danza e alla danza contemporanea. Dopo essersi diplomata presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, alterna lavori sia come interprete che come regista. Tra gli incontri e le collaborazioni più significativi della sua carriera artistica quelli con A. Knapp, J.A.Stanzak, T. Ostmeier, J. Muller / Fura dels Baus, J. Sanchis Sinisterra, R. Garcia e L. De Bei, con il quale collabora alla regia dello spettacolo Le mattine dieci alle quattro, vincitore del Premio Golden Graal per la regia 2010. Ha collaborato per diversi anni con l’Istanbul Municipal Theater come regista straniera.

Compagnia | Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi iniziano la loro collaborazione con il progetto Yuvaya Dönmek, Babam için – Back Home, to my father per l’Istanbul Municipal Theater nel 2013. Da allora portano avanti un percorso sia pedagogico che creativo, incontrando persone provenienti da esperienze e realtà artistiche e culturali sempre diverse. Il loro lavoro nasce in un dialogo con linguaggi di diversa natura, muovendosi tra danza, teatro e arti visive. Gli elementi essenziali della loro ricerca emergono da un’esplorazione di schemi compositivi strutturali, drammaturgici e cinestesici spesso derivanti da discipline scientifiche, e che mirano di volta in volta a nuove forme di relazione e articolazione del corpo nello spazio e nel tempo. Insieme hanno creato Marion, uno spettacolo all’interno del progetto Il posto dei racconti curato da Mimmo Cuticchio e basato su L’ Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo. Con la danzatrice Africa Manso Asensio Jamón en alquiler, spettacolo presentato al Festival di Laval Le Chaînon Manquant e al Festival di Biarritz Le Temps d ’ aimer

Foto: 1. Un discreto protagonista di Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi, ph. Velislav Velislav; 2. Damiano Ottavio Bigi e Łukasz Przytarski in Un discreto protagonista di Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi, ph. Fabio Melotti;

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