In Piemonte

Una crepa, nostalgia dell’oro di Lucia Guarino debutta nell’ambito di NovaraJazz

28 . 11 . 2018

21.00

Novara - Teatro Coccia, Via Fratelli Rosselli 47

Nell’ambito della programmazione di NovaraJazz, debutta mercoledì 28 novembre 2018 sul palco del Teatro Coccia di Novara, Una crepa, nostalgia dell’oro, un poetico appuntamento che unisce un inedito terzetto composto da due danzatrici e un contrabbassista.

Lo spettacolo, firmato dalla coreografa e danzatrice Lucia Guarino, prende spunto dalle seguenti domande: «Cosa produce nei corpi la rottura? Di quali affetti siamo capaci oggi? Cosa ci fa divenire il dialogo con l’altro? Cosa significa comunicare? Come si fa a stare vicini?»

Co-prodotto dall’Associazione Culturale Nexus e da NovaraJazz, lo spettacolo vede in scena la stessa Lucia Guarino insieme alla danzatrice Elisa D’Amico e al contrabbassista Matteo Bortone. «Accanto alle due danzatrici si inserisce il contrabbasso, strumento che riporta alle vibrazioni della terra, alla sua gravità» suggerisce la coreografa «Il suono, considerato parte integrante della struttura, muove lo spazio e si muove insieme alle ossa, alla pelle, al vuoto tra i corpi. Il duetto diventa un terzetto e la risonanza tra i tre muoverà tutto. La partitura è originale e eseguita dal vivo in un dialogo costante fra traccia scritta e improvvisazione».

Una crepa: nostalgia dell’oro è stato creato con la curatela di Enrico Bettinello e ideato insieme a Emma Tramontana: «Una scossa avviene improvvisamente. Lo sfasamento prodotto da oscillazioni e vibrazioni di due forze opposte apre una crepa e tutto viene sconvolto. La struttura crolla, lo spazio si modifica, la frattura diventa lo scarto necessario a creare nuove relazioni in movimento. Quali forme genera il desiderio di tornare all’origine da cui ci siamo separati? Come si fa a stare vicini? La danza e la musica si incontrano e dialogano in un territorio vivo di risonanze e deformazioni. Il corpo sonoro, emesso dal contrabbasso in acustico, è parte del paesaggio e partecipa della struttura coreografica muovendo lo spazio attraverso pratiche di avvicinamento, slittamento, oscillazioni, ripetizioni, prolungamenti, blocchi, lievi spostamenti, variazioni di ritmo».

www.fondazioneteatrococcia.it

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